Confindustria-sindacati al Governo: più impresa e lavoro per agganciare la ripresa

Ridurre le tasse sul lavoro e il costo dell'energia, favorire gli investimenti in innovazione, semplificare le procedure e agire in modo selettivo sulle inefficienze della politica e della PA. Sono queste alcune delle richieste avanzate ieri al Governo da Confindustria e sindacati, che chiedono un cambio di passo su imprese e lavoro.

Il documento, siglato ieri dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e i segretari confederali di Cgil, Cisl e Uil, impegna il Governo, a rimettere al centro dell'agenda politica «la crescita e l'occupazione» a partire dall'approvazione della legge di Stabilità. In particolare, Confindustria e parti sociali stabiliscono tre ambiti prioritari su cui intervenire: politiche fiscali, politiche industriali ed efficienza della spesa pubblica. 

 

Politiche fiscali

1) Per tornare a creare lavoro e benessere - dicono Confindustria e sindacati - serve un sistema fiscale più snello e chiaro, con poche scadenze fisse e tale da non scoraggiare imprenditori e nuovi investitori. Un fisco stabile, che non complichi la vita ai contribuenti onesti, è il presupposto essenziale per fare impresa.

2) Occorre poi ridurre il carico fiscale su lavoro e imprese ed eliminare la componente lavoro dalla base imponibile IRAP così da non penalizzare le imprese che assumono e investono in capitale umano.

3) Tra le richieste di Confindustria e sindacati la necessità di ripensare la tassazione dei beni immobili dell'impresa che siano strumentali allo svolgimento dell'attività produttiva.

 

Politiche industriali


Per affrontare in modo organico e coordinato le diverse situazioni di crisi occorre - per Confindustria e le parti sociali - istituire una cabina di regia nazionale sulla crisi d'impresa che preveda la partecipazione del Governo, di tutte le forze sociali e degli altri soggetti coinvolti (sorpattutto le banche e le amministrazioni fiscali. 

Nel concreto, Confindustria e sindacati hanno chiesto:

1) rafforzamento degli investimenti in innovazione a 360° attraverso:

 - introduzione di una misura stabile e automatica di agevolazione fiscale (anche nella forma del credito d'imposta);

-  definizione di un meccanismo di garanzia pubblica per favorire la partecipazione del sistema finanziario al finanziamento di grandi progetto di innovazione industriale realizzati da filiere o reti d'imprese;

2) sviluppo della green economy per garantire un rapporto equilibrato tra attività produttive / ambiente e salute e la crescita di nuove attività produttive, attraverso:

- un piano strutturale di sostegno all'efficienza energetica e allo sviluppo delle rinnovabili; 

- un piano nazionale di intervento sulle bonifiche dei siti di interesse nazionale; 

- consolidamento e sviluppo delle filiere produttive collegate al recupero e al riciclo di materie prime da rifiuti

3) sostegno a una maggiore capitalizzazione delle imprese e il rilancio degli investimenti produttivi, attraverso:

- meccanismi di detassazione degli utili reinvestiti a partire dall'ACE; 

- meccanismi di sostegno all'accesso al credito; 

- istituzione di un nuovo fondo per la ristrutturazione industriale.

4) riduzione del costo dell'energia, attraverso: 

- sviluppo delle infrastrutture energetiche; 

- riduzione delle componenti parafiscali della bolletta rimodulando nel tempo gli incentivi pagati dagli utenti; 

- revisione delle modalità di funzionamento del mercato elettrico coordinando in modo efficiente la produzione di energia da fonti rinnovabili e da fonti termiche convenzionali che manterranno un ruolo essenziale per lo sviluppo del manifatturiero. 

 

Costi della politica e semplificazioni della PA

1) revisione del Titolo V della Costituzione per restiruire allo Stato un intervento diretto in materie quali semplificazione, infrastrutture, energia, comunicazioni, commercio estero; 

2) revisione della spesa pubblica per garantire servizi di qualità a imprese e cittadini.

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it

 

 

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