Scuole e università, presidi da tutelare per combattere lo spopolamento

La nostra Organizzazione è intervenuta ieri in una nota a difesa del sistema scolastico e formativo del territorio gravemente penalizzato dalle recenti scelte della Regione. «Tutto il sistema scuola-istruzione-formazione delle zone interne della Sardegna centrale è sotto attacco. Dal dimensionamento scolastico provinciale, all'Istituto Tecnico Superiore ITS Sardegna di Macomer, all'Ailun fino ai recenti gravissimi tagli delle risorse destinate all'Università nuorese. La riduzione continua dei finanziamenti porterà alla chiusura dei nostri presidi formativi che senza fondi adeguati non sono nelle condizioni di fare programmazione e fornire servizi. Anno dopo anno, la situazione non fa che peggiorare. Tutto ciò è intollerabile, anche perché questa situazione incide sulla competitività del tessuto produttivo e delle imprese».

«Le ripercussioni sul sistema economico e produttivo - continua Bornioli in una nota - sono enormi anche perché l’indebolimento e la chiusura dei centri di istruzione e formazione innesca un circuito negativo che penalizza le imprese. Da una parte, senza un adeguato sistema formativo, per le aziende è più difficile trovare giovani preparati e personale qualificato sul territorio. Dall’altra, la mancanza di scuole di qualità porta i giovani ad andarsene favorendo e incentivando quel processo di spopolamento già in atto».

«Senza le scuole e l'Università - spiega il presidente dell'Associazione - non c'è più futuro per le zone interne. Se si continua con queste politiche di tagli continui ai servizi, spopolamento e declino socio-economico diventeranno irreversibili per i nostri territori. Eppure ci viene continuamente detto che l'istruzione, la conoscenza e la lotta alla dispersione scolastica sono tra i punti cardine del programma di governo di questa Giunta regionale. Le scelte che si stanno facendo almeno per quanto riguarda il nostro territorio non stanno però andando in questa direzione. Per questo è fondamentale reagire».

 

Modifica Visualizzazione: Mobile Version | Standard Version