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Jobs Act - interessante analisi del prof. Arturo Maresca
- Giovedì, 26 Febbraio 2015 09:30
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Venerdi 20 febbraio 2015 il Consiglio dei Ministri ha approvato i primi 2 decreti attuativi del cd Jobs Act che introducono novità rilevanti in materia di contratti di lavoro, di licenziamenti, ammortizzatori sociali (cassa integrazione, disoccupazione e contratti di solidarietà). Ecco un'interessante analisi dei provvedimenti approvati elaborata dal prof. Arturo Maresca e pubblicata sul Sole24Ore del 25 Febbraio.
Il tempo indeterminato finalmente competitivo (a cura di Arturo Maresca)
È troppo presto per una valutazione complessiva della portata e degli effetti delle innovazioni che il Governo si appresta a realizzare, ma già si delineano le linee direttrici della nuova politica del lavoro del Governo che intende operare un netto cambiamento rispetto a quella dell'ultimo decennio.
Infatti, fino alla legge Fornero, la flessibilità del lavoro e il contenimento dei costi venivano perseguiti attraverso i rapporti di lavoro flessibili (subordinati, coordinati, autonomi, associativi), senza toccare il contratto di lavoro a tempo indeterminato. Con l'effetto che le imprese erano indotte a utilizzare le altre tipologie contrattuali per acquisire lavoro flessibile e a minor costo. La temporaneità/precarietà di questi rapporti comportava per i lavoratori (spesso quelli giovani) non solo un’occupazione discontinua, ma anche l'assoggettamento all'aleatorietà del rinnovo del contratto. Ora il Governo vuole ribaltare la prospettiva incentivando le imprese a utilizzare il contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato, ritenendo che con esso può crescere la produttività del lavoro, anche per gli investimenti formativi che il datore può programmare.
Per realizzare questo obiettivo il legislatore interviene su molti aspetti, ma sono tre i punti determinanti: 1) una forte riduzione del costo del (solo) contratto a tempo indeterminato realizzata con la legge di stabilità per il 2015 che prevede un generale esonero contributivo triennale e l'integrale deducibilità ai fini dell'Irap; 2) la flessibilità funzionale interna alla gestione del rapporto di lavoro, fin qui sempre trascurata, ma che costituisce un punto qualificante e determinate della riforma che prevede la modifica di due norme storiche dello Statuto: l'articolo 13 sul mutamento delle mansioni e l'articolo 4 sul potere di controllo esercitato attraverso le nuove tecnologie; 3) un regime sanzionatorio del licenziamento illegittimo che renda certi i costi ed escluda la reintegrazione nel posto di lavoro prevista dall'articolo 18 Statuto dei lavoratori.
I punti 1) e 3) sono stati realizzati. Il punto 2) è oggetto dello schema di decreto legislativo approvato il 20 febbraio e che sarà importante seguire perché la flessibilità del lavoro non va concentrata in entrata o in uscita, ma deve riguardare anche la gestione del rapporto di lavoro.
Per quanto concerne la riduzione del costo del contratto a tempo indeterminato essa viene stimata intorno al 36% ed è tale da rendere questo contratto competitivo anche rispetto alle cococo e al lavoro a partita Iva. Ed è questa competitività – più che i divieti e i vincoli che il legislatore delegato imporrà a queste forme contrattuali – che consentirà al contratto a tempo indeterminato di imporsi nel mercato del lavoro.
Quanto alle misure applicabile nel caso di licenziamento illegittimo, le tutele economicamente crescenti sembrano fornire una risposta adeguata rispetto agli obiettivi del legislatore.
Infatti “la reintegrazione nel posto di lavoro precedentemente occupato” si applica, oramai, in casi del limitati e circoscritti e, ciò che più rileva, poco esposti alle incertezze applicative della giurisprudenza che hanno influito negativamente sulla legge Fornero. Il giudice disporrà la reintegra solo nel caso del licenziamento discriminatorio, nullo, orale e, per quanto riguarda il licenziamento disciplinare, solo se il fatto materiale oggetto della contestazione è insussistente. Una insussistenza che il giudice deve accertare senza fare ricorso a valutazioni, ampiamente discrezionali, in ordine alla proporzionalità tra la sanzione del licenziamento e l'infrazione disciplinare. Questa valutazione rileverà ancora per l'accertamento dell'illegittimità del licenziamento, ma non per quanto attiene la sanzione applicabile che sarà quella indennitaria collegata all'anzianità di servizio, da quattro fino a 24 mensilità.
Sul piano della tutela del lavoratore, si può dire che essa non riguarda più il posto di lavoro, ma si proietta in una dimensione più europea che è quella del sostegno alla ricollocazione attraverso l'attivazione delle politiche attive del lavoro mirate a rioccupare il lavoratore.
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Sicurezza - Il Min.Lavoro chiarisce su dispositivi di ancoraggio per la protezione contro le cadute dall’alto
- Giovedì, 19 Febbraio 2015 17:57
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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, d’intesa con il Ministero dello sviluppo economico e con il Ministero delle infrastrutture e trasporti, ha emanato la circolare congiunta del 13 febbraio 2015 , con la quale fornisce chiarimenti in merito all’utilizzo, durante l’esecuzione dei lavori in quota, dei dispositivi d’ancoraggio a cui vengono collegati i sottosistemi per la protezione contro le cadute dall’alto.
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INPS: istruzioni per la fruizione dell’esonero contributivo previsto dalla Legge di Stabilità 2015
- Lunedì, 16 Febbraio 2015 16:51
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Cassazione: abbandono del posto di lavoro e falsa certificazione
- Giovedì, 19 Febbraio 2015 17:31
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Con sentenza n. 3129 del 17 febbraio 2015, la Corte di Cassazione ha ribadito la piena legittimità del licenziamento qualora il dipendente abbandoni il posto di lavoro senza fornire alcuna giustificazione, per poi inviare falsi certificati medici.
I giudici della Suprema Corte hanno evidenziato, nel comportamento del lavoratore, una condotta in violazione dei doveri di correttezza e di tempestiva informazione delle circostanze impeditive della prestazione, tale da giustificare la sanzione espulsiva.
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Piano di rilancio Nuorese
- Venerdì, 13 Febbraio 2015 16:25
- Scritto da Francesca Puddu
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Progetto Sardegna Centrale - Nuorese
Mercoledì 9 novembre 2016 - Conferenza stampa | Piano di rilancio del Nuorese. Le Associazioni alla Regione: rispettate gli impegni
Lunedì 21 marzo 2016 - Intervista | Bornioli: non ci sono segnali positivi per il Nuorese
Venerdì 18 marzo 2016 - Comunicato stampa | Mercato del lavoro 2015. Bornioli: dati pessimi per Nuorese in controtendenza
Venerdì 22 gennaio 2016 - News sul sito: Mosaico Nuoro. Bornioli: i prossimi mesi saranno decisivi. E' una sorta di lascia o raddoppia
Martedì, 10 Febbraio 2015_News sul sito: Progetto Nuorese. Bornioli: servono tempi stretti e certezza sulle risorse
Mercoledì, 28 Gennaio 2015_News sul sito: Crisi Nuorese. Bornioli: in Finanziaria non ci sono risorse per il territorio
Lunedì, 26 Gennaio 2015_News sul sito: Il Tavolo delle Associazioni a Pigliaru: rispettare gli impegni. Il tempo è scaduto
Lunedì, 22 Dicembre 2014 _News sul sito: Il Tavolo delle Associazioni a Pigliaru: attendiamo fatti e più concretezza
Giovedì, 18 Dicembre 2014_News sul sito: Bornioli a Pigliaru: la crisi del Nuorese è gravissima. Serve la fiscalità di vantaggio
Mercoledì, 10 Dicembre 2014_News sul sito: Confindustria nel Tavolo delle associazioni pronto a incontrare Pigliaru il 17 dicembre
Venerdì, 05 Dicembre 2014_News sul sito: Il 17/12 incontro con Pigliaru a Nuoro. Bornioli: riconoscere la gravita della crisi del Nuorese
Venerdì, 14 Novembre 2014_News sul sito: Bornioli: centro Sardegna dimenticato. Le imprese risorsa fondamentale per il territorio
Venerdì, 10 Ottobre 2014_News sul sito: Bornioli al settimanale L'Ortobene: maggiore attenzione al Nuorese e alle zone interne
Giovedì, 25 Settembre 2014_News sul sito: Bornioli: la crisi è grave. Non c'è più tempo. Via al piano di rilancio
Lunedì, 11 Agosto 2014_News sul sito: Piano di rilancio del Nuorese. Bornioli: la Regione non ci pensa né con la testa né col cuore
Venerdì, 08 Agosto 2014_News sul sito: Zone interne. Bornioli: i nostri appelli iniziano ad avere seguito
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