Mastio: allentare il Patto di stabilità. L'edilizia è allo stremo

«Il promesso allentamento del patto di Stabilità non c'è stato e le nostre imprese sono allo stremo: le banche non danno fiducia nonostante i crediti vantati con lo Stato e gli Enti locali». Così il presidente della Ance Sardegna Centrale Giuseppe Mastio che chiede l'intervento urgente della Regione.

«Tra revoche di fidi, richieste di rientro, erogazioni negate - ha sottolineato Mastio - la situazione è ormai incontrollabile nel nostro territorio già in gravissima crisi. Ciò, nonostante le rassicurazioni sullo sblocco che doveva avvenire entro la metà del mese di aprile. In tutta la Sardegna servono almeno 300 milioni di euro entro il mese di maggio, pena il crollo di centinaia di imprese e la perdita di ulteriori posti di lavoro. A livello nazionale - nei confronti delle imprese edili che operano nell'ambito dei lavori pubblici – il debito complessivo ancora dovuto è pari a 11 miliardi di Euro.

Il Patto di Stabilità interno è ancora la principale causa del ritardato pagamento dei crediti vantati dalle imprese nel settore dei lavori pubblici. L'allungamento dei tempi è determinato, inoltre, da una perdurante inefficienza della Pubblica Amministrazione che, a volte, non certifica nemmeno i crediti delle imprese e dalle difficili condizioni finanziarie degli enti locali, prevalentemente per via del mancato trasferimento dei fondi da parte di altre amministrazioni (Regione in primis) o della carenza di risorse di cassa.

Ancora una volta il problema reale non è la carenza di risorse ma la permanenza di pastoie burocratiche e vincoli normativi penalizzanti. Una situazione esasperante, che porterà ad azioni eclatanti anche da parte degli imprenditori e costringe le nostre imprese a chiedere con la massima forza e preoccupazione lo sblocco delle risorse. Minacciare la chiusura dei cantieri diventa quasi superfluo in quanto senza le risorse legittimanente spettanti, sarà inevitabile la paralisi. I segnali in questo senso sono evidenti con le quotidiane chiusure già in atto. In altre parole si deve lottare per ottenere quanto legittimamente spetta alle imprese non certo per ottenere benefici e regalie statali. La stessa Regione Sardegna, e gli enti locali devono ora trasformare principi e dichiarazioni programmatiche in fatti concreti: forzare il Patto di Stabilità è legittima difesa: difesa delle imprese, difesa dell'economia, difesa del lavoro e del futuro nel nostro territorio».

«Chiediamo pertanto al Presidente della Giunta regionale – certamente consapevole della gravità del problema – che individui in tempi brevissimi una soluzione - ha concluso Mastio - che consenta il pagamento alle imprese della Sardegna Centrale».

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
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