A Pratosardo eliminare la Tares: le imprese pagano due volte per lo stesso servizio

Pratosardo tra i punti all'ordine del giorno dell'assemblea dei soci. A preoccupare di più è la Tares, che da quest'anno sostituirà la Tarsu, tassa che le imprese a Pratosardo hanno finora pagato pur non usufruendo della raccolta dei rifiuti da parte del Comune. A Mosaico il sindaco Bianchi aveva promesso di eliminarla.

Visto che gli imprenditori dell'area industriale devono provvedere da sole a smaltire i rifiuti affidandosi a privati, da circa 2 anni Confindustria ha chiesti di eliminare la Tarsu a Pratosardo. Durante il convegno Mosaico organizzato a Nuoro, a ottobre 2012, lo stesso sindaco Bianchi aveva riconosciuto l'iniquità della tassa e si era impegnato a eliminarla per il 2013.

Eppure, nonostante le nostre continue sollecitazioni e dopo quasi un anno dall'impegno preso dal sindaco, il problema della tassa sui rifiuti – pagata ingiustamente a Pratosardo – non è stato risolto. Tanto che stiamo valutando la possibilità di intervenire legalmente per ottenere l'esenzione e chiedere la restituzione di quanto indebitamente versato per la Tarsu in tutti questi anni.

Ora, sugli imprenditori incombe la Tares, che oltre alla raccolta e allo smaltimento dei rifiuti comprende i costi per i servizi, come la manutenzione delle strade e l'illuminazione, che le imprese di Pratosardo pagano già al Consorzio. Il rischio – da evitare – è che la bolletta lieviti ancora e che gli imprenditori paghino due volte, a due enti diversi, per lo stesso servizio.

Bisogna trovare una soluzione perché le imprese di Pratosardo non possono sopportare ancora doppi balzelli, ingiustamente imposti. Vista la prima scadenza fissata per il prossimo 31 agosto è quanto mai urgente che l'amministrazione comunale chiarisca cosa intende fare a riguardo. Pertanto, chiediamo che le imprese di Pratosardo siano esentate completamente dalla Tares.

Come tante altre area industriali sarde, Pratosardo risente in modo forte della crisi: alcune aziende chiudono, tanti lotti restano inutilizzati, tanti investimenti sono ancora bloccati. E la doppia imposizione sui rifiuti – così iniqua e che in alcuni casi pesa per diverse migliaia di euro all'anno – danneggia ulteriormente le aziende, già in forte sofferenza. In un momento di crisi economica così difficile, la competitività del sistema produttivo dipende anche da una politica fiscale locale che non sia di ostacolo allo sviluppo delle imprese.

L'area industriale di Pratosardo, pur colpita dalla devastante contrazione dei mercati, resta infatti strategica e in essa sono tanti gli imprenditori – che pur tra mille difficoltà – resistono. In base allo studio da noi eseguito a fine 2012 e presentato a Mosaico Nuoro, l'area contava 169 imprese e 1.651 occupati. In essa prevalgono le attività manifatturiere e commerciali, e nel sito cresce un interessante polo dell'agroalimentare. Sia per le potenzialità infrastrutturali di cui dispone, sia per la posizione geograficamente strategica, il sito nuorese ricopre un interesse primario per tutta la provincia.

L'area deve però recuperare competitività: oltre ai ritardi nelle azioni di promozione aziendale e marketing territoriale, gli imprenditori richiedono l'attivazione di un centro servizi consortile e un info point, oltre a uno sportello postale e a un adeguamento delle indicazioni stradali e della cartellonistica aziendale, spesso insufficienti.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it

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