Enti locali. Bornioli: occorre decentrare. E' forte il rischio di ulteriori passi indietro

«Con la riforma degli Enti locali c'è il rischio di fare ulteriori disastrosi passi indietro. Siamo d'accordo sulla razionalizzazione ma non quando ci viene portato via tutto. Abbiamo suggerito decine di soluzioni per il rilancio del territorio ma non abbiamo ancora ottenuto risposte concrete». In un'intervista alla Nuova Sardegna, il presidente Bornioli interviene sul tema della riforma degli Enti locali, rilanciando ancora la necessità del decentramento degli enti regionali sul territorio. 

«Abbiamo segnalato che il nostro territorio deve puntare su due obiettivi: cultura e ambiente. Spariamo ancora ma al di là dei proclami non è stato fatto nulla. Le zone interne sono sempre più dimenticate - ha sottolineato Bornioli. La Regione chiede al Governo più attenzione per la Sardegna ma poi non guarda dentro. E la Regione non si rende conto che il buco con il nulla al centro dell'isola non conviene neppure a Cagliari perché significa spopolamento, miseria, assenza di imprese e disoccupazione e di conseguenza cersce il rischio di un aumento della criminalità».

«Il declino del territorio sembra inarrestabile. Solo l'agroalimentare e il turismo stanno tenendo, il resto è un disastro. Servirebbe un colpo di reni, ma per farlo bisogna essere tutti uniti e marciare nella stessa direzione, lasciando fuori campanilismi e interessi di bottega. Abbiamo dei valori che dobbiamo far pesare: l'ambiente, la cultura, la longevità ma non abbiamo forza per sostenerli. Credo che questa riforma indebolirà ancora di più le zone interne e si correrà il rischio di mettere in difficoltà l'identità culturale dei vari territori».

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