SPECIALE | Progetto Impresa Intelligente | Web Conference 11 GIUGNO 2020

Progetto “Verso l’impresa intelligente. Innovando la tradizione”
realizzato da Confindustria Sardegna Centrale e una rete di imprese del Nuorese e dell’Ogliastra con il co-finanziamento della CCIAA di Nuoro

 

 

Web Conference

 

GIOVEDÌ 11 GIUGNO 2020

 

  I nuovi strumenti finanziari per le PMI   

 

 

 

in diretta via web sulla piattaforma Zoom e sulla pagina Facebook di Confindustria Sardegna Centrale

 

 

  I TEMI DELLA GIORNATA 

 

A chiudere il ciclo di iniziative per la promozione della cultura dell’innovazione nelle micro, piccole e medie imprese del Nuorese e dell’Ogliastra, nel pomeriggio dell’11 giugno 2020 si è tenuta una web conference dedicata ad approfondire gli strumenti finanziari a disposizione delle aziende anche per gli investimenti in innovazione e tecnologie abilitanti.

 

 I RELATORI 

 

Estratto dell'intervento del Presidente di Confindustria Sardegna Centrale

GIOVANNI BITTI

 

Il tema è quello dei nuovi strumenti finanziari necessari per favorire la liquidità, gli investimenti e l’innovazione nelle nostre imprese.

Dopo due mesi di chiusura totale della maggior parte delle attività economiche e produttive, il tema della liquidità è cruciale per rimettere in moto il sistema e tenere in piedi l’economia.

Anche perché dobbiamo guardare in faccia la realtà. quella che qualche mese fa era una emergenza sanitaria è oggi una vera emergenza economica e sociale.

I numeri che ci descrivono la nuova realtà sono impietosi. L’Istat ha previsto una caduta del PIL in Italia nel 2020 dell’8,3%. Calerà la domanda interna (di 7,2 punti percentuali). Caleranno i consumi delle famiglie (dell’8,7 per cento). crolleranno gli investimenti (del 12,5 per cento). 

Siamo di fronte a una crisi dei mercati di portata globale, che potrebbe essere la peggiore degli ultimi 150 anni. Finora sono stati previsti interventi a pioggia ma se non si interviene a sostenere il settore produttivo, la situazione sarà davvero pesante. Come imprenditori restiamo fiduciosi ma è giunto anche il momento di guardare il faccia la realtà, se vogliamo lavoro e crescita economica, non bastano i decreti.

(...) 

Le aziende vanno sostenute e non ostacolate, come invece troppo spesso capita in questo paese. serve un clima di collaborazione e fiducia reciproca. C’è un’economia da far ripartire e in parte da ricostruire a partire da alcuni settori chiave che si sono fermati e che occorre far ripartire al piu presto. Oggi, siamo di fronte a uno scenario in cui tutti i comparti produttivi – chi più chi meno - sono stati colpiti. Servono quindi segnali forti per far ripartire tutte le attività con interventi che siano tempestivi, efficaci e semplici nella loro attuazione, altrimenti rischiamo di vanificare i risultati e rischiamo che molte aziende crollino prima arrivino gli aiuti.

 

* L'intervento integrale è consultabile nel documento in allegato

 

 

Estratto dell'intervento del Presidente della CCIAA di Nuoro

AGOSTINO CICALÒ

 

L’aspetto informativo è importante per le aziende, soprattutto in questa fase e dopo questi mesi con la valanga di informazioni giunte alle aziende che necessitano di una sintesi e di una fase delicatissima di implementazione. Dobbiamo affrontare un periodo difficilissimo. Non entro nel merito dei temi di questo pomeriggio, gli interventi sono molto attesi perché hanno caratteristiche diverse dalle misure messe a punto

Voglio concentrarmi su un unico aspetto. La possibilità che il momento difficilissimo diventi un’opportunità. Ne sono convinto, perché orami il fatto è avvenuto, non possiamo tornare indietro, l’impatto è stato enorme anche perché il mondo non era preparato, dobbiamo stimolare le aziende a trovare indirizzi e strade diversi, dobbiamo correre più veloci.

(...) Mi rivolgo all’Assessore Fasolino, utilizzare la parte di finanziamenti della BEI è un passo molto importante. Sono strumenti di grande portata e sono gli unici al momento sul mercato ad avere una durata così ampia, i meccanismi legati a fondo perduto sono difficili da ricevere e non sono la panacea di tutti i mali, le risorse sono poche, e non basteranno per tutti. Un finanziamento a 15 anno certamente è importante, non risolve i problemi di tutti ma agevola moltissimi. È uno strumento che stiamo aspettando in tanti. Intanto, come Camera di commercio abbiamo messo a disposizione 1,8 milioni per abbattere i tassi di interesse, copriamo integralmente gli interessi passivi dei finanziamenti oggi esistenti a cui possono accedere le imprese sul mercato. Interveniamo nell’ambito del sistema di finanziamento che le banche hanno già messo in pista, e che danno un piccolo spazio di sostegno alle imprese. Molte imprese hanno subìto danni enormi con effetti molto gravi che si vedranno nel lungo periodo, il sostegno finanziario è uno dei pochi strumenti cui le imprese possono attingere per sostenere il futuro.

 

* L'intervento integrale è consultabile nel documento in allegato

 

Estratto dell'intervento del Presidente di Confindustria Sardegna

MAURIZIO DE PASCALE

 

Serve la massima collaborazione affinché l’emergenza di cui ha parlato il presidente Bitti non si trasformi in una vera e propria catastrofe. Ieri sono stato in audizione in V Commissione Attività Produttive dove è stato presentato un testo unificato tra disegno di legge e la proposta di legge della Giunta che dimostra una buona collaborazione tra maggioranza e opposizione sull’energia e in merito al Piano energetico e ambientale, il testo può essere ancora migliorato ma è una buona base di partenza, raggiunta anche con il lavoro fatto attraverso la piattaforma messa in piedi con l’Agenda per l’Industria. (...) 

Chiediamo un provvedimento che possano consentire un’effettiva ripresa. Perché dire riapriamo tutti, non serve. Occorrono misure adeguate non solo di natura economica e finanziaria. Le risorse si possono trovare, anche la RAS ha presentato un provvedimento per 156 milioni che è un significativo aiuto, che possono incidono sulle possibilità di ripartenza delle imprese. Ma tutto ciò va supportato con riforme adeguate anche per quanto attiene i lavori pubblici, il codice appalti e la pubblica amministrazione. C’è tanto da fare il settore turistico e dei trasporti che hanno sofferto e soffriranno di più, credo quindi che quando nel provvedimento BEI – RAS è stata riservata una percentuale per la filiera turistica si è operata una scelta corretta.

 

* L'intervento integrale è consultabile nel documento in allegato

 I RELATORI  I RELATORI 

  Le testimonianze aziendali  

 

Estratto dell'intervento di FRANCESCO MURRONI

Titolare CREA 121 srl

 

Le misure emergenziali a livello nazionale e a livello regionale di cui abbiamo parlato anche prima. Sono state integrate da una serie di aggiustamenti fatti in corso, hanno sortito l’effetto inverso, c’era una macchina che stava partendo anche se a rilento, l’effetto di queste ipotesi di modifica ha ingenerato in tutti i soggetti il blocco delle attività. Ci siamo quindi inceppati all’ultimo miglio. Autocertificazione, incremento da 25 a 30mila un’attenuazione del rischio di imprese al di sotto del quale le banche non possono intervenire (crediti deteriorati al 31/01 non c’era neanche la possibilità di pagare una rata in modo da rientrare nella soglia prevista).

Le modifiche introdotte in fase di conversione sono positive ma ha avuto l’effetto di bloccare l’iter delle procedure già iniziate. Da oggi, è possibile presentare la domanda di contributo a fondo perduto operative da lunedì, le stavamo aspettando,. Il comparto turistico nel momento in cui si confronta aprile 2019 su aprile 2020 la differenza è zero, quindi il turismo non può avvantaggiarsene.

C’è stato un grande utilizzo di garanzie e crediti di imposte, soldi in giro ce ne sono molto pochi, scaricando sulle banche la responsabilità di mettere i soldi in circolo. Per quanto riguarda la Regione, ciò che è tato fatto sono I prestiti chirografari per le imprese da 70mila euro pubblicato il mese scorso, è andato benissimo con un tiraggio che ha esaurito le risorse in un giorno e mezzo e che è stato rifinanziato con altri 15 milioni con un dl presentato l’altro ieri in Giunta. Strumento veloce, rapido, istruttorie da parte in linea con i tempi previsti. Troviamo l’esatta corrispondenza di intenti tra come la pensiamo e come la facciamo. In questo caso, il buongiorno si vede dal mattino. Per quanto riguarda il fondo di emergenza, sappiamo che la governance sarà del CRP, la dotazione è di 150 milioni di euro.

Speriamo di avere presto un soggetto gestore con cui poter dialogare, speriamo di avere una definizione ultima delle regole del gioco, è uno strumento bellissimo con una platea di possibili beneficiari importante, con una dotazione di risorse per tarata sui settori che effettivamente necessitano di maggiore supporto, primo tra tutto il turismo, con una durata adeguata, a 15 anni hanno caratteristiche che possono consentire di fare da ponte, attendiamo con ansia ma vigili le direttive istruttorie di dettaglio, speriamo che ci sia un soggetto in linea nei tempi e nella gestione della pratica.

Abbiamo notizia di misure di gestione SFIRS che usciranno nei prossimi giorni, su progetti di minori dimensioni a parte per lo smobilizzo di crediti a breve, per sostegno a capitale circolante che dovrebbero trovare attuazione all’inizio della prossima settimana. Le risorse ci sono, sono ragguardevoli siamo tra le prime regioni in Italia per risorse disponibili pro-capite, serve velocità nell’attuazione e semplificazione. Siamo però a metà giugno, la pandemia è iniziata parecchio tempo fa, occorreva sintonizzarsi anche con le misure nazionali ma per le imprese il tempo passo in maniera ineluttabile. Dubbi sull’attuazione resta veniamo da anni con leggi ben scritte ben pensate poi però alla fine l’impatto sulle imprese non c’è stato. Auguro a tutti che questa situazione porti a una nuova stagione di leggi ben scritte e ben attuate.

 

* L'intervento integrale è consultabile nel documento in allegato

 

Estratto dell'intervento di ANNA SCANCELLA

Titolare MARMI SCANCELLA 

 

Insieme a mio marito dirigo un gruppo di aziende con 139 dipendenti nel settore del marma. La prima cava in forma industriale è stata creata da mio padre, Cavalier Vincenzo Scancella. Negli anni Orosei è diventata un distretto industriale del marmo, oggi operano una ventina di imprese, con fatturato annuo non indifferente. Abbiamo fatto conoscere il nostro prodotto in tutto il mondo, esportiamo in India, Cina, Egitto, e in questi decenni anche grazie all’attività delle cave abbiamo creato le condizioni di prosperità e benessere non soltanto a Orosei ma anche nei paesi vicini. Nel 2019 c’è stata una crisi del settore del marmo in tutta Italia e per la prima volta in questi decenni abbiamo dovuti ricorrere alla cassa integrazione.

A novembre abbiamo rappresentato la nostra situazione di difficoltà in V Commissione consiliare Attività produttive: la crisi dell’export ha determinato un forte invenduto. A inizio del 2020 abbiamo visto qualche segnale di ripresa ma il Covid-19 ci ha tolto subito le speranze, costringendo a chiudere l’attività. Oggi abbiamo riaperto, abbiamo fatto le nostre richieste alle banche per avere finanziamenti, purtroppo la lentezza è eccessiva, noi abbiamo bisogno di celerità. Ora dunque speriamo nella Regione con i minibond e il prestito agevolato a 15 anni, solo così possiamo riprendere coraggio e avere una speranza di ripartire. Ciò che bisogna evitare che le aziende si mettano a svendere il materiale per far fronte agli impegni presi, con enormi danni per tutto il settore.

 

* L'intervento integrale è consultabile nel documento in allegato

 

 

Estratto dell'intervento di VANNA FOIS

Titolare ILISSO EDIZIONI 

 

Mi associo al plauso per questa iniziativa che manifesta un atteggiamento di ascolto nei confronti delle imprese. Sappiamo bene che cosa significhi operare nel centro Sardegna, da Nuoro, con i numeri e tutte le criticità che sono note e che pesano sulle attività d’impresa. Tutti gli investimenti sono stati fatti in totale solitudine, a totale rischio di impresa. Ci sono misure e strumenti che possono agevolare e sostenere le imprese, questo però è soltanto in apparenza.

Faccio un esempio, proprio legato al recente investimento fatto per Spazio Ilisso, dove siamo ricorsi a un bando T2. Nonostante il nostro progetto sia stato accolto e finanziato, in sede di istruttoria sono emerse talmente tante debolezze e incoerenze nella gestione della pratica, che di fatto stanno vanificando qualsiasi impegno di aiuto. L’ambito settore culturale è centrale nella nostra economia, anche perché strettamente correlato a quello turistico e alla valorizzazione del nostro territorio e dell’economia. Serve maggiore capacità di ascolto e la capacità di riconoscere la centralità di questo settore. Per esempio troppo poche le risorse messe in capo alla famosa Legge 22 di sostegno all’editoria e poi manca il riferimento prioritario all’editoria sarda.

C’è il rischio che queste risorse possano essere utilizzate per l’acquisto di opere e prodotto editoriali in generali, è necessario invece utilizzarle per sostenere l’editoria regionale che fa grossi sforzi.

* L'intervento integrale è consultabile nel documento in allegato

 

 

Estratto dell'intervento di ROSA APPEDDU

Titolare SANTONI COSTRUZIONI

 

 

Rappresento il settore edile, trainante nel nostro territorio. Parto dall’ultimo dei provvedimenti messi in campo dal Governo nazionale, uscito oggi, che fa parte di una linea di intervento inutili, frammentari, che stanno disperdendo in mille rivoli le risorse che sembra ci siano a disposizione. Bene ha fatto Bonomi ha dichiarare che i canoni che la classe politica sta facendo possono essere più gravi della pandemia. Il fondo perduto è strutturato su un principio di fatturato anno su anno, improntate alla casualità, allo stesso modo nell’edilizia, se casualmente si fattura a SAL e a collaudo avvenuto, non c’è un flusso di cassa continuo, quindi la differenza è zero. Mi chiedo se non si sarebbe potuto trovare qualche altro criterio per stabilire criteri di ammissibilità a queste risorse a fondo perduto. 

Come edilizia abbiamo chiuso da marzo ad aprile ma il momento più critico è stato ad aprile, per quanto riguarda la liquidità (...) Non abbiamo attinto alla liquidità governativa, ma abbiamo soltanto rafforzato le linee in essere e non abbiamo avuto accesso a misure di liquidità aggiuntiva semplicemente perché non erano disponibili. Ad aprile stavamo cercando di anticipare la cassa integrazione ai nostri operai che non riuscivano ad averla, nonostante il buon lavoro fatto dagli uffici territoriali dell’Inps di Nuoro. Non abbiamo attinto alla liquidità governativa semplicemente perché non era disponibile, le banche non erano ancora pronte a gestire tutti i provvedimenti messi in campo dai decreti. Come ho accennato prima, la filiera dell’edilizia è importantissima, l’accesso al credito deve essere garantito a tutta la filiera, a tutti gli artigiani che in questo periodo hanno sofferto e parlo di marmisti, elettricisti, falegnami, che non potevano reggere a questa situazione e all’apertura a maggio dei cantieri è stato necessario supportarli con acconti, perché non erano in grado di poter acquistare il materiale per poter riprendere a maggio.

Spero che questo strumento sia accessibile attraverso gli enti territoriale a tutto il tessuto delle piccole imprese in modo semplificato, la semplicità e la velocità sono gli aspetti più importanti. Stiamo anche aspettando i decreti attuativi che daranno gambe al bonus del 110 per cento per le ristrutturazioni edilizia. Nuove costruzioni ce ne sono pochissime, si sta cercando di mettere mano al patrimonio degli anni Sessanta, in questo momento le imprese hanno bisogno di liquidità perché per gestire una mole di lavoro di questo tipo c’è bisogno di attrezzarsi, con materiali, forniture, spero che la Regione sia vicina a tutto il tessuto degli imprenditori dando il supporto necessario anche organizzativo.

 

 

 

 

 

 

 

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