La riforma del lavoro è legge

Via libera definitivo ieri al disegno di legge di riforma del mercato del lavoro. Tante le novità che sono contenute nel provvedimento. Il testo interviene sulla flessibilità in uscita prevedendo, in primo luogo, che in caso di licenziamento economico nullo non sia sempre obbligatorio il reintegro del lavoratore. A questo si aggiungono le novità sulla flessibilità in entrata: spazio, per esempio, all'utilizzo del contratto a termine per 12 mesi senza obbligo di indicare la causale. Limiti più rigidi invece per il ricorso a collaborazioni con partite Iva. Nei progetti del governo c'è poi la riforma degli ammortizzatori sociali che dovrebbe partire, salvo successive modifiche, dal gennaio 2013 con l'introduzione dell'Aspi, l'assicurazione sull'impiego. Fra gli obiettivi del Governo anche quello di aumentare le garanzie per i lavoratori: per le dimissioni volontarie, per esempio sarà necessaria la convalida del lavoratore stesso.

Una breve sintesi delle principali novità contenute nel Disegno di legge approvato ieri.

Apprendistato: diventa il canale principale per l'assunzione. Sarà il contratto principali con cui i giovani entreranno nel mercato del lavoro, con una durata non inferiore a 6 mesi.

Tempo determinato: pià costi per le imprese, causale esclusa per un anno. Per i contratti a tempo, è previsto un contributo aggiuntivo dell' 1,4% ma passa da sei mesi ad un anno la deroga per l'indicazione della causale.

Partite Iva: Presunzione di lavoro subordinato, piu rischi per le imprese. Sarà più facile dimostrare la presunzione di lavoro subordinato per le partite Iva: più tutele per i lavoratori, più rischi per le imprese.

Contratti a progetto: strumento ridimensionato, resta solo per i casi specifici. Il contratto è riconducibile solo a progetti specifici, e questi non possono essere solo la mera riproposizione dell'oggetto sociale del committente.

Licenziamenti disciplinari: la tipizzazione riduce la discrezionalità del giudice. Nei casi di licenziamenti disciplinari illegittimi il reintegro potrà essere scelto dal giudice solo sulla base dei casi previsti dai contratti collettivi.

Licenziamenti economici: una modifica (ridimensionata) per l'art. 18. E' previsto il reintegro per manifesta insussistenza delle ragioni che hanno portato al licenziamento per motivi economici.

Aspi: nasce l'ammortizzatore universale, durerà 18 mesi. (Dal 2013). Ogni tipo di tutela della disoccupazione confluisce nell'Aspi, con durata minima 12 mesi (fino a 54 anni) e massima di 18 mesi (oltre i 55 anni).

Ammortizzatori per collaboratori in regime di monocommittenza: Una tantum fino a 6.000 euro. Si rafforza dal 2013 l'attuale una tantum per i collaboratori in regime di monocommitenza: chi ha lavorato 6 emsi avrà 6.000 euro.

Fondi di solidarietà: fondi ad hoc nei settori della cassa integrazione. Obbligo di costituzione di fondi di solidarietà per le aziende con più di 15 dipendendi nei settori non copoerti dalla cassa integrazione.

Tirocinio: una congrua indennità per gli stagisti. Previste azioni di contrasto dell'uso distorto dell'istituto, con l'obbligo di una congrua indennità per gli stagisti. E sanzioni per i trasgressori

In allegato una sintesi di Confindustria sulla Riforma approvata ieri.

Seguiranno  specifici approfondimenti sui provvedimenti contenuti nella Riforma.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Daniele Maoddi
Telefono: 0784 233316
Fax: 0784 233301
E-mail: d.maoddi@assindnu.it
 

 

 

Allegati:
FileDimensione del File
Scarica questo file (sintesi riforma fornero.pdf)Una prima sintesi della Riforma Fornero 265 kB
Modifica Visualizzazione: Mobile Version | Standard Version