SPECIALE | Turismo minerario - Evento Funtana Raminosa a Gadoni

Il progetto “Turismo minerario. Un giacimento per l’occupazione e la crescita” co-finanziato dalla Camera di Commercio di Nuoro si è concluso a Gadoni il 23 novembre alle 9:30 nell’accogliente sala del centro polifunzionale del Comune. Questo secondo appuntamento, dopo l’evento realizzato a fine ottobre a Orani, si inserisce in una cornice istituzionale di grande rilievo. Nel pomeriggio dello stesso giorno, infatti, la miniera di Funtana Raminosa è stata aperta al pubblico nel corso di una cerimonia ufficiale di inaugurazione. LEGGI IL RESOCONTO DELLA GIORNATA 

Il convegno è stato dunque un’occasione importante per fare il punto sulle azioni da mettere in campo per la valorizzazione di un sito e di un patrimonio minerario di grande valore per le zone interne della Barbagia, soprattutto nell’ottica di sviluppare nuovi circuiti turistici e creare nuove opportunità di imprese nel territorio.

 

I RELATORI 

 

 

I lavori sono stati aperti dal Sindaco di Gadoni Francesco Mario Peddio e sono seguiti gli interventi di Sandro Mezzolani (operatore del turismo minerario), Alessandro Abis (Coordinatore regionale AIGAE) e Massimiliano Cossu (amm.tore delegato Portale Sardegna) che hanno sapientemente illustrato le opportunità del turismo minerario. Hanno chiuso i lavori Tarcisio Agus (Presidente Parco Geominerario della Sardegna), Roberto Bornioli (presidente dalla nostra Associazione) e Maria Grazia Piras (Assessora regionale dell’industria). È seguito poi un breve dibattito in conclusione dell’evento.

In concomitanza dell’evento, durante tutta la mattina erano presenti i  desk informativi curati dai funzionari dell’Aspal – Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro – che hanno dato informazioni e chiarimenti sugli strumenti di incentivo all’auto imprenditorialità e all’auto impiego.

 

LA PLATEA

 

 

Sono state circa 200 le persone – tra imprenditori, autorità, enti, istituzioni, scuole  – che hanno gremito il centro polivalente di Gadoni, segno dell’interesse per un tema di grande attualità.

In sala erano presenti tanti cittadini, pensionati ed ex minatori di Gadoni.

Molte imprese del settore turistico del territorio: Portale Sardegna tour operator di Nuoro, Barbagia Express tour operator di Desulo, Sardegna non solo mare di Mandas, Ecomuseo di Seulo, Tour Sardinia Experience di Aritzo, Sardegna in tour di Arborea, Aricaglia turismo e servizi di Arzachena e tanti rappresentanti dell’associazione AIGAE, associazioni culturali e di volontariato.

Tra le autorità numerosi rappresentanti di Enti, Autorità militari e Istituzioni. Rappresentanti dell’Università di Sassari, l’Arcivescovo di Oristano Ignazio Sanna, il parroco di Gadoni, dell’Assessorato all’Industria della Regione Sardegna e del servizio attività estrattive, del GAL Barbagia Mandrolisai, consiglieri regionali, sindaci del territorio, comitato Trenino Verde, rappresentanti della CCIAA di Nuoro e sindaci del territorio.

Presente anche una rappresentanza delle scuole del territorio: la scuola media di Gadoni, ITE di Aritzo, IPSSCTA di Desulo e ITI di Tonara.

 

LA LOCANDINA 

 

 

 

STRALCIO DEGLI INTERVENTI 

 

Discorso introduttivo - Roberto Bornioli

Un anno fa il 2 dicembre del 2017 il Comune ha promosso qui in questa stessa sede un convegno dedicato a Funtana Raminosa. Insieme al Sindaco, erano presenti con me l’Assessora Piras e l’allora commissario e attuale presidente del Parco Geominerario Tarcisio Agus. Ricordo che quel giorno ho concluso il mio intervento con un appello a lavorare per il raggiungimento di due obiettivi: il primo era di riaprire la miniera di Funtana Raminosa al pubblico e il secondo di trasferire gli immobili al Comune per la gestione.

Oggi, i due obiettivi che ci eravamo posti si sono ufficialmente realizzati: oggi pomeriggio sarà ufficializzato il passaggio del patrimonio minerario di Funtana Raminosa al Comune e ci sarà inaugurata la miniera che sarà riaperta al pubblico. Sempre nel pomeriggio sarà riconsacrata la piccola chiesa di Santa Barbara, vicino alla miniera, dove l’arcivescovo Sanna celebrerà la messa. Quando si raggiungono i risultati prefissati è giusto sottolinearlo e riconoscere i meriti di chi ha contribuito. I ringraziamenti vanno:  al Sindaco che con determinazione ha voluto il passaggio della miniera al Comune e ci è riuscito; all’Assessore dell’Industria Piras che con molta caparbietà ha dato un forte impulso affinché l’impegno preso un anno fa fosse rispettato. So che in questi mesi ha continuamente pressato gli Uffici e i collaboratori affinché si lavorasse per superare le complicazioni burocratiche ponendo Funtana Raminosa tra le priorità dell’azione amministrativa dell’Assessorato.

Un ringraziamento va anche al Servizio Attività estrattive della Regione e al signor Paolucci che ha seguito la parte tecnica di questo passaggio con professionalità, competenza e impegno.

Tra i risultati voglio poi ricordare l’inserimento all’interno del Piano di rilancio del Nuorese del Progetto Geo.Art.Net finanziato dalla Regione con 1,5 milioni di euro, e che prevede – tra gli altri interventi – la realizzazione a Gadoni di un museo minerario e di un collegamento viario tra il paese e la miniera.

Intervento del sindaco di Gadoni - Francesco Mario Peddio

Buongiorno a tutti, siamo qui per raccontarvi che quello che vogliamo fare per Funtana Raminosa sarà qualcosa di unico, qualcosa che ci permetterà di differenziarci dagli altri, di avere un unicità in casa e far provare delle emozioni uniche ai visitatori che arrivano a Gadoni per visitare il sito. Il progetto prevede anche la predisposizione di una serie di sensori che al passaggio dei visitatori nelle gallerie si attiveranno e trasmetteranno i rumori del lavoro di un tempo e l’installazione di video multimediali che mostreranno il lavoro di quel periodo. Fatta questa premessa voglio salutare tutti: relatori, pubblico, autorità, enti, scuole e istituzioni presenti in sala. In questi ultimi mesi abbiamo lavorato tantissimo in sinergia con l’assessorato all’industria, con l’IGEA per concludere l’iter per svincolare delle aree del sito minerario. Nell’accordo è prevista la formula del comodato gratuito che ci permette di entrare subito nella disponibilità degli immobili. Da oggi in virtù della sottoscrizione del contratto firmato Funtana Raminosa ha la piena disponibilità del Comune di Gadoni. Abbiamo preso tutti gli immobili comprese le tre gallerie: Santa Barbara, la Fenicia e Brebegargiu. L’IGEA ha tenuto solo gli immobili strettamente necessari per poter svolgere i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria, anche perché il comune di Gadoni non avrebbe la capacità economica di sostenere questi costi ingenti. Altro aspetto importante è la collaborazione attivata con il Parco Geominerario, la gestione del sito verrà fatta dal Comune e dal Parco che si accollerà tutti gli oneri della promozione e della gestione vera e propria che si occuperà della formazione delle nostre guide che percepiranno uno stipendio dal Parco e la biglietteria. Questi sono gli accordi. Oggi Funtana Raminosa si presenta come un sito perfettamente conservato grazie all’ottimo lavoro di IGEA, è un museo di se stessa, già da domani si può aprire la miniera e renderla fruibile: la laveria, la sala compressori e altre sale. Ma noi vogliamo fare di più, miriamo ad attrarre flussi turistici come succede a Porto Flavia che nei mesi estivi ha ottenuto circa 16mila visite d’estate. Se vogliamo raggiungere questi numeri dovremo fare uno sforzo importante e ci sarà tanto da lavorare. Nelle prossime settimane presentiamo il progetto alla popolazione e in Regione per avviare una progettazione partecipata. Sono felice per questo risultato importante che la comunità ha raggiunto, questo è un buon punto di partenza. Grazie.

 

Intervento dell'operatore del turismo minerario - Sandro Mezzolani

Buongiorno a tutti, vi illustrerò il caso del sito minerario di Rosas che è un buon esempio su come si potrebbe impostare l’attività turistico-mineraria qui a Gadoni. L' Ecomuseo Miniere Rosas è un sito di archeologia mineraria. La sua storia inizia ufficialmente nel 1832 con la dichiarazione di scoperta della miniera metallifera. I suoi 150 anni di attività estrattiva hanno portato nel paese di Narcao e in tutto il territorio sviluppo e lavoro sino all' anno della chiusura nel 1980. Come tutte le miniere, anche Rosas era destinata allo smantellamento cancellando così l' identità del territorio ma nel 1986 con ordinanza del Comune e grazie alla disposizione di fondi Europei è partito un piano di recupero del sito con lo scopo di convertirlo in Museo di Archeologia Industriale. Un restauro che ha restituito a Narcao, dopo quasi vent' anni di lavoro, un monumento di archeologia industriale di assoluto valore culturale, ma anche una struttura turistico ricettiva. Da qualche anno la miniera di Rosas, grazie anche alla collaborazione con il consorzio del Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna è sotto la tutela dell' Unesco, l' organizzazione mondiale impegnata nel preservare tesori considerati patrimonio dell' Umanità. Il villaggio è inserito in un paesaggio montano immerso nella vegetazione tipica del clima mediterraneo, tutta la popolazione fauno-floristica del territorio è molto varia e ricca di specie autoctone ed endemiche. Oggi Rosas si presenta come un grande museo a cielo aperto dove impianti ed edifici accolgono reperti che testimoniano alle generazioni attuali e future diverse realtà tra cui quella sociale, economica, storico-produttiva e come un giacimento di metalli si sia convertito in un giacimento di cultura. Nella slides indico alcuni aspetti a confronto tra Rosas e Funtana Raminosa.

 

Intervento del Coordinatore regionale dell’AIGAE - Alessandro Abis

Buongiorno a tutti, ringrazio per l’invito. Oggi sono qui per parlarvi del ruolo delle guide e del loro inserimento nel contesto territoriale. Le guide ambientali sono professionisti dell’accompagnamento, sono formati nelle tematiche ambientali, dalle scienze biologiche alla geologia, e sugli aspetti socio culturali e storici; sono formati sulla sicurezza e la gestione delle dinamiche di gruppo; sono spesso dipendenti di Aree Protette e parchi, freelance per tour operators, imprenditori. Io sono coordinatore regionale dell’AIGAE, un’associazione di Categoria iscritta negli elenchi Mi.S.E. Ha una struttura nazionale: Presidenza, Direzione, Giunta Esecutiva, Consiglio Direttivo, CFA, CTS, Cons. dei Probiviri etc.. Ha una struttura regionale: Coordinamenti Territoriali con circa 3000 soci in Italia. Fa formazione continua obbligatoria e corsi professionalizzanti.  Per quanto riguarda il turismo minerario in Sardegna abbiamo a che fare con:

  1. Abbondanza di siti minerari dismessi e attivi;
  2. Buon numero di siti minerari recuperati a fini turistici;
  3. presenza del Parco Geominerario
  4. inserimento in contesti culturali, socioeconomici, paesaggistici e naturalistici di grandissimo rilievo.

Occorre che le guide siano formate e specializzate in:

  • Prevenzione e sicurezza in ambienti industriali
  • Prevenzione e sicurezza in sottosuolo
  • Geologia, giacimentologia, arte mineraria
  • Storia industriale e mineraria
  • Evoluzione socioculturale dei territori a vocazione mineraria

 

Intervento dell'amministratore delegato di Portale Sardegna - Massimiliano Cossu

Buongiorno a tutti, Portale Sardegna è un tour operator specializzato sulla destinazione Sardegna. Da 18 anni vendiamo la Sardegna e soltanto la Sardegna come destinazione turistica in tutto il mondo. A novembre 2017 abbiamo concluso la quotazione in borsa della società. Ad aprile abbiamo acquisito una nuova società specializzata nel turismo di lusso. Il nostro obiettivo è dare un grosso impulso all’allungamento della stagione, che non è più un optional ma è una necessità , per non perdere competitività rispetto alle altre destinazioni dei nostri competitor che sono già molto più avanti rispetto a noi. Come lo facciamo? Il nostro progetto parte a dicembre. Il 15 dicembre 2018 lanciamo il prodotto. Il nostro prodotto consiste in una mappatura di prodotti esperienziali in tutta la Sardegna classificati per tipologia e resi fruibili da una tecnologia innovativa. Non soltanto abbiamo costruito una destinazione basandoci sull’esperienza. Abbiamo anche realizzato un nuovo modo di fruirla: l’Open Voucher Experience che dà al visitatore la possibilità di costruirsi itinerari personalizzati in tutta la Sardegna.  Credo che il sito minerario di Gadoni risponda a questo che noi cerchiamo. Dobbiamo lavorare in maniera integrata con tutto il territorio. Il turismo esperienziale è un importante asset economico del XXI secolo che propone una nuova formula turistica: vivere emozioni durante il viaggio. È fondamentale visitare un luogo e ammirare le testimonianze storiche, gustare un piatto tipico locale o semplicemente vivere delle esperienze peculiari di un territorio; sono momenti che restano nei nostri ricordi e formano il bagaglio culturale diffuso poi con efficacia esponenziale nei canali social. Per quale motivo un utente dovrebbe scegliere una certa meta piuttosto che un’altra? Per il 74% degli utenti di Tripadvisor è fondamentale conoscere un posto sconosciuto mentre per il 67% è importante imparare qualcosa di nuovo. Questi dati confermano l’importanza del turismo esperienziale, inteso non solo come break di evasione ma anche come occasione per sperimentare e conoscere culture diverse. Una singola esperienza può essere una buona occasione di upselling per i turisti in loco, un sistema di esperienze organizzate, fruibili e classificate per temi può assurgere a motivazione di viaggio per far crescere una destinazione. Primo Step: Occorre una mappatura delle esperienze. Secondo step: Costruzione di un prodotto creato e costruito intorno al turismo esperienziale con le seguenti caratteristiche: 1) Itinerante; 2) Standardizzato. Pricing e nella qualità; 3) Modulare: per quanto riguarda le strutture ricettive; mezzo di trasporto e temi. È finita l’epoca in cui ogni comune, ogni struttura ricettiva si fa il marketing territoriale per mettere negli propri scaffali il proprio paesino, dobbiamo lavorare in sinergia tutti assieme con un unico brand che è la Sardegna.

 

Intervento del presidente del Parco Geominerario - Tarcisio Agus 

Buongiorno a tutti, sono felice per questa giornata perché il lavoro di collaborazione porta i frutti. L’assessore un anno fa si impegnò su questo fronte. Il Parco si impegnerà dell’assunzione delle guide, della fruizione, ovviamente dobbiamo lavorare in sinergia. Oggi sono emerse le volontà di interazione fra i territorio, questo è importante. Se si lavora in rete il Parco farà sicuramente la sua parte. Le condizioni di sviluppo per Funtana Raminosa sono tante, si potrebbe replicare il caso Rosas. Ci sono le infrastrutture e tutte le carte in regola. Perché si dovrebbero recuperare questi luoghi? Il processo è molto semplice, in Sardegna l’esepio delle case date in affitto a un euro, potrebbe ripetersi anche in questi centri, nei villaggi minerari che possono essere recuperati per dare nuova economia. Il Parco, con tutte le sue difficoltà, spesso è oggetto di attacchi ma è un organismo nazionale, tutela il vastissimo patrimonio minerario che non è di poco conto, cominciamo con l’impegno assunto assieme all’assessore degli 8 siti prioritari in Sardegna. Funtana Raminosa rientra tra questi 8 siti e io sono convinto che a Gadoni possa esserci sviluppo grazie alle potenzialità di questo sito. Se riusciamo a mettere questo territorio assieme a Orani e a Lula, dobbiamo mettere in rete un territorio.

 

Intervento del presidente di Confindustria Sardegna Centrale - Roberto Bornioli

Molti mi chiedono perché ci siamo occupati della miniera di Funtana Raminosa a Gadoni. Questo è il secondo appuntamento di un progetto più ampio sul turismo minerario promosso e ideato dalla nostra Organizzazione con la collaborazione della Camera di commercio di Nuoro. Come Confindustria ci occupiamo di imprese, di quelle esistenti, ma soprattutto ci interessa che se ne creino di nuove. E ci occupiamo anche di sviluppo locale, di crescita e delle condizioni e di nuove opportunità per fare impresa. In particolare, in questi anni, la nostra Associazione si è molto occupata di sviluppo ed economia delle zone interne, e soprattutto di creare e migliorare le condizioni per fare impresa in questi territori. Ecco perché Gadoni. Per 75 anni Gadoni si è sviluppata attorno alla miniera di Funtana Raminosa che nei decenni ha dato vita a un’importante attività industriale e ha dato lavoro fino a 300 persone. Nei tempi d’oro la miniera ha portato in paese e nel territorio ricchezza, occupazione, sviluppo. Nel 1961 Gadoni contava 1.628 abitanti, c’erano le scuole, il cinematografo, un piccolo ospedale. Con la chiusura della miniera è iniziato lentamente una stagione di declino. Negli ultimi 50 anni è stato perso il 50% dei residenti. Soltanto negli ultimi sedici anni il paese ha perso più del 20 per cento degli abitanti passando da 990 abitanti del 2001 a 785 abitanti del 2017. Gadoni è nel suo piccolo l’emblema di ciò che sta succedendo a molti paesi delle zone interne della Sardegna: 1) c’è un forte spopolamento di imprese e cittadini. I più giovani vanno via, a causa soprattutto della mancanza di lavoro; 2) i servizi disponibili sono sempre più limitati e c’è una tendenza allarmante a una ulteriore riduzione, e penso all’annunciata chiusura di molte sedi Inps ma anche alle difficoltà delle scuole e dei servizi ospedalieri sul territorio; 3) ci sono poche attività produttive, ci sono poche imprese, anche perché fare impresa in questi territori è molto difficile; 4) c’è una mobilità complessa, e una difficoltà di accesso a questi territori, le infrastrutture viarie sono poche, le distanze sono importanti, con tempi di percorrenza lunghi di più di un’ora e mezza sia da Cagliari sia da Nuoro. Nonostante queste criticità, il territorio è ricco di risorse che se adeguatamente valorizzate possono offrire opportunità importante per un nuovo inizio per il paese, la comunità e tutto il territorio. La riapertura della miniera e una valorizzazione turistica dell’intera area rappresentano una grande occasione di rilancio di questo territorio. Dopo aver dato tanto nei decenni della sua attività estrattiva e industriale oggi la miniera può contribuire a rivitalizzare questo piccolo paese e le aree interne del centro Sardegna dando un contributo a fare da arginare allo spopolamento e a creare nuove occasioni per nuove iniziative imprenditoriali.

 

Intervento Assessora dell’industria Maria Grazia Piras  

Buongiorno a tutti, sono molto contenta perché da oggi, ufficialmente, l’ex miniera di Funtana Raminosa comincia una nuova vita. Lo avevamo promesso esattamente un anno fa. Ebbene, abbiamo mantenuto la parola. Per Funtana Raminosa si tratta di un nuovo inizio, dopo secoli di sfruttamento del giacimento di rame e di attività industriale. È un nuovo inizio, declinato in chiave turistica, culturale e produttiva, che speriamo possa contribuire a un rinnovato sviluppo del paese di Gadoni e dell’intero territorio, integrato con le tante iniziative che stiamo sostenendo per combattere lo spopolamento delle zone interne e il rilancio delle attività imprenditoriali di tutta l’area. La Giunta ha avviato iniziative rilevanti per consentire la valorizzazione dei beni ex minerari in Sardegna. Un passaggio fondamentale è stato il provvedimento che prevede la cessione di alcuni siti alle amministrazioni comunali per consentirne un riutilizzo produttivo, grazie alla creazione di percorsi turistico-museali e conseguente rilancio delle attività nelle zone interessate. È una strada che abbiamo percorso non solo nel Sulcis Iglesiente ma anche nel nuorese e nella Sardegna Centrale. Ricordo la riapertura della Galleria Henry a Buggerru, Porto Flavia e Santa Barbara a Iglesias e la Galleria Anglosarda a Montevecchio, in territorio di Guspini. Oggi questi siti fanno registrare la presenza di decine di migliaia di turisti all’anno, non soltanto nel periodo di punta ma anche nelle cosiddette stagioni di spalla, in primavera e in autunno. Il passaggio di Funtana Raminosa al Comune è frutto di un gioco di squadra, condotto dagli uffici dell’Assessorato dell’Industria, dalla stessa Igea, che si occupa della messa in sicurezza e della manutenzione dei siti minerari, dal Parco Geominerario e naturalmente dal Comune che ha spinto con forza per l’affidamento dell’ex miniera. Il ruolo delle miniere non è più quello del passato, occorre far crescere nuove attività economiche legando il fascino dei siti e dell’ambiente in cui si trovano all’attrattività turistica. Abbiamo un patrimonio inestimabile, oltre 170 siti sparsi in tutta l’Isola. La maggior parte può essere rilanciata, creando sinergie tra i diversi territori e azioni mirate di marketing anche per la valorizzazione dei prodotti dell’agroalimentare. Non mancano progetti e azioni di programmazione da parte dei Comuni. Come abbiamo fatto con Gadoni, noi siamo sempre disponibili a sostenerli, non solo dal punto di vista economico. 

 

LE PREMIAZIONI 

Il presidente Bornioli ha consegnato all’IGEA il premio “Funtana Raminosa” per l’eccellente lavoro svolto di custodia, riqualificazione e conservazione del sito minerario di Funtana Raminosa. Il presidio IGEA ha fatto un ottimo lavoro – ha dichiarato il presidente Bornioli.

Il secondo premio "turismo zone interne"  è stato consegnato al tour operator  Barbagia Express che si occupa del trenino verde, in particolare il ramo che da Mandas arriva a Sorgono.

Infine l’ultimo premio "impresa lavoro" è stato consegnato all’azienda “Su Forru de Nonna Peppa”. Gli imprenditori Pasqualina e Massimiliano, che hanno avviato l’attività a Gadoni lasciando il posto fisso in Piemonte dopo 23 anni. Sono stati premiati per la loro iniziativa e per il loro coraggio. Ma anche perché questo è un esempio per il futuro di Funtana Raminosa e di Gadoni. Lo sviluppo turistico della miniera deve infatti sostenere l'economia e l'occupazione del paese e del territorio. Con la nascita di nuove imprese

 

PREMIO "FUNTANA RAMINOSA" alla società IGEA

Roberto Bornioli: Oggi come Confindustria abbiamo voluto dedicare uno spazio a tre premiazioni significative. La prima targa è per l’IGEA che purtroppo non sono presenti qui oggi per sopraggiunti impegni. In questi anni c’è stato un presidio importante a Gadoni, la miniera di Funtana Raminosa è stata consegnata al Comune in condizioni perfette. è stata bonificata, conservata, sono stati realizzati dei lavori importanti. Per questo lavoro eccellente consegniamo la targa all’Assessore Piras perché dietro l’attività IGEA c’è stata un grosso sostegno da parte dell’assessorato.

Maria Grazia Piras: consegnerò la targa al Dott. Caria ma è un riconoscimento a tutta la struttura che ha lavorato in questi anni in un clima di grande difficoltà. Oggi le cose fortunatamente sono cambiate, l’IGEA è una società che ha tracciato una nuova linea,ha salvato posti di lavoro e attualmente si occupa delle bonifiche in tutta la Sardegna. questo premio è meritatissimo. Grazie

 

 

 

 

 

PREMIO "TURISMO ZONE INTERNE" all'Associazione Barbagia Express

Roberto BornioliBarbagia Express è un’associazione che si occupa del trenino verde e in particolare della tratta che da Mandas porta fino a Sorgono. Una tratta che ha avuto diversi problemi. Perché questo premio? Perché c’è un legame particolare e storico che lega Funtana Raminosa al treno che trasportava a Cagliari il minerale. Ma non è solo questione di storia ma anche di presente e di futuro perché questo trenino potrà portare i turisti in questa zona. Si potrebbero creare sinergie importanti. Loro hanno fatto un lavoro eccezionale e li vogliamo premiare per queste battaglie portate avanti per la valorizzazione di questo grande attrattore turistico delle zone interne.

Barbagia ExpressGrazie a tutti, noi siamo da anni che cerchiamo di lavorare sul binomio miniera di Gadoni – trenino verde, tuttavia la burocrazia ha i suoi tempi e ci ha impedito la possibilità di renderlo fruibile, adesso abbiamo il problema che il trenino verde può arrivare fino a Laconi, in quanto per via dei lavori di manutenzione di quella tratta che non vengono appaltati siamo in attesa di tempi migliori.

 

PREMIO "LEGAME CON IL TERRITORIO" all'azienda Su Furru de Nonna Peppa 

Roberto Bornioli: tengo molto a questa premiazione perché è una storia che mi ha colpito veramente tanto. È una storia molto commovente, i titolari dell’azienda si sono trasferiti dal Piemonte a Gadoni dopo 23 anni, lasciando il posto sicuro. E hanno deciso di aprire in loco un’azienda che produce prodotti tipici del territorio: pane carasau, dolci etc. I titolari hanno fatto un percorso al contrario, sono tornati dimostrando un attaccamento al loro paese e tanto coraggio. È emblematico non solo per Gadoni ma anche per il futuro di Funtana Raminosa, io spero che si possano creare delle aziende basandosi sul turismo minerario. Ci vuole coraggio e iniziativa come hanno fatto questi due imprenditori.

Su Furru de Nonna Peppa: siamo molto emozionati, grazie del premio. Noi siamo partiti nel 1994 e siamo contentissimi di aver fatto questa scelta di ritornare nel nostro territorio e di metterci in gioco. Spero che altri nostri compaesani abbiano il nostro stesso coraggio in previsione dell’apertura del sito minerario.

 

 INAUGURAZIONE

Nel pomeriggio l’Arcivescovo di Oristano Mons. Ignazio Sanna ha celebrato la messa solenne nella chiesetta campestre di Santa Barbara. Durante la celebrazione è stata riconsacrata la capella della chiesetta e le autorità presenti hanno firmato l'atto di consacrazione in qualità di testimoni. 

La miniera di Funtana Raminosa è stata aperta al pubblico con una cerimonia ufficiale di inaugurazione

 

Un collage fotografico della cerimonia di inaugurazione nel sito minerario 

 

 

RASSEGNA STAMPA

 

30.11.2018 Rai Tre "Buongiorno Regione"

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24.11.2018 Telesardegna

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24.11.208 L'Unione Sarda 

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24.11.2018 La Nuova Sardegna 

Il paese scommette sulle miniere

CLICCA QUI

 

21.11.2018 L'Unione Sarda

Funtana Raminosa, inizia la nuova vita

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Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Irene Bosu
Telefono: 0784 233325
Fax: 0784 233301
E-mail: i.bosu@assindnu.it
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