Convegno 17 ottobre. Le proposte di Confindustria per il Marghine

«Nonostante il profondo malessere economico, demografico e sociale, il Marghine conserva attività e settori produttivi di eccellenza. Oltre al settore agrozootecnico, nell'area è presente un importante polo manifatturiero, in cui eccelle l'agroindustria e in cui si sta sviluppando un polo della gomma». Così il presidente Bornioli nel corso della sua relazione al convegno del 17 ottobre a Macomer.

«Crack del tessile, estrema difficoltà per edilizia, agricoltura e commercio, arretramento dello Stato, aree industriali scarsamente infrastrutturate, spopolamento con un calo di 2.000 residenti nei 10 comuni dell'area negli ultimi dieci anni. Il Marghine vive una crisi senza precedenti che ha colpito tutti i settori produttivi. Dal 2001 sono stati persi 2.880 posti, passando dai 5.000 addetti ai circa 2.000 di oggi. Eppure il territorio ha enormi potenzialità ed è da qui che dobbiamo ripartire». 

«Per crescere, bisogna puntare sull'industria, vero driver per la crescita e l'occupazione, come d'altronde indicato dall'Europa che con la sua Comunicazione "Verso un rinascimento industriale europeo" punta a incrementare il contributo del manifatturiero sul PIL europeo portandolo al 20% entro il 2020. Un'industria tecnologica ed ecocompatibile, per esempio nel campo dell'agroalimentare sostenibile o della bioedilizia, e con produzione di manufatti innovativi e meno inquinanti come veicoli verdi, stampanti 3D, reti intelligenti. Come ribadito durante il convegno del 17 ottobre a Macomer, Confindustria sostiene un'economia integrata, che si basi su uno sviluppo armonico dei principali comparti produttivi. In quest'ottica il rilancio del manifatturiero è senz'altro determinante. Ciò è inoltre in linea con le priorità indicate dai cittadini di Macomer: in un recente sondaggio condotto dall'associazione ProPositivo sui 400 intervistati il 46% ritiene prioritario investire sullo sviluppo industriale, il 36% sul settore agrozootecnico, il 70% sul turismo rurale e sul patrimonio archeologico».

«Durante l'ultimo convegno Mosaico a Macomer, Confindustria ha proposto una serie di misure per rivitalizzare l'economia del territorio: 1) investire nel Marghine i 20 milioni di euro residui dal vecchio bando per l'Area di crisi di Tossilo. In merito al nuovo bando occorre semplificare le procedure e accelerare l'iter. La sfiducia delle imprese è massima: dal Marghine sono pervenute solo 26 manifestazioni di interesse. Affinché gli interventi siano efficaci bisogna accelerare le istruttorie dei progetti, eliminare la burocrazia e agevolare l'accesso al credito per le imprese. 2) occorre che la Regione programmi un piano per le infrastrutture per la Sardegna centrale in cui si prevedano interventi per le aree industriali di Tossilo e Bolotana e il potenziamento della SS 129; 3) La Regione di concerto con i sindaci, le associazioni e le imprese punti alla valorizzazione delle risorse ambientali e culturali a fini turistici e produttivi - anche attraverso un'adeguata programmazione dei fondi Ue. Due esempi su tutti: sostegno alla Mostra del libro di Macomer e istituzione del Parco del Marghine; 4) anche in vista della riforme in atto a livello regionale e nazionale è necessario che la Regione e lo Stato salvaguardino la presenza nel territorio dei servizi pubblici essenziali, dal carcere alle scuole alla struttura ospedaliera; 5) Puntiamo sull'agroindustria e diamo pieno sostegno alla Fondazione ITS di Macomer, che ha appena attivato il corso per l'agroalimentare, ma che necessita di ottenere i fondi regionali con regolarità».

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it
Modifica Visualizzazione: Mobile Version | Standard Version