Assemblea Ance Sardegna Centrale | Mastio: ancora presto per parlare di ripresa

«Dal 2008 ad oggi abbiamo perso il 40% delle imprese nel settore delle costruzioni per un totale di oltre 2.000 posti di lavoro. Nel 2015 dopo sette anni il valore delle produzioni torna a crescere ma non possiamo certo parlare di ripresa. Il crollo degli ultimi anni è stato vertiginoso, occorre lavorare ancora molto prima di tornare ai livelli pre-crisi». Così il presidente dell'Ance Nuoro-Ogliastra Giuseppe Mastio che nel corso dell'assemblea dei costruttori dell'Ance Sardegna Centrale ha illustrato lo stato di salute di un settore ancora in difficoltà. 

«Ci atteniamo ai dati dell’Ance che individuano qualche minimo spiraglio di miglioramento delle compravendite di immobili - ha detto Mastio - ma questo riguarda soprattutto Cagliari - osserva Mastio - e non invece i territori di Olbia e Nuoro dove questo slancio non si è visto. Bisogna inoltre considerare che si tratta dell’invenduto degli anni precedenti e non di nuove abitazioni».

Sul tema delle risorse della programmazione europea stanziate per interventi di riqualificazione urbana e di prevenzione dal rischio idrogeologico, «bisogna vedere se siamo realmente capaci di spendere queste risorse - ha sottolineato Mastio intervistato dall'agenzia di informazione Chartabianca - visto che in questo momento siamo dimenticati dalla Regione. Stiamo facendo battaglie con Confindustria perché non vediamo finanziamenti per le infrastrutture e siamo in uno stato disastroso. La zona industriale di Pratosardo - dice con preoccupazione il presidente provinciale dell’Ance - sino al 2012 contava 3.000 baste paga mentre ora non arriviamo a 1.000».

«Gli accorpamenti territoriali imposti dalla spending review previsti per le Camere di commercio e per i tribunali - ha osservato l’esponente dell’Ance del centro Sardegna - stanno determinando un accentramento di tutto su Cagliari con la conseguente desertificazione del nostro territorio. Il riordino degli enti locali sta diventando inaccettabile e sta peggiorando la situazione: mancano i servizi e i posti di lavoro».

«Come Confindustria abbiamo chiesto che l’assessorato regionale dell’Ambiente sia trasferito a Nuoro e questo permetterebbe di garantire i servizi e ovviare al problema degli spostamenti. Non è infatti sostenibile - prosegue Mastio - che per rilasciare una licenza di trasporto di rifiuti speciali sia necessario andare a Cagliari con un dispendio di tempo inaccettabileIl 90% delle nostre imprese associate si occupa di lavori pubblici ma nonostante sia aumentato il numero delle gare sono diminuiti gli importi. Le imprese sono indebolite e non hanno più la forza di andare avanti

«Se pensiamo alle risorse che impieghiamo per far studiare e conseguire una laurea ai nostri ragazzi ci possiamo rendere conto che si produce un danno doppio perché poi li perdiamo e si impoverisce l’intero territorio che potrebbe invece avvantaggiarsi dagli aspetti innovativi che questi sono in grado di apportare. L’Ogliastra o e il Nuorese si stanno spopolando e stanno diventando dei paesini di vecchi».

Analisi confermata dal presidente Bornioli che ha evidenziato lo stato di profondo malessere delle imprese che operano nel territorio. «Non si può parlare di ripresa, ha detto Bornioli, e i recenti numeri pubblicati dall'Istat sull'occupazione dimostrano che fare impresa nel nostro territorio è ancora molto problematico. Ci sono ancora troppo svantaggi competitivi e le infrastrutture sono senz'altro un punto chiave su cui intervenire.

Anche il presidente dell’Ance Sardegna Pierpaolo Tilocca ha condiviso le preoccupazioni espresse da Bornioli e Mastio: il settore edile è ancora in difficoltà, è troppo presto per parlare di una vera inversione di tendenza».

 

 

 

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