Documento di posizione comune Confindustria Cgil - Cisl - Uil

Questa mattina, presso la sede della Confindustria Sardegna Meridionale, i vertici della Confindustria Sardegna e delle Segreterie regionali confederali di CGIL-CISL-UIL hanno presentato alla stampa un Documento di Posizione Comune.

 

Il Presidente della Confindustria Sardegna Massimo Putzu e i Segretari regionali Enzo Costa della CGIL, Mario Medde della CISL e Francesca Ticca della UIL hanno evidenziato la natura propositiva del documento con il quale i "produttori", imprese e lavoratori, sollecitano interventi capaci di segnare un'inversione di marcia reale nella gestione di una crisi che rischia di porre la Sardegna al margine dell'Italia e dell'Europa.

E' stato messo in luce come il documento costituisca un esempio del positivo clima che, da sempre, caratterizza le relazioni industriali in Sardegna. Aspetto questo che è stato confermato dai Presidenti delle Associazioni Industriali presenti, Alberto Scanu e Roberto Bornioli, i quali hanno portato ad esempio le esperienze di governance territoriale che vengono portate avanti nelle province della Sardegna Meridionale e Centrale.

In particolare CGIL CISL UIL e CONFINDUSTRIA della Sardegna hanno condiviso un’analisi sul grave quadro economico e sociale dell’Isola e hanno quindi deciso di esprimere una posizione comune sulla necessità di segnare una urgente svolta nel governo della Regione, indicando delle linee d’intervento prioritarie.

Infatti, l’inadeguatezza dell’attività finora svolta rischia di configurarsi quale motivo di ulteriore aggravamento degli effetti devastanti della crisi che stiamo attraversando e di consegnarci una realtà fortemente indebolita e sempre meno capace di risollevarsi.

Come associazioni dei lavoratori e degli imprenditori, come cittadini, Confindustria Sardegna e CGIL-CISL-UIL Sardegna hanno sentito il bisogno di reagire con forza, in un momento nel quale sembra essere stata smarrita la strada, quando vengono meno l'energia e la convinzione per assumere le scelte necessarie, nella convinzione che è proprio allora che ognuno deve fare la propria parte, assumendosi la propria quota di responsabilità.

Con consapevolezza e convinzione, le imprese e i lavoratori sardi guardano avanti e propongono che la Sardegna affronti prioritariamente sette questioni prioritarie

1. Spesa pubblica regionale e entrate

2. Riforme

3. Divari territoriali e risorse comunitarie

4. Piano Imprese

5. Piano straordinario del lavoro

6. Infrastrutture, energia e ambiente

7. Valutazione, prestazione e risultati

Fonte: Confindustria Sardegna

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