Bornioli ai consiglieri e ai parlamentari del Nuorese: il Territorio è allo stremo

Il territorio è allo stremo. Occorre mettere in atto al più presto una strategia di rilancio. Per questo – ha sottolineato Bornioli nel corso dell'incontro di ieri con i consglieri e i parlamentari del Nuorese – chiediamo il vostro appoggio affinché con il supporto dello Stato e della Regione possiamo elaborare Progetto ad hoc per il Nuorese, così come è stato fatto per altri territori, per il Sulcis e il Sassarese».

«I numeri dell'emergenza sono devastanti: in provincia di Nuoro su una forza lavoro di 138mila unità gli occupati sono appena 53mila. Seimila sono i disoccupati e il 57,2% - ben 79mila – sono gli inattivi. Nel 2012 sono state autorizzate 3,7 milioni di ore di cassa integrazione. A fronte della scomparsa di interi settori produttivi (tessile e cartografico) non è stato messo in atto alcun piano di riconversione. Il settore chimico è ridotto al lumicino, l'edilizia è al collasso e il turismo è in forte difficoltà.

«Non siamo qui per lamentarci – ha continuato Bornioli – vogliamo fare le nostre proposte e prima di tutto richiamare l'attenzione dello Stato e della Regione su tre emergenze prioritarie: 1) è fondamentale che la Regione attivi subito gli interventi per le Aree di crisi di Pratosardo, Siniscola, Ottana e Tossilo che prevede azioni di sostegno alle imprese, formazione e infrastrutture. Altrimenti c'è il rischio concreto che l'intera misura si trasformi in un flop. Non vogliamo che si ripetano gli stessi errori fatti a Tossilo. 2) Occorre poi definire una strategia sul futuro della centrale elettrica di Ottana – ha detto Bornioli – L'impianto è strategico per tutto il sito industriale. In attesa dell'arrivo del gas metano, come era stato promesso nel Patto per il territorio sottoscritto dalla regione nel 2008 – è necessario che il Ministero riconosca la proroga del regime di essenzialità, come previsto per le altre centrali in Sardegna. 3) C'è poi il capitolo dolente dei danni subiti a seguito dell'alluvione che ha pesantemente danneggiato le attività produttive e alcune tra le più importanti aziende del territorio. Sono trascorsi sei mesi dall'alluvione e niente è stato fatto. Il Nuorese è anche il territorio che ha subito i danni maggiori alla viabilità. Bisogna partire immediatamente la ricostruzione anche se le mosse del Governo non ci rassicurano: i soldi stanziati sono nettamente inferiori alle attese e tutto procede con estrema lentezza».

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it
Modifica Visualizzazione: Mobile Version | Standard Version