Elezioni Nuoro | Oggi in Associazione faccia a faccia Bianchi-Soddu sui temi dell'economia | Pratosardo, fondi europei, fiscalità, burocrazia, riforme, Nuoro città capoluogo

Confronto serrato sui temi dell'economia e sul mondo delle imprese stamattina nella sala convegni dell'Associazione a Nuoro dove si sono confrontati, Alessandro Bianchi e Andrea Soddu, i due candidati alla carica di sindaco al prossimo turno di ballottaggio a Nuoro. Moderato dal presidente dell'Associazione, Roberto Bornioli, il dibattito si è concentrato in particolare sull'area industriale di Pratosardo, sulle tasse e la burocrazia,sulle politiche culturali, sui fondi europei, sulle rifome e sul ruolo di Nuoro nel processo di riforma degli enti locali. 

Queste le domande portate all'attenzione dei candidati dal presidente Bornioli e dagli imprenditori presenti in sala. Sono intervenuti Stefania Ladu, Massimo Spena, Paolo Fadda, Salvatore Mereu, Gianfranco Burrai.

PRATOSARDO è il cuore produttivo della città di Nuoro, con imprese di eccellenza spesso sconosciute agli stessi Nuoresi. L'Area Industriale di Pratosardo, polmone produttivo nuorese, è gestita da un Consorzio ormai commissariato dal 2008. Sito strategico per l'economia della città e di tutto il territorio, con 169 aziende che impiegano complessivamente 1.651 occupati, Pratosardo rappresenta un patrimonio di imprese locali realizzatosi negli ultimi quarant'anni con un importante bagaglio di esperienza e competenza. Beneficia di una posizione baricentrica e la sua vicinanza alla SS 131 rende agevole il collegamento con porti ed aeroporti regionali. Gli ultimi anni di recessione hanno messo a dura prova il tessuto produttivo in fortissima sofferenza anche a causa dell'aumento delle tasse e delle imposte locali (IMU, TASI, tasse sulle insegne).

Gli imprenditori operanti a Pratosardo lamentano una tassazione elevata: doppia imposizione per rifiuti e illuminazione pubblica ed elevati oneri di costruzione, imposte locali (IMU/TASI,tasse sulle insegne). Quali azioni intendete portare avanti in concreto per alleggerire il peso fiscale sugli operatori di Pratosardo? Da sindaco prendereste in carico il Consorzio di Pratosardo? O, in alternativa, quali soluzioni di governance adottereste? Quali interventi concreti mettereste in campo al fine di promuovere e sostenere le imprese esistenti e di agevolare l'insediamento di nuove attività produttive? Ritenete utile la nostra proposta di attivare un Info – Point finalizzato al marketing e alla promozione delle aziende di Pratosardo?Il tavolo delle Associazioni, in occasione della visita di Pigliaru a Nuoro, ha lanciato unitariamente la proposta della fiscalità di vantaggio per il Nuorese. Cosa intendete fare, nei confronti della RAS, per concretizzare tale azione?

BIANCHI: Pratosardo continua a essere un nodo importante nello sviluppo di questa città. La nostra proposta più importante per Pratosardo è il progetto Smart Grid sull'efficienza energetica (che consentirà forme di risparmio e riduzione dei costi). Ci sono inoltre i POIC che risolvono il problema delle difficoltà di accesso al credito, e ci sono gli investimenti previsti per la banda larga. Si può ancora intervenire sulla tassa dei rifiuti che costa l'80% in meno rispetto a Nuoro città. Il bilancio del Consorzio industriale di Pratosardo è un bilancio in positivo. La questione sui Consorzi va inquadrata nell'ambito della riforma degli enti consortili allo studio della Regione. La gestione diretta da parte dei Comuni deve fare i conti con le risorse. O si trasferiscono le risorse per la gestione ordinaria oppure è impensabile una gestione diretta dell'area industriale da parte del Comune. Quanto alla fiscalità di vantaggio, occorre fare un ragionamento di sistema e lavorare insieme per ottenere forme di fiscalità agevolata per tutto il territorio. 

SODDU: Pratosardo è il polo produttivo dell'intera città di Nuoro e ha sofferto più di altre aree della Sardegna la fortissima crisi degli ultimi anni. La Pubblica Amministrazione deve intervenire per accompagnare i processi di innovazione nelle imprese. Noi proponiamo l'abolizione del Consorzio così come è oggi. Il Consorzio deve essere trasformato in un entità forte e partecipata dagli imprenditori. Da ente di gestione delle aree deve trasformarsi in ente che fa marketing territoriale e fornisca servizi. Insieme alle associazioni di categoria e ai portatori di interesse, dovrebbe essere capace di offrire una rete di accompagnamento alle imprese. Se il Consorzio resta così come è oggi, non serve. Inoltre proponiamo la zona franca produttiva o la zona franca urbana, è necessario dotarsi di una tassazione agevolata per le piccole e medie imprese altrimenti non possiamo pensare di uscire dalla crisi. Inoltre occorre un accompagnamento per sviluppare una migliore cultura di impresa. 

 

 

AREE DI CRISI Per quanto riguarda le risorse destinate alle aree di crisi: inizialmente la Regione ha assegnato 50 milioni di euro alle 4 aree industriali della Sardegna Centrale (compresa Pratosardo). Successivamente, a dicembre, la Regione stanzia soltanto 18 milioni di euro per le imprese, generando due problemi: da un lato mancano i decreti di concessione (i 18 milioni sono bloccati); dall'altro i 32 milioni di euro sono spariti. Da sindaco cosa farebbe per difendere le risorse assegnate, in questo caso, a Pratosardo?

SODDU: Occorre passare a un altro tipo di interlocuzione e di rapporto con Cagliari. Per ottenere le risorse siamo pronti a fare le nostre battaglie. Siamo felici che nell'ultima settimana di campagna elettorale la Giunta adotti provvedimenti e metta a correre finanziamenti per la Sardegna centrale. Lo strumento delle Aree di crisi non ha portato i risultati aspettati. Noi presenteremo i nostri progetti puntando su turismo e agroalimentare. 

BIANCHI: Siamo considerati affidabili a Cagliari perché siamo credibili e abbiamo fatto delle proposte. Noi parliamo non soltanto di Nuoro ma di tutte le aree industriali. Vogliamo occuparci del destino di tutto il territorio. La battaglia con la Regione la facciamo con progetti concreti e seri. Dobbiamo fare sistema e questo modo di lavorare ci ha premiati in Regione. Ieri la Giunta regionale ha dato il via a una delibera che stanzia circa 8 milioni di euro per il Nuorese. 

 

 

CULTURA Nuoro è una città con una forte vocazione culturale, dal Man al Tribu all'Istituto regionale Etnografico al parco di Tanca Manna, Nuoro è la sede di importanti enti e istituzioni culturali e altri attrattori – come il museo della ceramica – attendono di essere realizzati. Per la sua storia e per il patrimonio culturale esistente questo settore potrebbe rappresentare uno dei pilastri dell'economia cittadina. Purtroppo si scontra con una totale mancanza di pianificazione e con la carenza delle risorse, che arrivano con il contagocce e sono sempre più spesso messe in discussione e spesso dirottate altrove.

Quali interventi concreti intendete mettere in campo per sostenere l'industria culturale e valorizzare la cultura come motore di sviluppo economico?

Qual è la vostra opinione e cosa intendete fare in merito al dirottamento dei fondi destinati all'ex Mulino Gallisay e sulla chiusura del Museo Tribu (Ilisso).

Ogni anno Nuoro si trova costretta ad elemosinare dalla Regione i fondi da destinare a Man, Biblioteca Satta, Isre, ecc . Cosa intendete fare per garantire finanziamenti certi ?

BIANCHI: Noi abbiamo credibilità in Regione perché abbiamo buone proposte. Non basta certo il biglietto unico Tribu-Man. Dobbiamo dialogare meglio con museo Nivola il museo delle maschere di Mamoiada e con tutti gli altri attrattori nel territorio. Soltanto dalla condivisione possono arrivare buone politiche di marketing, importanti per mettere insieme le risorse e presentare un'offerta appetibile. Tutto ciò passa per il rafforzamento dell'offerta ricettiva in città: per aumentare la fetta di PIL alla cultura occorre anche aumentare l'offerta ricettiva. Voglio dare anche dare un messaggio tranquillizzante sul museo Tribu, chiuso perché il Comune di Nuoro sta realizzando degli interventi di messa a norma e di adeguamento dell'impiantistica. I lavori sono conclusi e il museo così adeguato - è una grandissima ricchezza - sarà riconsegnato alla città in tempi brevissimi. Ilisso proseguirà nella gestione nelle more di un nuovo bando di gara. La gestione dell'Ilisso è una gestione virtuosa, importante, che nell'ultimo anno ha portato al Tribu 14mila visitatori al museo Tribu, che ha altissime paragonabili a quelle del Man e in questa direzione stiamo lavorando. 

SODDUNuoro ha tre dominanti fondamentali: la cultura, l'ambiente, l'agricoltura. Si tratta di attratori determinanti e sono fondamentali per il benessere della nostra comunità e per attrarre flussi di visitatori che sono in grado di aumentare flussi finanziari e creare economia. Bene l'idea del Distretto culturale ma la politica deve fare un passo indietro e lasciar spazio alle imprese, alle associazioni e altri soggetti. Se vogliamo che la cultura diventi volano economico la politica deve fare un passo indietro. La cultura come risorsa economica ma anche democratica. Nuoro può diventare una città letteraria e un centro editoriale e si può fare se si mettono a sistema i rapporti tra l'amministrazione comunale e le imprese private e per esempio l'Isre di cui il sindaco di Nuoro fa parte del Cda e il Comune ha potere di indirizzo. Tutto ciò è fondamentale per attivare il Distretto culturale, che uno strumento dal quale la politica deve fare un passo indietro. Per il Mulino Gallisai proponiamo un progetto rivoluzionario. Nel Mulino Gallisai vorremo realizzare la cittadella universitaria da riportare nel centro storico della città mentre vogliamo trasformare l'ex artiglieria in un grande parco cittadino che insieme al Quadrivio può diventare un centro sportivo per ospitare eventi sportivi di carattere nazionale, regionale e locale. 

 

EDILIZIA Palazzetto dello sport, caserma, Pedemontana, intervento Sa E Sulis, scuola media n.1, altri edifici da mettere a norma. Cosa ha intenzione di fare l'Amministrazione comunale su queste incompiute? Sistema parcheggi e cimitero: i candidati credono in eventuali interazioni pubblico-privato? Oppure hanno altri orientamenti? 

BIANCHI: Io sono ideologicamente favorevole al project financing come strumento importante oggi nel momento in cui c'è una carenza di fondi pubblici, ovviamente i project financing vanno regolati, vanno controllati, ed è questo di cui abbiamo bisogno. Il cimitero è una materia un po' delicata da affrontare nell'ambito del partenariato pubblico-privato anche se da parte mia non c'è una chiusura a priori. Voglio dire una cosa sui piani di riqualificazione urbana: ce ne sono 80 in Italia 58 sono in richiesta di proroga, quindi stiamo parlando di meccanismi delicati che hanno trovato in tutta Italia una serie di difficoltà. Non parte domani ma siamo sulla strada virtuosa.

SODDU: L'edilizia è un settore strategico i piani di riqualificazione urbana sono stati siglati 18 anni fa con il ministro Costa e a oggi non sono stati ancora attuato quindi non credo a chi mi dice che partiranno i lavori nei prossimi giorni. Le cifre stanziate allora non sono più sufficienti. IL nostro obiettivo è il rilancio dell'edilizia come strumento fondamentale per creare occasioni di lavoro. in una dinamica demografica attuale non dobbiamo puntare sul realizzare nuovi volumi ma vogliamo candidare Nuoro a puntare a essere capitale della bioedilizia e della bioarchitettura per questo vogliamo indirizzare le risorse pubbliche verso i certificati verdi, la bioedilizia, l'efficientamento.

 

RIFORMA ENTI LOCALI L’annunciata riforma degli Enti locali potrebbe comportare lo smembramento del territorio con gravi conseguenze per presidii, uffici, enti pubblici che rischierebbero di sparire nella città capoluogo. quali politiche intendete portare avanti nei confronti della Regione per scongiurare questa possibilità?

BIANCHI Il nostro progetto Nuoro citta metropolitana dice questo: lo smantellamento dell'ente intermedio mancherà un ente che gestisce i servizi di area vasta. La politica deve essere pronta e fare un passo avanti con le idee chiare e stare ai tavoli dove si decide con idee e progetti concreti. La legge Delrio prevede 10 citta metropolitana tra queste non c'è neanche Cagliari perché poi la stessa legge prevede che le regioni a statuto speciale deliberano, legiferano in merito. In consiglio regionale si sta ragionando su questo e il nostro è un contributo serio che sta nel dibattito politico. La nostra proposta è che mentre Cagliari sarà citta metropolitana di interesse nazionale, Nuoro possa candidarsi a diventare area metropolitana del centro Sardegna, perché assorba e regoli la governance e i progetti strategici di questo territorio con Nuoro città capofila.

SODDU: Siamo oltremodo preoccupati sulle conseguenze della legge Delrio e sul disegno di legge sull'area metropolitana di Cagliari e di riforma delle autonomie locali. Da nessuna parte nel disegno di legge si parla di città metropolitana o area metropolitana e non ci risulta che di questo si parli all'interno delle commissioni consiliari. Perciò la soluzione proposta presentata nel programma elettorale da Bianchi non è credibile non è attuabile, non è conforme al disegno di legge in discussione. Per questo siamo preoccupati. Secondo punto: il centro sinisstra ha una gravissima responsabilità: non è la legge Delrio che attribuisce la facoltà di definire in autonomia l'ordinamento degli enti locali ma è la costituzione è lo Statuto del 1948 della Sardegna il potere di disciplinare gli enti locali indipendentemente da Roma. L'area metropolitana non serve, noi proponiamo il Distretto rurale che consentirebbe di unire Nuoro a tutti i paesi del territorio e avere una struttura burocratica amministrativa che ne governi le dinamiche di governo in un'ottica moderna di governance territoriale.

 

FONDI EUROPEI Al giorno d'oggi una della difficoltà maggiori per un'amministrazione comunale è legata alla carenza continua di risorse da spendere per investimenti e sostegno alla crescita e dell'imprenditorialità locale. Cosa intendete fare per facilitare l'accesso ai bandi comunitari, migliorare la progettualità destinate alle imprese e migliorare le performance sul fronte del reperimento e della spendita dei fondi europei?

SODDU: Lo Sportello Europa che ha sede in via Manzoni è stato utilizzato soprattutto come sportello informativo e non ha avuto una dotazione organica per potersi occupare di reperimento di fondi comunitari. Per istruire progetti e partecipare ai bandi vogliamo istruire un Ufficio che abbia centralità nell’ambito dell’amministrazione da rappresentare anche iconograficamente e per questo vogliamo chiamarlo Ufficio Radar (perché ci siamo immaginati sulla sommità di una nave e da qui ci sono i radar che intercettano gli ostacoli) così l’Ufficio deve intercettare tutti i finanziamenti, tutti i bandi che siano in grado di portare a Nuoro risorse disponibili nel mare magnum dei bandi internazionali per i progetti del nostro Programma. L’ufficio radar deve essere aperto al dialogo costante con le imprese e le associazioni di categoria.

BIANCHI: In Sardegna ci sono due sportelli europa, uno a Cagliari presso la Regione e l'altro a Nuoro, il primo in Sardegna. Certo, l'ufficio è sottodimensionato come organico ma per noi è un laboratorio in cui lavorano i ragazzi del Master and back e del servizio civile non basta ma fa molto. Qualcuno non sa che la rete MAN che collega tutti gli uffici pubblici con la fibra ottica (non soltanto l'amministrazione comunale ma anche l'Asl e la Camera di commercio) viene dall'attività di monitoraggio dell'Ufficio europa e ci vede dirattemente coinvolti. Non basta, la proposta che abbiamo fatto è di un nucleo che lavori in rete e che faccia sistema insieme alle associazioni di categoria.

 

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