Scanu (Confindustria Sardegna): snellire la burocrazia e puntare sulla formazione

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Soluzione della vertenza entrate, pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese, meno burocrazia e più formazione. Sono le richieste della Confindustria Sardegna al Governo che verrà, dopo il voto del 24/25 febbraio.

Per il presidente della Confindustria Sardegna, Alberto Scanu, occorre puntare sulla formazione qualificata e professionalizzante per rispondere ai bisogni sempre più complessi delle imprese.

Secondo il rapporto Infojobs e Adecco, la Sardegna è infatti all'ultimo posto in Italia per tasso di scolarizzazione: il 25,1% dei giovani sardi abbandona prematuramente gli studi, una quota ben distante dalla media nazionale del 18,2% e dagli obiettivi europei fissati al 10%. Per questo, occorre rafforzare la collaborazione tra scuola-università-imprese e puntare sulla formazione.

Ancora troppo bassa anche la quota della popolazione sarda che ha conseguito un titolo di studio universitario (pari al 16,8%), contro un obiettivo che a livello nazionale è del 26-27% e un target europeo superiore al 40%. Anche i laureati in discipline scientifiche e tecnologiche, pur in aumento, sono pochissimi: l'8,1% nel 2009 contro il 14,9% del Centro Nord Italia.

«Il divario tra domanda e offerta di istruzione e formazione costituisce un problema per le nostre imprese», ammette il presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu che in un articolo pubblicato lo scorso 4 febbraio sulle pagine economiche dell'Unione Sarda traccia un quadro della situazione in Sardegna.

Leggi, in allegato, gli articoli del presidente di Confindustria Sardegna, Alberto Scanu, pubblicati dal quotidiano L'Unione Sarda il 31 gennaio e il 4 febbraio 2013.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it
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