Forum Energia | Bornioli: questione energetica prioritaria. Per la Sardegna è l'ora delle scelte

"Su un tema prioritario come quello energetico per la Sardegna è l'ora delle scelte. Serve un piano regionale per l'energia e soprattutto occorre capire in che modo e in che tempi la Sardegna avrà accesso al metano". Così il presidente Bornioli nel corso della relazione introduttiva al Forum per l'energia promosso a Cagliari da Confindustria Sardegna.

Al convegno - coordinato dal presidente di Confindustria Sardegna Alberto Scanu - sono intervenuti come relatori anche l'assessore regionale all'Industria Maria Grazia Piras e il professor Fabrizio Pilo del Dipartimento di Ingegneria elettrica ed elettronica dell'università di Cagliari. Ha aperto i lavori il presidente di Confindustria Meridionale Maurizio De Pascale. Al dibattito sono intervenuti il deputato Pd Francesco Sanna; i segretari dei Chimici/Energia rispettivamente della Cgil e della Uil Sardegna, Giacomo Migheli e Tore Sini; Riccardo Testoni della Assopetroli Sardegna; il presidente regionale di Legambiente Vincenzo Tiana; l'europarlamente Renato Soru; il sindaco di Borore Tore Ghisu; il coordinatore per il Piano Sulcis Tore Cherchi; il presidente della Commissione Attività produttive in Consiglio regionale Luigi Lotto; il consigliere regionale Cesare MoriconiFederico Meloni del gruppo Comit, l'ingegnere Paolo Giuseppe Mura

«L'energia è un fattore di sviluppo e le politiche energetiche hanno un forte impatto sulle famiglie, sulle imprese, sul sistema produttivo, economico e ambientale. Dalla Giunta e dal Consiglio regionale ci aspettiamo scelte politiche chiare» - ha sottolineato Bornioli. 

«In particolare, ci sono sei temi strategici. 1) Occorre approvare al più presto il Piano energetico e ambientale regionale. Il settore è senza regole e le imprese operano in un contesto di forte incertezza. Il PEARS elaborato dalla vecchia Giunta può essere una base di partenza. In attesa che si approvi il Piano energetico può essere utile un atto di indirizzo di immediata efficacia e attuazione.

2) Occorre decidere come far arrivare il metano in Sardegna: come Confindustria abbiamo ritenuto la presa di posizione sul Galsi un atto di chiarezza. Serve però una scelta sull'alternativa: si faranno i rigassificatori? si costruirà il gasdotto Sardegna-continente? Ci sono altre soluzioni alternative. Ecco, l'importante è scegliere. Altro aspetto fondamentale è la costruzione dalla dorsale sarda. La mancanza del metano costa alla Sardegna 500 milioni di euro all'anno.

3) Nel frattempo occorre lavorare al fine di ottenere la proroga del regime di essenzialità delle centrali sarde e fare investimenti sulle reti di distribuzione. Senza la proroga dell'essenzialità, si pone un serio rischio chiusura della centrali con pesanti ricadute occupazionali e danni al sistema produttivo. L'essenzialità è anche un tema di sicurezza e di riserva energetica per la Sardegna e soprattutto è una forma di compensazione per la mancanza del metano. Su questo tema è necessario un forte pressing sul Governo centrale da parte della Regione e dei parlamentari sardi.

4) Inoltre è diritto dei sardi conoscere qual è la posizione della Giunta e del Consiglio regionale sul tema della ricerca e dell'estrazione di minerali energetici: si può o non si può fare? Questo è un tema strategico – ha sottolineato Bornioli – e in questo contesto il caso Saras ha dell'incredibile. L'azienda – che ha ottenuto un permesso di ricerca del gas nel 2009 – e che ha speso milioni di euro per avviare la procedura di VIA per realizzare un pozzo di esplorazione ha visto negato il permesso ottenuto a causa di un'incompatibilità con leggi paesaggistiche e urbanistiche vigenti. Non potevano dirlo prima?

5) C'è poi un eccesso di burocrazia che blocca per anni progetti di investimento nel settore energetico su cui tra l'altro c'è il massimo consenso del territorio. E penso al parco eolico di Borore bloccato da anni.

6) Altro tema importante è quello delle rinnovabili - ha concluso Bornioli -. Occorre capire quale direzione intenda seguire la Regione: anche per questo è fondamentale un piano energetico, per definire in modo equilibrato un mix equilibrato tra le fonti»

«È fondamentale - ha concluso Bornioli - capire quale idea di sviluppo ha la sardegna? E quale politica industriale intende perseguire. Le scelte energetiche dipendono soprattutto dalle risposte a tali quesiti: solo la crescita delle produzioni (manifatturiero, turismo, agroindustria) e dei consumi può dare equilibrio ed efficienza al sistema».

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«Sul metano decideremo in due/tre mesi» - ha risposto l'assessore all'Industria Maria Grazia Piras. «Stiamo verificando le proposte del Governo sul Galsi, se decidono in tal senso noi ci siamo. Nel frattempo concluderemo le analisi sui costi e sulle procedure in merito alle altre opzioni, tra cui il gasdotto Sardegna-Continente, i rigassificatori, i depositi costieri o lo sfruttamento di nostre risorse. Ogni alternativa ha i suoi pro e i suoi contro, occorre una valutazione organica su tutto il quadro».

«L'essenzialità delle centrali sarde è un strumento perequativo per compensare l'assenza di metano nell'isola e su questo la Regione è pronta e determinata a fare la sua battaglia - sottolinea l'assessore Piras -. Si tratta di uno strumento necessario in attesa della metanizzazione e in attesa di avere un quadro più corretto dei consumi di energia nell'isola. Non ci sarà dunque la chiusura di centrali elettriche alimentate da fonti fossili in Sardegna. Alcune centrali sono necessarie per la sicurezza del sistema energetico regionale. E poi occorre capire che ogni scelta va contestualizzata: occorre tener conto anche degli aspetti sociali e occupazionali ai quali la Regione non è indifferente».

«Sul Piano energetico - continua l'assessore - ho detto chiaramente in Consiglio regionale che saremo partiti dalla bozza di Piano elaborata dalla vecchia Giunta perché non era nostra intenzione allungare i tempi. Ma è emerso subito chiaramente che il Piano era disegnato sulla base di scenari che si sono rivelati essere del tutto inesatti. Il crollo della domanda e dei consumi di energia impongono una rivisitazione più approfondita».

«Sul tema della semplificazione, posso assicuravi che ho colto il grido di dolore degli imprenditori in questo senso. La Regione sta già lavorando in tal senso, anche attraverso la costituzione di un gruppo interassessoriale che acceleri e semplifichi le pratiche pendenti tra più assessorati».

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
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Fax: 0784 233301
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