Bornioli: la chiusura della Camera di Nuoro un altro schiaffo al territorio

In una nota congiunta con altre associazioni di categoria, il presidente Bornioli si è pronunciato  contro la chiusura e l'accorpamento della Camera di commercio di Nuoro e a difesa dell'autonomia e della specialità del territorio regionale. «Senza aver visto prima la legge che disciplinerà gli accorpamenti degli enti camerali è impensabile qualsiasi voto a favore o contro. Il disegno di legge è in discussione al Senato,prima dell'approvazione definitiva ci sono ancora importanti passaggi parlamentari. Non si può votare a scatola chiusa».

In un comunicato congiunto con i presidente della Confartigianato, della Cna e della Legacoop, Bornioli ha sottolineato l'esigenza di una «maggiore chiarezza ed il coinvolgimento di tutte le parti politiche, economiche e sociali a difesa di un presidio economico e istituzionale fondamentale per il nostro territorio. Perché per esempio non ipotizzare una deroga per gli Enti camerali virtuosi come quello Nuorese?»

«I parametri del ridimensionamento devono tener conto delle specificità territoriali - si legge nella nota -. Le nostre imprese operano in un contesto fortemente svantaggiato e in zone interne ad alto rischio spopolamento. Se continuiamo ad accettare l'applicazione di parametri così stringenti, poco adatti alla nostra realtà locale, da qui a pochi anni il nostro territorio sarà trasformato in una succursale di Cagliari o Sassari. È fondamentale partire dalla SPECIALITÀ DEL NOSTRO STATUTO REGIONALE».

Per i rappresentati delle imprese "quella in atto non è più una riorganizzazione amministrativa ma una vera e propria smobilitazione dello Stato dal Nuorese con gravissimi danni per i cittadini e per il tessuto produttivo". "Non è accettabile che si possa restare inerti ed accettare passivamente lo smantellamento Amministrativo del territorio. E' necessario agire subito facendo una battaglia seria a tutto campo con il coinvolgimento delle rappresentanze politiche e di tutto il Partenariato economico e sociale».

Per questo Confindustria, insieme a Confartigianato, CNA Ogliastra e LegaCoop hanno proposto di dialogare con le altre Camere sarde, coinvolgere la Giunta e il Consiglio Regionale, i parlamentari sardi, in particolar modo quelli del territorio, e le istituzioni locali, condividendo le decisioni da assumere tra Giunta, Consiglio Camerale e tutte le associazioni di categoria, comprese quelle non rappresentate in Consiglio.

Le quattro Associazioni ricordano come la Camera di Commercio di Nuoro, per effetto di una gestione efficiente e virtuosa frutto dei 15 anni precedenti, detiene un tesoretto di 9 milioni di euro, un organico snello ed efficiente e una dinamicità e una capacità organizzativa di livello regionale. La dimostrazione di questo sono manifestazioni come Autunno in Barbagia.

C'è poi il tema non trascurabile della salvaguardia dei posti di lavoro: dobbiamo tutelare le professionalità presenti nella Camera, che in caso di annessione correrebbero grossi rischi.


«Ciò che chiediamo è di combattere per l'autonomia di Nuoro, per la disponibilità di risorse proprie e per la rappresentanza politica, oltre che per la permanenza delle sedi territoriali tra tutte quella ogliastrina è fondamentale partire dalla specialità del nostro statuto regionale, per capire che il nostro territorio non può essere trattato alla stregua di altri territori italiani che non subiscono i disagi del nostro».

 

Modifica Visualizzazione: Mobile Version | Standard Version