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FISCO | Maxi deduzione del costo del personale in caso di nuove assunzioni
- Mercoledì, 22 Gennaio 2025 16:50
- Scritto da Luigi Ledda
- Visite: 68
L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato la Circolare n. 1/E del 20 gennaio 2025 con la quale ha fornito chiarimenti operativi sull'applicazione della maggiorazione del costo del personale ammesso in deduzione, introdotta dall’articolo 4 del D.Lgs. 30 dicembre 2023, n. 216, in attuazione della riforma fiscale.
Tale beneficio è finalizzato a incentivare le nuove assunzioni e favorire l'incremento occupazionale, con particolare attenzione alle categorie di lavoratori svantaggiati.
La legge di bilancio 2025 (articolo 1, commi 399 e 400, della L. n. 207/2024) ha prorogato l’agevolazione per tre anni ulteriori, rendendola applicabile per i periodi d’imposta 2025, 2026 e 2027, nei limiti e alle condizioni stabilite dalla normativa vigente.
1) Maxi deduzione nuove assunzioni: chi può beneficiare dell’agevolazione
L’agevolazione spetta a:
- Imprese (società di capitali, società di persone, imprese individuali);
- Esercenti arti e professioni, anche in forma associata;
- Enti non commerciali, limitatamente alle assunzioni di personale impiegato in attività commerciali.
Sono escluse dal beneficio le imprese in liquidazione o in situazioni di crisi, nonché le attività che determinano il reddito in forma forfetaria.
2) Maxi deduzione nuove assunzioni: requisiti oggettivi per ottenere la maggiorazione
L’incremento occupazionale si considera realizzato se, al termine del periodo agevolato (anno fiscale 2024), il numero dei lavoratori a tempo indeterminato è superiore rispetto all’anno precedente.
Inoltre, è richiesto che il numero complessivo di dipendenti (inclusi quelli a tempo determinato) non sia inferiore rispetto all'anno di riferimento.
Casi particolari
La circolare chiarisce alcuni casi specifici, come:
Operazioni straordinarie (fusioni, scissioni, cessioni);
Trasferimenti di personale tra società dello stesso gruppo;
Conversione di contratti da tempo determinato a indeterminato.
3) Maxi deduzione nuove assunzioni: come si determina la maggiorazione
La maggiorazione prevista è pari al 20% del costo riferibile alle nuove assunzioni a tempo indeterminato.
Tuttavia, per le categorie di lavoratori svantaggiati (ad esempio, disabili, ex detenuti, donne in difficoltà, giovani), l’incremento sale al 30%, come specificato nell'Allegato 1 del decreto.
Il costo ammissibile per la deduzione è il minore tra:
Il costo effettivo dei nuovi assunti;
L’incremento complessivo del costo del personale rispetto all’anno precedente.
Esempio pratico di calcolo della deduzione
Se un’azienda assume nuovi dipendenti con un costo totale di 200.000 euro e l'incremento del costo del personale è pari a 150.000 euro, la maggiorazione sarà calcolata su quest'ultimo importo, applicando la percentuale del 20% o del 30% a seconda della categoria di lavoratori assunti.
4) Maxi deduzione nuove assunzioni: adempimenti e controlli
Le aziende devono documentare con precisione l’effettivo incremento occupazionale mediante:
- Registri delle assunzioni e cessazioni;
- Dichiarazioni fiscali conformi ai criteri della circolare;
- Rispetto delle condizioni per l’applicazione della deduzione.
Inoltre, ai fini della determinazione degli acconti fiscali, la normativa stabilisce che l'agevolazione non deve essere considerata per il calcolo degli anticipi IRPEF/IRES.
Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale | |
Referente: | Direzione - Luigi Ledda |
Telefono: | 0784 233313 |
Fax: | 0784 233301 |
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Decreto Omnibus | Novità per i pannelli fotovoltaici ammessi al credito di imposta Transizione 5.0
- Venerdì, 04 Ottobre 2024 13:08
- Scritto da Luigi Ledda
- Visite: 61
Convertito in legge il ddl di conversione del decreto Omnibus ( D.L. 113/2024).
Il comma 6 dell’articolo 1 modifica l’ articolo 12, comma 1, del D.L. n. 181/2023, che prevede l'istituzione, da parte dell'ENEA, del registro degli impianti fotovoltaici.
In particolare, la disposizione riscrive la lettera b), chiarendo che sia i moduli fotovoltaici sia le relative celle devono essere prodotti negli Stati membri dell’Unione Europea. Nella sua originaria formulazione, la lettera b) stabiliva che solo i moduli fotovoltaici dovevano essere prodotti negli Stati Membri dell’Unione Europea.
A seguito della modifica, quindi, nel registro per le tecnologie del fotovoltaico tenuto da ENEA, composto da tre diverse sezioni, sono iscritti, su istanza del produttore o del distributore interessato, i prodotti che rispondono ai seguenti requisiti di carattere territoriale e qualitativo:
a) moduli fotovoltaici prodotti negli Stati membri dell’Unione europea con un’efficienza a livello di modulo almeno pari al 21,5%;
b) moduli fotovoltaici con celle, gli uni e le altre prodotti negli Stati membri dell’Unione europea, con un’efficienza a livello di cella almeno pari al 23,5%;
c) moduli prodotti negli Stati membri dell’Unione europea composti da celle bifacciali ad eterogiunzione di silicio o tandem prodotte nell’Unione europea con un’efficienza di cella almeno pari al 24%.
La riscrittura della lettera b) ha effetti anche sul credito di imposta Transizione 5.0, istituito dall’
articolo 38 del D.L. n. 19/2024.
Per gli impianti fotovoltaici, infatti, l’incentivo è limitato ai soli impianti con moduli fotovoltaici di cui all’ articolo 12, comma 1, lettere a), b) e c), D.L. n. 181/2023.
Gli investimenti in impianti che comprendono i moduli di cui alle lettere b) e c), fermo restando i costi massimi ammissibili, concorrono a formare la base di calcolo del credito d’imposta per un importo rispettivamente pari al 120% e 140% del relativo costo.
Nell’attesa della formazione del registro in cui saranno iscritti i predetti moduli, sono agevolabili gli impianti con moduli fotovoltaici che, sulla base di un’apposita attestazione rilasciata dal produttore, rispettano i requisiti di carattere tecnico e territoriale di cui alle citate lettere a), b) e c).
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CCIAA di Nuoro | ASPEN | “L’ Artigiano in Fiera” 2024 - Apertura Bando di partecipazione
- Mercoledì, 28 Agosto 2024 17:20
- Scritto da Giovanna Pittalis
- Visite: 71
L’ASPEN, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Nuoro, organizza la partecipazione alla Mostra Mercato Internazionale dell’Artigianato “AF – L’Artigiano in Fiera”, che si svolgerà nel Quartiere di Fieramilano sito a Rho (Milano) dal 30 novembre all'8 Dicembre 2024 c/o la Fiera di Milano.
La manifestazione offre agli espositori la possibilità di presentare e vendere i propri prodotti purché appartenenti al “Repertorio Merceologico” allegato al Regolamento Generale dell’iniziativa consultabile nel seguente link:
Regolamento generale Manifestazione
Possono aderire all'iniziativa 18 imprese agroalimentari e/o artigiane iscritte alla Camera di Commercio di Nuoro ed in regola con il pagamento del diritto annuale.
Lo spazio reso disponibile è di circa TOT mq 9 e le imprese si impegnano a rispettare l’impostazione grafica ed il layout espositivo che verrà realizzato a cura dell’Aspen; si impegnano altresì a rendere ai visitatori ogni informazione relativa al circuito promozionale "Autunno in Barbagia" che caratterizzerà gli stand.
La quota di partecipazione richiesta alle aziende, pari a € 1.355,55 iva compresa dovrà essere versata all'ASPEN a seguito dell'accettazione della domanda di adesione e comprende:
- iscrizione e assicurazione;
- spazio preallestito;
- assistenza in fiera.
Il mancato pagamento della quota di partecipazione e/o della regolarizzazione del pagamento del diritto annuo, nei termini successivamente comunicati dall'Aspen, comporterà l'annullamento della richiesta di adesione.
Le imprese interessate, dovranno inviare la domanda allegata (debitamente compilata, firmata e timbrata) all'indirizzo di Posta Elettronica Certificata: aspen@nu.legalmail.camcom.it indicando nell’oggetto “Candidatura per Artigiano in Fiera” tassativamente entro il giorno 10 settembre 2024 ore 10:30.
Verranno ammesse le domande secondo l'ordine cronologico di arrivo, previa verifica della regolarità del pagamento del diritto annuale e accettazione da parte dell’ente Ge. Fi. SpA.
Per eventuali ulteriori chiarimenti contattare: Dott. Roberto Sau: 0784 242516.
PER APPROFONDIMENTI CLICCA QUI
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INCENTIVI | Contributi alle emittenti televisive comunitarie locali: domande entro il 30 settembre
- Venerdì, 06 Settembre 2024 10:04
- Scritto da Giovanna Pittalis
- Visite: 55
La Regione Sardegna comunica che sono aperti i termini per la presentazione delle richieste di contributo per le annualità 2024 e 2025 da parte delle emittenti televisive comunitarie locali che svolgono attività aventi scopi di utilità sociale, ai sensi dell’art. 13, comma 13 della L.R. del 21.2.23, n. 1.
Possono presentare domanda le emittenti televisive comunitarie locali, in digitale terrestre o satellitari, costituite in qualsiasi forma giuridica e che operino nel territorio della Sardegna, nel quale realizzino almeno il 90 per cento del fatturato, nel cui ambito trasmettano quotidianamente programmi informativi auto prodotti su avvenimenti di cronaca, politici, religiosi, economici, sociali, sindacali o culturali di rilevanza regionale e locale.
La domanda, firmata digitalmente dal legale rappresentante dovrà pervenire entro il 30 settembre 2024 tramite Pec all’indirizzo: pi.beniculturali@pec.regione.sardegna.it
Per informazioni e chiarimenti è possibile contattare:
Antonella Fois, tel. 0706064969 - email: mafois@regione.sardegna.it
Savio Puddu, tel 0706065087 - email sapuddu@regione.sardegna.it
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IMPRESE | Uno Sportello digitale unico per la Zes per il Mezzogiorno
- Venerdì, 23 Febbraio 2024 10:45
- Scritto da Giovanna Pittalis
- Visite: 89
Unioncamere realizzerà lo Sportello Digitale Unico per la Zes del Mezzogiorno.
L'annuncio è stato dato a Lecce nel corso di un evento promosso dalla Camera di commercio del capoluogo salentino e da Unioncamere.
La Zes unica comprende i territori delle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia, Sardegna e sostituisce le attuali otto Zone economiche speciali.
Unioncamere metterà a punto l'infrastruttura digitale, che consentirà ai 2.551 Comuni che rientrano nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno di interagire in modalità digitale con la struttura di missione presso la presidenza del Consiglio che per legge rilascia l’autorizzazione unica.
(Fonte UNIONCAMERE)
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