Industria, le cifre di un primato italiano

L'Italia è tra i cinque Paesi del G20 con una bilancia commerciale manifatturiera strutturalmente in attivo, tanto che secondo il WTO nel 2012 il surplus si è attestato attorno ai 113 miliardi di euro. La conferma della vivacità del sistema manifattueriero italiano arriva dal Trade Performer Index diffuso a dicembre 2013 dall'International Trade Centre (Itc) braccio operativo dell'Organizzazione Mondiale del Commercio e dell'Unctad.

L'Italia si è confermato il Paese più competitivo al mondo nei tessili, nell'abbigliamento e nei prodotti in cuoio e ha mantenuto la seconda posizione nei settori dell'automazione-meccanica, nei manufatti di base (metalli, ceramiche, etc.) e nei manufatti diversi (articoli in plastica, design e arredo, mobile, prodotti per l'edilizia e primato assoluto nell'occhialeria), nonché si è posizionata al sesto posto negli alimentari trasformati.

Dagli indicatori dell'Itc emerge chiaramente che mentre l'industria italiana ha  saputo ristrutturarsi e ammodernarsi, lo stesso non è accaduto alle politiche pubbliche e alla pubblica amministrazione, incapace di sostenere in modo efficiente e adeguato le esigenze delle imprese.

Leggi in allegato l'articolo pubblicato il 24 dicembre 2013 dal Sole 24 ore "Industria, le cifre di un primato italiano".

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
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