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simest: Dal 28/10 via libera ai nuovi finanziamenti SIMEST per l’internazionalizzazione con risorse NextGenerationUE

SIMEST, società del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti, comunica che il Comitato Agevolazioni ha deliberato la riapertura del nuovo Fondo 394: lo strumento pubblico a sostegno dell’internazionalizzazione delle imprese italiane è stato finanziato dall’Unione europea - NextGenerationEU attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e ha l’obiettivo di favorire la transizione digitale ed ecologica delle PMI italiane a vocazione internazionale.

IMPRESA | CCIAA DI NUORO Avviso pubblico Esposizione artigianato Aeroporto Olbia Costa Smeralda

La Camera di Commercio di Nuoro intende rinnovare l’esposizione di prodotti dell’artigianato artistico locale nello spazio concesso dalla Geasar Spa nel molo arrivi/partenze dell’aeroporto di Olbia costa Smeralda, coinvolgendo le imprese interessate.

REQUISITI DI AMMISSIONE

Possono presentare la propria manifestazione di interesse di adesione tutte le imprese, in forma singola o associata, operanti nella circoscrizione camerale, in possesso dei seguenti requisiti e condizioni:

  • iscrizione all’albo imprese artigiane/registro delle imprese presso la CCIAA di Nuoro;
  • essere in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • essere attive in uno dei settori dell’artigianato artistico di cui alla classificazione ATECO 2007;
  • i prodotti da destinare alla esposizione dovranno essere compatibili con le caratteristiche dello spazio disponibile per lo scopo costituiti da n. 3 vetrine chiuse delle dimensioni di cm. 180x80x60.

Le candidature secondo quanto previsto dall'avviso dovranno pervenire entro il giorno 15 settembre 2021

Maggiori informazioni su  https://nu.camcom.it/it/camera/bandi/bando/Avviso-pubblico-Esposizione-artigianato-Aeroporto-Olbia-Costa-Smeralda/

 

 

Aumenti dei prezzi delle materie prime. Federalimentare: rischio aumenti per i consumatori. Assocarni chiede confronto con la GDO

Riportiamo di seguito la nota di Federalimentare che ha lanciato l'allarme per l'aumento dei prezzi delle materie prime. Intervengono anche Assocarni e Uniceb che chiedono l'apertura di un tavolo urgente con la GDO per evitare il rialzo dei prezzi per i consumatori finali.

«Orzo, mais e soia registrano tassi di aumento dei prezzi fino al 50% a maggio 2021 rispetto a ottobre 2020 - segnala Federalimentare -. Un aumento su cui hanno inciso, seppur in modo indiretto, le quotazioni del petrolio e dei metalli (per quanto riguarda ad esempio gli imballaggi), in molti casi oltre i massimi rispetto a un anno fa, i costi dei noli e dei container, rispettivamente triplicati e sestuplicati rispetto al 2020. "Sono spinte che per il momento ricadono sulle spalle dell'industria alimentare - spiega il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio - ma che presto potrebbero abbattersi sui prodotti finiti e quindi sui consumatori".

È questo l'allarme lanciato da Federalimentare, fotografando una situazione che, almeno per il momento, è tutta sulle spalle dell'industria alimentare: "Le nostre imprese - spiega Vacondio - stanno vivendo una fase paradossale. Dopo avere assicurato le forniture ai mercati in un anno difficilissimo come il 2020, non si trovano ancora nella fase auspicata di una progressiva ripresa. In attesa dei faticosi profili di rilancio dell’export e di Horeca, infatti, le nostre industrie devono fronteggiare una fase di ulteriore stretta, che potrebbe non essere breve e che sta recando oggettivi problemi e nuove preoccupazioni alla categoria".

I prezzi alla produzione dell'industria alimentare, infatti, dopo aver registrato nel gennaio scorso tendenziali del -0,4%, sono saliti al +0,9% a marzo, mentre i prezzi al consumo dell’alimentare trasformato sono andati in senso opposto, diminuendo dal +0,1% di gennaio al -0,8% di aprile. "Il risultato è una compressione dei margini nella filiera alimentare - commenta Vacondio - ulteriormente amplificata dal fatto che le vendite relative ai canali del fuori casa sono state ampiamente tagliate e non hanno consentito all'industria di trovare su questo fronte qualche recupero o compensazione". Un problema confermato anche dai numeri: sebbene la produzione alimentare del 1° trimestre sia aumentata in quantità del +1,8%, il fatturato trimestrale è diminuito del -0,7%.

Per questo, in molti comparti alimentari la preoccupazione inizia a farsi sentire. Sul fronte molitorio, un comparto di prima trasformazione, le cose sono andate inevitabilmente peggio della media. Mentre l'industria alimentare ha evidenziato un aumento medio dei propri prezzi alla produzione del +0,9% nel tendenziale marzo 2021/20, la “lavorazione delle granaglie” ha segnato in parallelo un aumento cinque volte superiore, pari al +4,5%. Accanto a quello molitorio, c'è un altro comparto di prima trasformazione, quello dei “prodotti per l’alimentazione animale”, che nel tendenziale di marzo è arrivato al +6,6%, con una punta ulteriore e specifica dei “prodotti per gli animali da allevamento”, che si sono spinti fino al +7,5%. Anche la pasta ha subito un'accelerazione dei propri prezzi alla produzione: dal +0,3% del tendenziale di dicembre al +2,9% di marzo. “Numeri che possono con buona probabilità peggiorare” commenta il presidente di Federalimentare.

"È chiaro che l'industria alimentare non può caricarsi, da sola, di ogni tensione di costo: tutta la filiera deve fare la sua parte se vogliamo superare questa crisi senza che il consumatore ne risenta. Se le cose rimangono come sono ora, presto le preoccupazioni sull'aumento dei prezzi dei prodotti che finiscono sugli scaffali si trasformeranno in realtà" conclude Vacondio.

“È stato davvero toccato un punto di non ritorno – dice Luigi Scordamaglia, presidente di Assocarni – Non è più possibile accettare che il valore di un animale di qualità eccellente come quello prodotto in Italia sia fermo esattamente al valore pagato oltre trent’anni fa, mentre sugli scaffali i prodotti hanno seguito gli andamenti dell’inflazione di questi trent’anni, coerentemente con gli aumenti di tutti gli altri prodotti alimentari”. E prosegue il presidente “Gli allevatori a queste condizioni non possono che smettere di lavorare e ciò sarebbe disastroso non solo per le nostre straordinarie eccellenze alimentari che scomparirebbero, ma soprattutto perché aumenterebbe la nostra dipendenza dall’estero per un prodotto così necessario, senza contare l’abbandono di amplissimi territori della nostra penisola che verrebbero consegnati al degrado idrogeologico e alla desertificazione provocando la scomparsa di intere comunità. Facciamo un appello alle catene distributive che più tengono all’italianità e al nostro Paese affinché vengano incontro ad un giusto riconoscimento per i nostri allevatori”.

 

Fonte: Federalimentare, Assocarni

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it

Decreto Sostegni bis: tutte le misure fiscali

Esenzione IMU per gli immobili con blocco sfratto

L’art. 4-ter prevede l’esenzione dall’IMU dovuta nel 2021 gli immobili a uso abitativo, posseduti da persone fisiche e concessi in locazione, per cui sia stata emessa una convalida di sfratto per morosità:
- entro il 28 febbraio 2020, la cui esecuzione è sospesa fino al 30 giugno 2021;
- sia stata emessa dopo il 28 febbraio 2020 e l’esecuzione sia sospesa fino al 30 settembre 2021 o fino al 31 dicembre 2021.
I soggetti destinatari dell’agevolazione hanno diritto al rimborso della prima rata pagata per il 2021

TARI All’art. 6 viene istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, un fondo con una dotazione di 600 milioni di euro per l’anno 2021, finalizzato alla concessione da parte dei comuni di una riduzione della TARI, o della TARI corrispettiva, in favore delle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività disposte per fronteggiare l’emergenza epidemiologica in corso.

L'art. 9-bis, invece, proroga dal 30 giugno al 31 luglio il termine di approvazione delle tariffe e dei regolamenti della tassa rifiuti e della tariffa corrispettiva per l’anno 2021. Confermate, a tutti gli effetti di legge, le deliberazioni adottate dopo il 30 giugno 2021 e fino alla data di entrata in vigore della legge di conversione decreto.

Rottamazione ter e saldo e stralcio

L’art. 1-sexies ridefinisce i termini di pagamento delle rate relative alla rottamazione ter, alla definizione agevolata UE e del saldo e stralcio dovute nel biennio 2020-2021.
In particolare, viene stabilito che il versamento deve essere effettuato:
- entro il 31 luglio 2021 (essendo sabato, il termine slitta al 2 agosto 2021), per le rate in scadenza il 28 febbraio e il 31 marzo 2020;
- entro il 31 agosto 2021, per la rata in scadenza il 31 maggio 2020;
- entro il 30 settembre 2021, per la rata in scadenza il 31 luglio 2020;
- entro il 31 ottobre 2021, per la rata in scadenza il 30 novembre 2020;
- entro il 30 novembre 2021, per le rate in scadenza nel 2021.
Per tutte le scadenze restano fermi i 5 giorni di tolleranza.
Sospensione della riscossioneI commi 1 e 2 dell’art. 9 prorogano al 31 agosto 2021 il termine di sospensione:- del versamento di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle di pagamento, avvisi di addebito e avvisi di accertamento affidati all’Agente della riscossione. I pagamenti dovuti, riferiti al periodo dall’8 marzo 2020 (dal 21 febbraio 2020 per i soggetti con residenza, sede legale o operativa nei comuni della zona rossa) al 31 agosto 2021, dovranno essere effettuati entro il 30 settembre 2021 (art. 68, D.L. n. 18/2020);- delle attività di notifica di nuove cartelle, degli altri atti di riscossione nonché delle procedure di riscossione - sia cautelari (ipoteche e fermi amministrativi) sia esecutive (pignoramenti) - che non potranno essere iscritte o rese operative fino alla fine del periodo di sospensione (art. 68, D.L. n. 18/2020);- della compensazione tra credito d'imposta e debito iscritto a ruolo (art. 145, D.L. n. 34/2020);- dei pignoramenti effettuati dall’Agente della riscossione aventi ad oggetto stipendi, pensioni e altre indennità assimilate (art. 152, comma 1, D.L. n. 34/2020);- delle verifiche di inadempienza che le Pubbliche Amministrazioni e le società a prevalente partecipazione pubblica devono effettuare, ai sensi dell’art. 48 bis del D.P.R. 602/1973, prima di disporre pagamenti - a qualunque titolo - di importo superiore a 5.000 euro (art. 153, D.L. n. 34/2020).

LAVORO | Assunzione agevolate di donne: ambito di applicazione dello sgravio contributivo

Con il messaggio n. 1421 del 6 aprile 2021, l’INPS interviene a fornire chiarimenti sull’esonero totale spettante ai datori di lavoro, nel limite massimo di importo pari a 6.000 euro annui, per le assunzioni di donne lavoratrici effettuate nel biennio 2021-2022.

Rapporti di lavoro incentivati

L’incentivo spetta per:
- le assunzioni a tempo determinato;
- le assunzioni a tempo indeterminato;
- le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto agevolato.
Il requisito di svantaggio della lavoratrice deve sussistere alla data dell’evento per il quale si intende richiedere il beneficio, ovvero alla data di assunzione e non a quella della eventuale proroga o trasformazione del rapporto a tempo indeterminato. Se, invece, si intende richiedere il beneficio per una trasformazione a tempo indeterminato, senza avere richiesto lo stesso per la precedente assunzione a termine, il rispetto del requisito è richiesto alla data della trasformazione.
L’Istituto precisa dunque che il beneficio può trovare applicazione anche:
- nelle ipotesi di trasformazioni a tempo indeterminato di rapporti a termine non agevolati dalla legge di Bilancio 2021, e che, in tali fattispecie, l’incentivo spetta per 18 mesi a decorrere dalla data di trasformazione;
- in caso di proroga del rapporto, effettuata in conformità alla disciplina del rapporto a tempo determinato, fino al limite complessivo di 12 mesi.
Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Direzione - Luigi Ledda
Telefono: 0784 233313
Fax: 0784 233301
E-mail: l.ledda@assindnu.it

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