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Mosaico Siniscola. Fare impresa in Baronia. Opportunità e prospettive per lo sviluppo del territorio
- Martedì, 27 Gennaio 2015 16:55
- Scritto da Francesca Puddu
- Visite: 3875
Mosaico Siniscola
FARE IMPRESA A SINISCOLA E IN BARONIA
Opportunità e prospettive per lo sviluppo del territorio
Progetto di rilancio, aree di crisi, ZIR, industria, porto, Tepilora
venerdì 27 febbraio 2015
c/o sala convegni Liceo scientifico Pira - SINISCOLA
«Siniscola è uno dei luoghi simbolo della gravissima crisi economica e sociale del nostro territorio. La Regione e il Governo devono riconoscere con atti politici concreti la specificità della crisi della Sardegna centrale e avviare un piano straordinario di interventi. La chiusura della Legler ha lasciato ferite profonde da affrontare con un piano di interventi che abbia come obiettivo la creazione di nuova impresa e occupazione». Così il presidente Roberto Bornioli in apertura al convegno Mosaico a Siniscola "Fare impresa a Siniscola e in Baronia. Opportunità e prospettive per lo sviluppo del territorio" svolto venerdì 27 febbraio al liceo scientifico Pira a Siniscola.
Tra i relatori sono intervenuti il giornalista e direttore del mensile SardiNews Giacomo Mameli, i sindaci di Siniscola e Posada, Rocco Celentano e Roberto Tola, il sindaco di Dorgali e consigliere regionale Angelo Carta. Ha chiuso i lavori l'assessore regionale all'Industria, Maria Grazia Piras. Tra gli imprenditori sono intervenuti il titolare della Ecocentro Demolizioni di Siniscola, Antonio Murru, il direttore dello stabilimento Sarflex Alberto Tocco, il direttore dello stabilimento Buzzi Unicem Giuseppe Becciu, la titolare di Agroforniture Rita Carzedda. Insieme a loro anche il presidente di Confapi Sardegna Nuoro-Ogliastra Mirko Murgia e la presidente della Confartigianato Sardegna Maria Carmela Folchetti. Nel corso della giornata l'Associazione, nella persona del vicepresidente Paolo Langui, ha consegnato il premio alla carriera a Pietro Bellu già vicepresidente della nostra Associazione e per trent'anni direttore dello stabilimento della Buzzi Unicem a Siniscola. Il premio - consegnato dal vicepresidente dell'Associazione Paolo Langiu - è stato conferito per "la passione e l'entusiasmo con cui ha saputo trasmettere i valori di impresa lavorando con dedizione per l'Associazione e per il territorio". L'altro riconoscimento è andato al Liceo Scientifico Pira di Siniscola che "da anni si sta distinguendo per i progetti e le attività di sensibilizzazione sulla cultura d'impresa tra le giovani generazioni ". Preparati e combattivi gli studenti del Liceo Pira hanno elaborato, nel corso degli ultimi anni, numerosi progetti imprenditoriali vincitori di numerosi premi e riconoscimenti. Ha consegnato il premio il vicepresidente Massimo Spena che complimentandosi con gli studenti, i professori e il dirigente del Liceo Pira ha sottolineato l'importanza di promuovere una sempre più stretta collaborazione tra scuola e impresa.
L'appello del presidente Bornioli
Nuorese come il Sulcis
«La Regione deve portare la vertenza Nuorese al tavolo nazionale con il Mise, come è accaduto per il Sulcis - ha sottolineato Bornioli -. Pertanto è la strada giusta quella intrapresa qualche settimana fa dai consiglieri regionali del Nuorese che hanno chiesto al presidente Pigliaru di attivarsi affinché il Governo riconosca lo stato di crisi delle aree industriali della provincia di Nuoro (come disposto nel decreto del Ministero dello Sviluppo del 31.01.2013)».
«Da tempo il nostro territorio ha presentato alla Regione un progetto di sviluppo. Durante la visita del presidente Pigliaru a Nuoro lo scorso 17 dicembre, tra le proposte del Partenariato sono stati individuati cinque temi strategici: infrastrutture; manifatturiero innovativo e aree di crisi; agroalimentare, ambiente e cultura; area vasta; e scuole. Per la settimana prossima sono stati convocati i Tavoli tecnico-tematici da cui ci aspettiamo la massima concretezza e il rispetto dei tempi indicati: entro trenta giorni i tavoli dovrebbero indicare le proposte da portare avanti. Il Piano di rilancio del Nuorese si svolge in maniera autonoma rispetto all'iter di riconoscimento dello stato di crisi delle aree industriali da parte del Ministero dello Sviluppo. È evidente che si tratta di due iniziative parallele ma che sarebbe opportuno che alla fine convergessero in un unico progetto di rilancio del territorio, finanziato sia dalla Regione sia dal Governo».
«In base all'ultimo documento sullo stato di attuazione del Piano Sulcis tra fondi europei, nazionali, regionali e provinciali sono stati stanziati 614 milioni di euro, di cui 124 milioni per la fiscalità di vantaggio, 105 per la salvaguardia del tessuto produttivo, 97 per le infrastrutture, 177 per le bonifiche e 111 milioni per altre iniziative. Tra CIPE e altri fondi nazionali, più della metà delle risorse arriva dal Governo.
Per leggere l'intervento integrale del presidente R. Bornioli al convegno Mosaico a Siniscola CLICCA QUI
Il video "Fare impresa a Siniscola e in Baronia"
realizzato dalla nostra Associazione
e proiettato durante il convegno dello scorso 27 febbraio a Siniscola
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L'intervento del giornalista Giacomo Mameli
Abbiamo l'orticaria antindustriale
A introdurre il convegno è stato il giornalista Giacomo Mameli: «Abbiamo l'orticaria antindustriale - ha detto Mameli -. In Sardegna tendiamo a demonizzare l'industria perché nel passato abbiamo avuto esperienze negative. Ma senza industria non andiamo da nessuna parte. La Sardegna è cambiata grazie all'industrializzazione E' l'industria che ha portato crescita e occupazione. Oggi manca un'idea di sviluppo e non si parla più di industria. Quo vadis Sardegna? Dove vai Sardegna? Qual è il progetto della classe politica e dirigente per creare lavoro e opportunità di impresa? Non c'è risposta, la politica non risponde e non risponde neanche la classe dirigente. Non rispondono i giornali sardi, non rispondono gli intellettuali del tutto assenti da questi problemi»
«L'industria e la produzione industriale non sono al centro dell'agenda politica nazionale e regionale. Siamo in un Paese che non ha collocato l'industria al centro dei propri interessi. E' l'industria che ha creato 40 mila posti di lavoro in Sardegna, quell'industria è cambiata negli anni ed è stata sostituita dal nulla. I primi politici della Rinascita vanno ringraziati perchè fino agli anni '80 ci hanno permesso di vivere e di avere operai nei poli industriali di Ottana, Porto Vesme e Sarroch. Oggi, quegli operai non ci sono più perché la nuova politica non ha capito qual è il nuovo metodo di sviluppo. Non sappiamo dire come verranno creati nuovi posti di lavoro in Sardegna».
Gli interventi degli imprenditori
Il grido di dolore delle imprese. Così non possiamo lavorare
«Le nostre aziende operano in un contesto difficilissimo dove mancano le condizioni minime per fare impresa: manca l'acqua potabile, una linea adsl, le infrastrutture e i servizi sono fortemente carenti. Siamo in un'area industriale ma a volte sembra di essere nel deserto del Sahara. Come si può essere competitivi in queste condizioni? Come si può fare export e innovazione? In molti casi si pongono anche problemi burocratici che bloccano investimenti importanti», ribadisce il presidente Bornioli a introduzione degli interventi degli imprenditori.
«La politica è in ritardo nel dare risposte alle imprese – ha spiegato Antonio Murru della Ecocentro demolizioni azienda specializzata nel recupero di rifiuti elettronici e ingombranti nell'area industriale di Siniscola. E' da anni che aspettiamo interventi su banda larga, acqua e le tante carenze infrastrutturali della ZIR di Siniscola. Mancano i servizi essenziali. Non abbiamo un referente capace di dare risposte. Le richieste delle imprese restano lettera morta e tutto si ferma alle buone intenzione».
«C'è un'orticaria invasiva anche nel settore turistico - ha sottolineato il presidente di Confapi Sardegna Nuoro-Ogliastra Mirko Murgia -. Visto che in Sardegna non è mai esistito un piano turistico. Eppure il turismo è l'unico settore al mondo che negli ultimi cinque anni ha avuto una crescita importante in molti Paesi, in molte destinazione ma la Sardegna non ne ha saputo approfittare anzi ha perso quote consistenti di mercato perché non si fa programmazione».
«La nostra azienda crede in questo territorio e vorrebbe fare investimenti importanti per riconvertire la produzione e inserirsi in nuovi mercati – ha sottolineato Giuseppe Becciu della Buzzi Unicem di Siniscola, azienda con 54 dipendenti attiva nel settore della produzione di cemento e altri aggregati naturali -. Il nostro obiettivo è dare un futuro allo stabilimento e continuare a investire nel territorio. L'azienda vuole fare la sua parte ma anche il contesto deve essere favorevole e la Regione deve assumersi le proprie responsabilità».
«Ho colto con molto piacere l’invito del Presidente Bornioli di partecipare in maniera attiva ai lavori del convegno Mosaico – ha sottolineato Maria Carmela Folchetti, presidenta della Confartigianato Sardegna. Io rappresento il comparto dell’artigianato in Sardegna che assieme a tutti i comparti economici sardi, sta subendo una fortissima crisi economica. È come se noi avessimo subito un terremoto economico e sociale». «Il nuorese è un territorio che sta subendo la crisi, la stessa che hanno patito i nostri fratelli del Sulcis. È per questo che quando è venuto a dicembre, il presidente Pigliaru, abbiamo chiesto a gran voce delle leggi straordinarie per arginare la difficoltà della crisi economica nuorese. Abbiamo chiesto la fiscalità di vantaggio e continuiamo a chiederla a gran voce assieme al tavolo delle associazioni di categoria, che abbiamo costituito per poter risolvere i probemi della Sardegna centrale».
Difficoltà enormi a fare impresa anche per la Sarflex, azienda con 67 dipendenti che a Siniscola produce tubi flessibili in acciaio. Combattiamo da anni con il problema dell'acqua – ha spiegato Alberto Tocco -. «Fare impresa è davvero un'impresa a Siniscola. Le imprese stanno perdendo la fiducia le difficoltà sono enormi, i problemi restano irrisolti per anni. Avere fiducia è difficile. Operiamo in una ZIR, in quella che dovrebbe essere una zona di interesse regionale ma la situazione in cui lavorano le imprese è disastrosa. Manca l'acqua, non abbiamo una linea adsl funzionante, non ci viene recapitata la posta. È davvero difficile fare impresa in queste condizioni e il tempo passa e le risposte non arrivano».
«Il grido di dolore delle imprese è stato anche quello di Anna Rita Carzedda di Agroforniture di Siniscola: sono trascorsi due mesi dalla pubblicazione delle graduatorie delle imprese beneficiarie nell'ambito degli interventi per i PSL - Aree di crisi del Nuorese, dopo un iter sfiancante e snervante. Parlo a nome delle ancora numerose aziende che aspettano da oltre due anni gli sviluppi di questo bando per il quale ormai almeno il 60% delle aziende, inizialmente partecipanti, se non escluse per banali motivi, hanno abbandonato. Niente si è mosso. A oggi del bando non si sa assolutamente nulla e le poche aziende e industrie rimaste ormai stanno perdendo fiducia ed interesse. Si parla tanto di disoccupazione ma in concreto si fa nulla o poco. Questa è una beffa per le aziende e per i disoccupati. E' assurdo che in una così difficile fase economica si continua a impantanare volontariamentele procedure di fondi europei della quale la disponibilità finanziaria risale a 4 anni fa».
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Da Confindustria, imprenditori e da tutti i relatori è stata espressa profonda solidarietà ai lavoratori ex Legler che - rimasti senza ammortizzatori sociali - hanno ribadito all'assessore all'Industria l'esigenza di aprire un tavolo di confronto regionale sul tessile.
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Le proposte di Confindustria per la Baronia
E' fondamentale salvaguardare le imprese esistenti e creare nuove opportunità
«Da Siniscola le imprese lanciano il loro ennesimo SOS - sottolinea il presidente Bornioli - Gli imprenditori sono completamente abbandonati a se stessi. Non c'è un interlocutore che dia risposte. Tartassate dalle tasse e azzoppate dalla mancanza di servizi e infrastrutture le aziende faticano a stare sul mercato. Se non si interviene il quadro economico e occupazionale già precario rischia di peggiorare. In particolare, sono sei i temi strategici su cui abbiamo chiesto alla Regione di intervenire:
1. C'è il problema della ZIR di Siniscola, una zona di interesse regionale commissariata da più di dieci anni e completamente abbandonata a se stessa. Se un'azienda ha un problema non c'è nessuno in grado di farsene carico e di intervenire, gli imprenditori sono completamente soli. Per questo chiediamo di porre subito fine al commissariamento della ZIR di Siniscola e di mettere in campo la riforma dei Consorzi industriali;
2. Pur tra numerose carenze infrastrutturali e di servizi, nell'area industriale di Siniscola risultano insediate una quarantina di imprese per un totale di circa 240 addetti tra cui importanti industrie del settore metalmeccanico e del cemento come la Sarflex e la Buzzi Unicem. Occorre fare tutto il possibile per salvaguardare queste INDUSTRIE che costituiscono un asse portante dell'economia del territorio, sia per le professionalità che impiegano, sia per le attività di indotto che riescono a generare.
3. Altro tasto dolente sono gli interventi promessi per le AREE DI CRISI- Piani di Sviluppo Locale. Con 3,8 milioni di euro di contributi assegnati per investimenti aziendali, la Baronia è stato uno dei territori più dinamici tra le quattro aree di crisi del Nuorese (che comprende Siniscola, Pratosardo, Tossilo e Ottana). Nel territorio delle Unioni dei Comuni del Montalbo e del Cedrino, sono 26 le aziende ammesse a beneficiare del sostegno della Regione per le aree di crisi. A dispetto delle enormi aspettative, dopo tre anni dalla delibera della Giunta regionale che nel luglio 2012 ha stanziato i 50 milioni di euro, le imprese non hanno visto ancora un euro. Gli investimenti programmati dalle aziende rischiano di diventare obsoleti e le poche imprese disposte ancora a investire rischiano di perdere la fiducia e di mollare tutto. Oltre agli interventi di sostegno alle imprese, c'erano anche risorse per formazione, azioni di contesto e interventi infrastrutturali parte dei quali destinati anche alla riqualificazione del porto turistico della Caletta e alla banda larga nella ZIR di Siniscola. Dove sono finiti questi soldi?
4. Un contributo per il rilancio del territorio può arrivare anche dal PARCO REGIONALE DI TEPILORA, istituito a ottobre 2014 dopo un lungo e faticoso percorso che Confindustria ha sempre sostenuto fin dalle origini. Dalla valorizzazione dell'ambiente a fini turistici e produttivi possono derivare ulteriori stimoli al fare impresa. Nel processo di implementazione del parco è fondamentale coinvolgere anche le imprese.
5. Altro strumento che può dare una scossa è il PIANO DI RILANCIO DEL NUORESE, in cui è compresa anche Siniscola. Confindustria insieme al Tavolo delle Associazioni ha chiesto l'attivazione di forme di fiscalità di vantaggio per le imprese.
Le premiazioni
Nel corso del convegno è stato consegnato il premio "Scuola e impresa" al Liceo Scientifico Pira per i numerosi progetti portati avanti nella promozione della cultura di impresa nelle scuole. E' stato poi premiato Pietro Bellu per trent'anni a capo dello stabilimento della Buzzi Unicem a Siniscola e già vicepresidente della nostra Associazione. A consegnare i premi sono stati rispettivamente i vicepresidenti Massimo Spena e Paolo Langiu.
Le voci dal territorio
«Sono intervenuti inoltre i sindaci di Posada Roberto Tola in merito alle opportunità offerte dal parco regionale di Tepilora, il sindaco di Siniscola Rocco Celentano che - tra gli altri temi - ha ribadito l'esigenza di mettere a correre le risorse per le infrastrutture, formazione e azioni di contesto previsti dai PSL - Aree di crisi del Nuorese. Ha poi preso la parola il sindaco di Dorgali e consigliere regionale Angelo Carta, ancora una volta in merito alle mancate risposte da parte del Governo regionale sui PSL Aree di crisi».
Tema ripreso anche dal presidente Roberto Bornioli nel corso della sua relazione finale che ha ribadito l'esigenza che la Regione faccia chiarezza sulla disponibilità dei 50 milioni di euro stanziati nel 2012. La legge che ha istituito le aree di crisi, tra cui quella di Siniscola, è del 2009: aspettiamo da sei anni. Al momento sono stati impegnati soltanto 17,5 milioni di euro ma di questi fondi le aziende non hanno visto ancora neanche un euro.
A chiudere i lavori è stato l'assessore regionale all'Industria Maria Grazia Piras: la Regione è pronta a fare la sua parte. A brevissimo risolveremo la governance delle ZIR, sui Consorzi industriali invece ci vorrà più tempo. Tra pochi giorni sarà pubblicato il bando equity a sostegno della liquidità delle imprese, per supportare i processi di innovazione ed export.
La rassegna stampa
In allegato gli articoli pubblicati sulla stampa in merito al convegno Mosaico a Siniscola.
Sportello Ambiente
- Venerdì, 09 Gennaio 2015 11:53
- Scritto da Francesca Puddu
- Visite: 9121
SPORTELLO AMBIENTE
È attivo loSportello Ambiente, il servizio attivato dall'Associazione e a disposizione di tutte le imprese associate per offrire informazioni e consulenza su norme e adempimenti in materia ambientale. La necessità di garantire uno sviluppo il più possibile rispettoso dell'ambiente e delle risorse naturali ha infatti portato a una sovrapproduzione normativa estremamente corposa e complessa, a volte di difficile comprensione ed attuazione da parte delle imprese.
Nello specifico, lo Sportello offre assistenza personalizzata nelle relazioni con le autorità competenti e con gli organi di vigilanza, con particolare riferimento a:
• informativa generale e specifica in merito alla normativa statale e regionale sui rifiuti
• individuazione e la classificazione dei rifiuti prodotti
• gestione dei rifiuti
• emissioni in atmosfera
• scarichi idrici
• amianto
• piani di caratterizzazione, piani investigazione e progetti di bonifica nel caso di incidenti ambientali (ai sensi del D.Lgs n.152/2006 "Norme in materia ambientale")
• ogni adempimento previsto dal D.Lgs n.152/2006 "Norme in materia ambientale"
Relativamente ai servizi e alle pratiche ambientali, e dopo aver effettuato una prima analisi dell'azienda, ai fini della determinazione degli obblighi in materia ambientale, si forniscono una consulenza e un'assistenza puntuale, per i seguenti adempimenti in materia ambientale:
• registro di carico e scarico rifiuti telematico
• servizio sgravio Tares
• iscrizione e gestione SISTRI (Sistema di Tracciabilità dei Rifiuti) *
• compilazione e invio della dichiarazione MUD
• compilazione e invio della dichiarazione SISTRI
• iscrizione CONAI
• iscrizione all'Albo Nazionale Gestori Ambientali per il trasporto dei propri rifiuti ai sensi dell'art. 212 c.8 del D.Lgs. 152/06 (cat. 11)
• iscrizione all'Albo Nazionale Gestori Ambientali per la gestione semplificata dei RAEE - Rifiuti da Apparecchiature elettriche ed Elettroniche
• pratiche di autorizzazione alle emissioni in atmosfera (autorizzazione ordinarie, autorizzazioni di carattere generale, rinnovi e volture, ecc.)
• avvio certificazione ISO 14001
• piani di utilizzo di terre e rocce da scavo (D.M. 161/2012)
• redazione di studi di fattibilità tecnica-economica-amministrativa per la realizzazione di particolari iniziative in campo ambientale (realizzazione impianti di trattamento e/o recupero di rifiuti, ripristini e bonifiche ambientali, etc, ai sensi del D.Lgs n.152/2006 "Norme in materia ambientale")
• altre pratiche ambientali
COME ATTIVARE IL SERVIZIO
Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale | |
Referente: | Francesca Puddu - Comunicazione Associativa |
Telefono: | 0784 233311 |
Fax: | 0784 233301 |
E-mail: | f.puddu@assindnu.it |
MOSAICO 2013
- Giovedì, 27 Novembre 2014 17:04
- Scritto da Francesca Puddu
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MOSAICO 2013-2014
Tappa Tonara
11 ottobre 2013
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Tappa Nuoro
27 giugno 2014
"Verso un progetto per la Sardegna centrale e le sue zone interne"
Per tutte le informazioni CLICCA QUI
Tappa Macomer
17 ottobre 2014
L'industria alimentare strategica in Sardegna. Il polo agroalimentare del Marghine. Tradizione, innovazione, Expo 2015, Europa, Export
Per tutte le informazioni CLICCA QUI
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Min.Lavoro: criteri di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga
- Venerdì, 12 Dicembre 2014 17:17
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Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha trasmesso agli Assessorati del Lavoro delle Regioni la nota n. 5425 del 24 novembre 2014 , con gli aspetti applicativi del Decreto Interministeriale n. 83473 del 1° agosto 2014, sui criteri di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga alla normativa vigente.
In particolare, il Ministero evidenzia l’ambito di applicazione del Decreto interministeriale, i tempi e le modalità per la presentazione della domanda di concessione o proroga del trattamento in deroga e i limiti massimi di durata di CIG e mobilità in deroga.
Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale | |
Referente: | Daniele Maoddi |
Telefono: | 0784 233316 |
Fax: | 0784 233301 |
E-mail: | d.maoddi@assindnu.it |
L'industria alimentare strategica in Sardegna. Il polo agroalimentare del Marghine. Tradizione, innovazione, Expo 2015, Europa, Export
- Martedì, 21 Ottobre 2014 09:52
- Scritto da Francesca Puddu
- Visite: 6352
Mosaico, insieme per le imprese, insieme per il territorio
IX tappa
Macomer, 17 ottobre 2014
c/o ex caserme Mura
La cronaca dell'evento
Grande partecipazione al convegno organizzato da Confindustria il 17 ottobre a Macomer "L'industria alimentare settore strategico per la Sardegna. Il polo agroalimentare nel Marghine. Tradizione, innovazione, Expo 2015, Europa, Export". Il convegno, svoltosi nella sala convegni delle ex caserme Mura, ha offerto un utile momento di confronto su un settore cardine dell'economia sarda. Tra i relatori hanno partecipato, insieme al presidente della nostra Associazione, Roberto Bornioli, gli assessori regionali all'Industria e all'Agricoltura, Maria Grazia Piras ed Elisabetta Falchi, il vicepresidente vicario di Assolatte e presidente dell'omonima azienda lattiero-casearia Antonio Auricchio, il responsabile dell'Ufficio di Bruxelles e Area Europa e Informazione al consumatore di Federalimentare Paolo Patruno, il presidente provinciale di Confagricoltura Stefano Ferranti e il sindaco di Macomer Onorato Succu. Sono intervenuti anche il presidente della Camera di commercio di Nuoro Agostino Cicalò, il presidente dell'ITS di Macomer Raffaele Franzese e tra gli imprenditori sono intervenuti Pierpaolo Milia titolare della Profenda di Tossilo, Leonardo Tilocca della Cooperative Formaggi e Sardegna e Massimiliano Meloni di Fattorie Gennargentu a Fonni
Durante la manifestazione il vicepresidente della Confindustria Sardegna Centrale Giovanni Bitti ha premiato il Panificio Bulloni di Bitti.
Il polo agroalimentare fiore all'occhiello
del manifatturiero nel Marghine
Bornioli: siamo orgogliosi del nostro agroalimentare
A fare da filo conduttore all'evento la necessità di costruire sinergie e creare forme di collaborazione tra le varie componenti della filiera agroalimentare, appello lanciato all'inizio del convegno dal presidente di Confindustria Roberto Bornioli: «Il Marghine, come tutto il centro Sardegna, - ha sottolineato Bornioli - è attraversato da una crisi economica, demografica e sociale senza precedenti. Tutti i settori sono in fortissima difficoltà. Eppure, a fronte di un tessuto economico così stremato dalla crisi, nell'area resiste un nucleo importante di aziende del manifatturiero in cui eccelle l'agroindustria. Nell'area esiste un vero e proprio polo agroalimentare con produzioni e aziende di eccellenza regionale, soprattutto nel comparto lattiero-caseario, di lavorazione delle carni, nella produzione di pane ma anche mangimi e alimenti per animali. In particolare, l'agroalimentare è un esempio di quell'industria avanzata su cui l'Europa chiede di puntare e per la quale ha investito, per lo più attraverso il programma Horizon 2020, 150 miliardi di € nei prossimi anni. L'agroalimentare sardo vanta produzioni ad alto valore aggiunto che uniscono la ricerca e l'innovazione di prodotto all'alta tecnologia. E ciò si coniuga a un patrimonio di ricette, tradizioni ma soprattutto competenze e professionalità unico e difficilmente esportabile e tale da costituire il vero valore dell'agroalimentare made in Sardinia». Il settore ha enormi potenzialità inespresse che occorre valorizzare e potenziare con politiche di settore adeguate, capaci di stimolare forme di collaborazione tra imprese del mondo agricolo e imprese agroalimentari, imprese e Assessorati competenti e perché no anche tra Assessorati: «Siamo qui per costruire dei ponti - ha sottolineato Bornioli - Vogliamo costruirli tra imprese del mondo agricolo e imprese del mondo agroalimentare; tra associazioni del mondo agricolo e associazioni del mondo industriale; tra imprese e assessorati e, perché no, tra gli stessi Assessorati. Perché il settore agroalimentare è di interesse di entrambi gli Assessorati, all'Agricoltura e all'Industria, oggi presenti: l'Assessorato all'industria sicuramente, perché l'agroalimentare appartiene all'industria manifatturiera. Al tempo stesso però l'agroalimentare è un settore in strettissima filiera con l'agricoltura. Quindi è evidente che, da parte di tutti, se vogliamo far decollare questo settore, che già ha un'importanza notevole sia in Italia sia in Sardegna, ci vuole la massima collaborazione tra tutte queste componenti della filiera».
Le proposte di Confindustria per il Marghine
Si è parlato di agroalimentare, ma anche di Marghine, territorio colpito da una crisi devastante: crollo del comparto tessile, estrema difficoltà per edilizia, agricoltura e commercio, arretramento dello Stato, aree industriali scarsamente infrastrutturate, spopolamento costante che ha portato a un calo della popolazione dell'8%. Dal 2001 sono stati persi 2.880 posti, passando dai 5.000 addetti ai circa 2.000 di oggi. «Nonostante la crisi nel territorio - ha sottolineato Bornioli - resiste un polo manifatturiero importante, in cui eccelle l'agroindustria e in cui si stanno creando le condizioni per la realizzazione a Bolotana di un polo della gomma con il raddoppio della produzione e degli addetti».
Il presidente Bornioli ha poi fatto una serie di proposte per rivitalizzare l'economia del territorio: «1. riteniamo prioritario che la Regione investa nel Marghine i 20 milioni di euro residui dal vecchio bando per l'Area di crisi di Tossilo. In merito al nuovo bando occorre semplificare le procedure e accelerare l'iter. La sfiducia delle imprese è massima: affinché gli interventi siano efficaci bisogna accelerare con l'istruttoria dei progetti, eliminando inutili burocrazie e agevolando l'accesso al credito da parte delle imprese. 2. occorre che la Regione programmi un piano per le infrastrutture per la Sardegna centrale in cui si prevedano interventi per le aree industriali di Tossilo e Bolotana e il potenziamento di alcune direttrici strategiche tra le zone interne e il nord dell'isola (come per esempio la SS 129); 3. La Regione di concerto con i sindaci, associazioni e imprese puntino alla valorizzazione delle risorse ambientali e culturali a fini turistici e produttivi - anche attraverso un'adeguata programmazione dei fondi Ue e promuovendo forme di collaborazione pubblico-privati. In questo senso Confindustria ritiene prioritario investire sulla presenza nel territorio di eventi di portata regionale, come la Mostra del libro di Macomer, una delle rassegne editoriali più importanti in Sardegna. È poi importante favorire la nascita nel territorio di attratori ambientali, come per esempio il Parco del Marghine, la cui istituzione deve partire dal basso con il coinvolgimento dei Comuni ma in cui anche la Regione gioca un ruolo importante. 4. anche in vista della riforme in atto a livello regionale e nazionale è necessario che la Regione e lo Stato salvaguardino la presenza nel territorio dei servizi pubblici essenziali, dal carcere alle scuole alla struttura ospedaliera. 5. Dobbiamo puntare sull'agroalimentare».
Per leggere l'intervento completo del presidente Bornioli al convegno del 17 ottobre a Macomer CLICCA QUI
Della necessità di una maggiore collaborazione tra il settore di trasformazione e quello agricolo ha parlato anche Stefano Ferranti che ha rilanciato l'idea di un Patto di filiera mentre il presidente della Fondazione ITS di Macomer Raffaele Franzese ha sottolineato quanto sia importante attivare collaborazioni tra il mondo delle imprese e la formazione come l'ITS di Macomer che da ottobre ha attivato nuovi corsi post-diploma per tecnici dell'agroindustria.
Nel corso del convegno il vicepresidente Giovanni Bitti ha premiato Katia Bulloni, in rappresentanza del Panificio Bulloni di Bitti, azienda agroalimentare di eccellenza che produce pane carasau e lo esporta in tutto il mondo.
Il premio
Al Panificio Bulloni di Bitti
Che ogni giorno porta nel mondo un pezzo di Sardegna
unendo tradizione e innovazione
La voce degli imprenditori e del Territorio
Gli imprenditori, Pierpaolo Milia della Profenda, Massimiliano Meloni di Fattorie Gennargentu e Leonardo Tilocca delle Cooperative Formaggi e Sardegna, hanno tutti sottolineato le enormi potenzialità del settore agroalimentare che però merita maggiore attenzione da parte della Regione: «Non dovete avere paura degli imprenditori. Perché senza gli imprenditori e senza industria di trasformazione è difficile puntare su questo settore. Il polo agroalimentare del Marghine vanta imprese di eccellenza che si posizionano ai primi posti della classifica provinciale e regionale per fatturato , azienda che produce mangimi e cereali a Tossilo. Il settore ha enormi potenzialità che ha resistito alla crisi e cresce - pur nelle difficoltà. Ma le imprese meritano maggiore attenzione. E soprattutto occorre contrastare la burocrazia che danneggia le imprese, spesso trasformandosi in un boomerang per chi investe. Oltre ai costi della burocrazia - sottolineano gli imprenditori - sulle aziende pesano i costi ddi energia, denaro, trasporti e le inefficienze collegate alla mancanza di materie prime locali, come è il caso del comparto suinicolo su cui grava la peste suina».
«Il nostro agroalimentare è un'eccellenza nel mondo ma facciamo poco per valorizzarlo. I nostri prodotti sono i migliori ma sono anche oggetto di inaccettabili contraffazioni, che vanno combattute e denunciate - ha rilanciato il vicepresidente vicario Antonio Auricchio: i nostri prodotti sono conosciuti in tutto il mondo come i più buoni, i più genuini, i salutari. Questa è un'enorme opportunità che non sappiamo sfruttare. I falsi e i prodotti contraffatti sono diffusi in tutto il mondo».
Il sindaco di Macomer Onorato Succu ha ribadito «la necessità di una maggiore attenzione a un territorio in difficoltà. Aree di crisi, credito d'imposta, misure per valorizzare il patrimonio ambientale e culturale e infrastrutture tra cui interventi per il potenziamento della SS 129: sono queste le priorità. L'agroalimentare è un'eccellenza del Marghine e per questo sono d'accordo con il presidente Bornioli quando sostiene la necessità che non si diffondano messaggi dannosi».
Per leggere gli interventi degli imprenditori al convegno del 17 ottobre a Macomer CLICCA QUI
MANNA GUSTO SARDEGNA
La rete dell'agroalimentare di qualità
in vetrina a Mosaico Macomer
Stand espositivo della rete MANNA Gusto Sardegna a Mosaico Macomer. Le otto aziende della rete hanno presentato i propri prodotti al pubblico di Mosaico Macomer. Tra gli imprenditori è intervenuto anche Massimiliano Meloni, in rappresentanza delle aziende dell'aggregazione nata all'interno dell'Associazione a febbraio 2013. Nel corso della giornata è stato proiettato anche il video promozionale realizzato da Confindustria sui prodotti della rete.
Gli interventi della politica
Gli assessori regionali all'Industria e all'Agricoltura, Maria Grazia Piras ed Elisabetta Falchi, hanno risposto unanimi all'appello lanciato dal presidente Bornioli nel corso del convegno di stamattina a Macomer dal titolo "L'industria alimentare settore strategico per la Sardegna. Il polo agroalimentare del Marghine. Tra tradizione, innovazione, Expo 2015, Europa, Export". Falchi: le sinergie sono necessarie per far crescere il comparto. Piras: agroalimentare rappresenta una fetta importante del nostro manifatturiero.
L'assessore all'Industria Piras ha sottolineato inoltre l'esigenza di un'economia integrata: «le monocolture non hanno futuro: un territorio si sviluppa solo con tutti i settori, e del resto le zone dove l'agricoltura crea più ricchezza sono anche quelle dove l'industria è più sviluppata». L'assessore ha poi risposto alle richieste di semplificazione arrivate dagli imprenditori che nel corso del convegno hanno chiesto con forza di abbattere la burocrazia. «Dobbiamo eliminare i lacci e lacciuoli burocratici che limitano la competitività delle imprese. E per quanto riguarda l'agroalimentare è necessario puntare sull'internazionalizzazione e sulle aggregazioni d'impresa. Come Assessorato faremo partire a breve un sistema premiante per favorire la partecipazione delle imprese a Expo 2015, con una particolare attenzione alle reti d'impresa. Le aggregazioni sono infatti fondamentali».
L'assessore all'Agricoltura Elisabetta Falchi ha rilanciato la necessità della collaborazione tra le aziende di trasformazione e il settore agricolo perché senza una strategia comune non si possono mettere in campo politiche valide. «Dobbiamo legare i progetti agricoli ai progetti industriali. La chiusura della filiera è fondamentale - ha sottolineato Falchi che ha aggiunto: dobbiamo valorizzare le nostre eccellenze produttive e saper valorizzare il potenziale enorme dell'agroalimentare sardo che è sinonimo di qualità e genuinità. Occorre puntare sui mercati esteri e fidelizzare i consumatori dei mercati più forti, come quello cinese adottando le migliori strategie di marketing e promozione».
Le foto dell'evento
Rassegna stampa
In allegato gli articoli pubblicati sulla Nuova Sardegna e l'Unione Sarda del 18.11.2014. Gli interventi del presidente Roberto Bornioli (QUI) e dell'imprenditore Massimiliano Meloni (QUI) sono stati ripresi e pubblicati sul blog dell'Associazione Nino Carrus.
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