Agroindustria. Bornioli: bene ma non mettiamo sabbia negli ingranaggi

I prodotti agroalimentari trainano l'export in Sardegna. Eppure, nonostante i numeri importanti, il comparto ha significativi margini di crescita e forti potenzialità inespresse. Bornioli: «le esportazioni sono concentrate su pochi prodotti e in particolare sui formaggi, seguiti a distanza dai vini, salumi, pane e pasta, olio. Per questo servono politiche e strategie di settore in grado di rafforzare la filiera. Anche il settore agricolo può fare di più».

«Lo sviluppo delle potenzialità inespresse del settore può costituire uno dei motori della ripresa economica in Sardegna ma allo scopo servono politiche di settore adeguate, tra cui misure per rafforzare le aggregazioni d'impresa, la promozione e l'export a partire da una strategia per l'Expo 2015 dedicato all'agroalimentare. 

«Occorre poi evitare di diffondere messaggi dannosi sull'origine delle materie prime  sottolinea Bornioli - come se quelle non sarde utilizzate dalla nostra industria di trasformazione non fossero di assoluta qualità. Visioni eccessivamente protezionistiche, che tendono a favorire solo lo sviluppo di filiere autarchiche, possono mettere sabbia negli ingranaggi e danneggiare le produzioni agroalimentare sarde, contribuendo a diffondere l'idea che ci siano prodotti di serie e prodotti di serie B.

«In questo senso - continua il presidente dell'Associazione - la L.R. n.16 del 5 agosto 2014 sul marchio collettivo dell'agroalimentare di recente approvata dal Consiglio regionale non è sufficiente ad affrontare i problemi. Rispettiamo la legge che è stata approvata all'unanimità dal Consiglio ma riteniamo che essa non possa produrre particolari benefici al settore. Certo, i risultati dovranno valutarsi nel tempo ma sono altre le misure da adottare per sostenere e dare forza ai comparti agricolo e dell'agroindustria. Essa inoltre pare in contrapposizione alla normativa europea in materia di etichettatura: secondo l'Ue infatti il luogo di origine di un alimento corrisponde al territorio dove si è svolta l'ultima fase di trasformazione sostanziale del prodotto».

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
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