Innovazione&Impresa | Sul mercato i nuovi prodotti del Panificio Bulloni di Bitti

Tanta innovazione e marketing di prodotto, è questa la ricetta per vincere la sfida dell'export. E in questa direzione vanno le novità introdotte dalla nostra azienda associata Panificio Bulloni di Bitti che nei giorni scorsi ha lanciato sul mercato un nuovo prodotto, lo Snack Bulloni in agili mini confezioni da 0.40 grammi nelle varianti Carasatu e Guttiatu. A breve uscirà anche nelle varianti integrale, alle quattro erbe di Sardegna e ai tre tipi di pepe.

La chiave del successo del panificio Bulloni sta nell’aver trasformato un pane tipico della tradizione alimentare sarda in un prodotto apprezzato in Italia, in Europa e fin oltre i confini europei. Dalla Germania al Giappone, dalla Francia all’Australia, dagli Stati Uniti alla Spagna agli Emirati Arabi, ai Paesi Bassi al Belgio e alla Russia, i fratelli Bulloni esportano in tutto il mondo: il 50 per cento della loro produzione è destinata ai mercati esteri, una quota rilevante considerando la bassissima propensione all’export nella nostra provincia.

Tanto export insomma, basato su innovazione, marketing e attenzione al design che, insieme alla partecipazione alle più prestigiose fiere internazionali, sono le parole d’ordine per uscire dal mercato locale. Aziende come questa, che innovano e investono per portare ogni giorno in giro per il mondo un pezzo di Sardegna, sono un patrimonio e un orgoglio per tutto il territorio.

L’azienda, fondata nel 1970 dai pionieri Celestina e Giulio Bulloni, ha 35 dipendenti e nei mesi estivi arriva a produrre fino a 21 quintali al giorno di pane. Grazie a un’analisi attenta dei mercati e a una spiccata tendenza innovativa, la sfoglia tradizionale di carasau è riproposta dal panificio Bulloni in varie forme e dimensioni, a seconda dei mercati e delle abitudini alimentari dei consumatori: il panificio Bulloni confeziona non più soltanto i tradizionali pacchi da 5 chili ma anche confezioni più piccole più adatte alle abitudini del consumatore europeo. Il tutto senza perdere la qualità e la specificità del prodotto tipico per la cui produzione sono utilizzate soltanto farine locali, salvaguardando i vantaggi derivanti dalla filiera.

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