Chiusura della SP 33 e della SS131 dcn: per il traffico merci la situazione è ora intollerabile

La chiusura della SP33 Ottana-Borore, su cui sono stati dirottati i mezzi pesanti a seguito del divieto di transito sulla SS131 dcn, crea gravi danni alle imprese. Bornioli: nonostante avessimo prospettato soluzioni di minor impatto sulla circolazione dei mezzi, siamo rimasti inascoltati. La situazione non è più tollerabile.

Tre mesi fa, in un incontro a Cagliari con il capo compartimento regionale dell'Anas, Confindustria, in presenza delle OO.SS., aveva illustrato alcune proposte alternative al blocco totale dei mezzi pesanti. Tanto che una di queste era stata ritenuta percorribile dai responsabili della polizia stradale regionale e provinciale, presenti alla riunione. Da allora, però, nessuna delle misure è stata attuata. Il silenzio dell'Anas è inaccettabile: nonostante le rassicurazioni e gli impegni, a tre mesi dall'incontro, nessuna risposta è stata data e nessuna alternativa e stata messa in campo. Anzi, la situazione è peggiorata.

Pertanto, i mezzi pesanti – diretti dalle aree industriali della Sardegna centrale verso i porti di Oristano e Cagliari e viceversa –, se prima erano costretti a seguire un percorso alternativo più lungo, meno scorrevole e gravemente dissestato, da oggi sono ulteriormente penalizzati dalla chiusura della SP 33. Il tutto senza che ci sia stato una minima verifica degli impatti che la chiusura ha sulle imprese.

Il percorso alternativo previsto si allunga in modo consistente e gli autotrasportatori hanno già chiesto una rivisitazione delle tariffe con pesanti ripercussioni per le imprese già penalizzate da una rete dei trasporti poco efficiente e dai costi già elevati per la mobilità delle merci.

Ad aggravare le preoccupazioni, il pericolo concreto che i lavori possano protrarsi per buona parte dell'anno. Per questo è quanto mai urgente che le autorità competenti valutino, come promesso, soluzioni alternative al blocco totale del traffico pesante in modo da alleggerire, almeno in parte, i disagi a carico delle imprese. Vista la gravità della situazione e la mancanza di risposte, si potrebbe valutare la messa in atto di iniziative eclatanti insieme alle categorie produttive interessate.

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it
 

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