Appello di Bornioli a Pigliaru: sui 33 milioni spariti serve una risposta della Regione

Il presidente Bornioli fa appello al presidente della Regione Francesco Pigliaru affinché rimetta in campo i 33 milioni di euro stanziati dalla Regione a luglio del 2012 per interventi in infrastrutture, formazione e azioni di contesto e destinati ai 50 comuni delle Aree di crisi del Nuorese, tra cui Pratosardo, Siniscola, Ottana e Tossilo.

Pubblichiamo la lettera integrale con cui Bornioli fa appello al presidente Pigliaru chiedendo un suo autorevole intervento sulla vicenda.   

«Ti scrivo per portare alla tua attenzione e chiedere un tuo autorevole intervento in merito ai Piani di Filiera e di Sviluppo Locale previsti per la Sardegna Centrale dalla L.R. 3 del 2009 e mai concretizzatisi.

Con la Delibera della Giunta Regionale n. 33/42 del 31 luglio 2012 sono stati assegnati 50 milioni di euro a 50 comuni delle aree di crisi del Nuorese. Le risorse erano destinate a interventi in infrastrutture, formazione e azioni di contesto e a sostegno degli investimenti aziendali in settori strategici quali l’agroalimentare, il turismo e il manifatturiero. Di questi 50 milioni di euro, di almeno 33 milioni non se ne ha più traccia nonostante gli impegni presi in più occasioni dalla Regione e benché l’intero Territorio per ben due anni sia stato impegnato ai massimi livelli istituzionali in un importante lavoro di progettazione dal basso che ha coinvolto – in innumerevoli incontri – le principali forze politiche, istituzionali, economiche e sociali, tra cui la Provincia, i Comuni, le Associazioni di categoria, i Sindacati.

Come illustrato nel documento che riportiamo in allegato, a oggi non esiste alcun atto ufficiale da parte della Regione che certifichi il venir meno di questi 33 milioni di euro, che chiediamo dunque di destinare a interventi concreti di sviluppo per il nostro territorio. Tutto ciò anche considerato che i 50 milioni di euro che la Giunta regionale dovrebbe destinare al Piano di rilancio del Nuorese, in itinere da ben 18 mesi, sono assolutamente insufficienti per ciò che era nato come un intervento straordinario finalizzato a rilanciare l’economia in una provincia ancora in grave crisi.

In gioco c’è la credibilità dell’intera Istituzione Regionale. Negli anni sono stati fatti decine e decine di riunioni e la Regione si è impegnata pubblicamente nel corso di conferenze stampa, incontri con gli imprenditori, vertici in Assessorato a far fronte con le risorse per le Aree di crisi alle difficoltà ancora forti nel Nuorese. L’auspicio è che a venir penalizzate non siano, come spesso accade, la Sardegna centrale e le sue zone interne anche perché non è la prima volta che le risorse destinate a questo territorio svaniscono nel nulla senza che gli interventi siano attuati.

Se confermato, il venir meno dei 33 milioni di euro sarebbe un fatto politicamente molto grave e ritengo che il Nuorese abbia diritto di sapere che fine abbiano fatto queste risorse e se, quando e come saranno impiegate. Tutto ciò anche per evitare che i nuovi fondi che dovrebbero essere assegnati al Nuorese con il Piano di rilancio finiscano per sembrare una riprogrammazione di risorse già stanziate quattro anni fa e mai giunte a destinazione.

A ciò si aggiunge inoltre la grave situazione che, sempre nell’ambito dei PFSL, sta caratterizzando i bandi destinati alle imprese per cui, sui 50 milioni di euro originari, ne sono stati assegnati 17,5 milioni di euro per sostenere gli investimenti aziendali, ancora in buona parte fermi al palo. La stessa situazione di sostanziale stallo sta caratterizzando i progetti di investimento ammessi a contributo con il bando PIA 2013 per un finanziamento di 7,9 milioni di euro.

Come illustrato nel documento in allegato, dopo complicatissime procedure burocratiche e amministrative, tali risorse non sono ancora state erogate. La maggior parte delle aziende vincitrici dei bandi a oggi, a fronte dell’investimento fatto, non ha ancora ricevuto l’erogazione del contributo o peggio non sa ancora quale sarà l’esito dell’istruttoria. 

Caro presidente, ho voluto metterti al corrente di questi fatti sui quali chiedo un tuo autorevole intervento affinché venga fatta chiarezza su questa situazione molto grave per tutto il Territorio. In attesa di un Tuo cortese riscontro ti saluto cordialmente».

In allegato anche l'intervista al presidente Bornioli del giornalista della Nuova Sardegna Pierluigi Piredda. 

 

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