Convegno | “La peste suina africana si può sconfiggere” | Nuoro 13 febbraio 2015

Stamattina il presidente Bornioli ha partecipato, assieme ai rappresentanti e imprenditori del comparto agroalimentare, al convegno “La peste suina africana si può sconfiggere”. L’evento si è svolto  al museo Etnografico a Nuoro, promosso da Laore e dalla Regione, per la presentazione del nuovo Piano per debellare il morbo in Sardegna.

 

C'è il rischio di essere commissariati nel governo del settore se non si provvede in breve tempo all'eradicazione della peste suina. Lo ha affermato Alberto Laddomada, della Commissione sanità animale e sicurezza dell'Ue, presente al convegno tra i relatori.

All’iniziativa sono intervenuti gli assessori della Sanità e dell’Agricoltura, Luigi Arru ed Elisabetta Falchi, il capo di gabinetto dell’assessorato della Sanità, Gianni Salis, la veterinaria del servizio zootecnico dell’agenzia regionale LAORE, Daniela Sardo (in sostituzione del direttore generale dell’Agricoltura, Sebastiano Piredda), e il funzionario dell’assessorato dell’Ambiente, Davide Brugnone. Hanno poi preso la parola il consulente dell’Unità di progetto e professore di Sanità animale dell’università di Madrid, Josè Manuel Sànchez-Vizcaino, e il componente della direzione generale della Sanità della Commissione europea, Alberto Laddomada. Olivia Bessi, del ministero della Salute, ha seguito gli interventi in collegamento Skype da Roma, augurando un buon lavoro e una buona riuscita all’Unità di progetto. Numerosi sono poi stati gli interventi dal pubblico.

«Abbiamo poco tempo - ha confermato l'assessore regionale alla Sanità Luigi Arru - dobbiamo collaborare tutti: cacciatori, ente Foreste, Corpo forestale, Asl, veterinari, Comuni e allevatori. E stavolta dobbiamo mettere la parola fine». «Incentiveremo come primo passo le misure di benessere animale - ha annunciato l'assessore regionale all'Agricoltura, Elisabetta Falchi - un sistema di premialità per le aziende in regola che certificano la salute dei loro animali».

Un intervento carico di responsabilità quello di Josè Manuel Sànchez-Vizcaino. «È la prima volta che trovo una vera volontà per eradicare la Psa in Sardegna – ha osservato il consulente dell’Unità di progetto - non esiste una ricetta unica per debellare l’epidemia, ma esiste una soluzione per ogni luogo e questa è la prima volta che si prepara una ricetta pensando alla Sardegna».

«A Bruxelles sono arrivati segnali positivi, dovuti soprattutto alla volontà politica – ha affermato Laddomada – ma la Sardegna rimane comunque un’osservata speciale e saranno molto attenti nel vedere come andrà a finire anche per il benessere animale ai suini”. L’esperto dell’UE ha concluso con un messaggio rivolto a tutti i partecipanti: «I prossimi anni saranno difficili, lavoriamo assieme avendo pazienza, senza attaccare la Giunta alla prima difficoltà, perché in questo cammino si faranno anche degli sbagli, ma sarà il risultato a fare la differenza».

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Irene Bosu - Centro Studi
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