DDL MADE IN ITALY Le misure per la promozione di imprese e filiere strategiche - RETE EEN

Entrato in vigore lo scorso 11 gennaio 2024 il ddl Made in Italy, collegato alla legge di bilancio 2022, introduce una serie di misure volte a promuovere e tutelare le produzioni di eccellenza del Made in Italy e il patrimonio culturale.

Di seguito riportiamo le principali iniziative per le imprese: 

  • Istituito il Fondo nazionale del Made in Italy (cosiddetto Fondo sovrano), con una dotazione iniziale di 700 milioni per il 2023 e di 300 milioni per il 2024, diretto a sostenere la crescita, il rafforzamento e il rilancio delle filiere strategiche nazionali. La dotazione del fondo potrà essere incrementata con risorse diverse da quelle pubbliche. 
  • Imprenditoria femminile Per sostenere lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili in tutto il territorio nazionale, nell’ambito della misura “ON- Oltre nuove imprese a tasso zero”, gestita da Invitalia, viene costituita, un’apposita riserva con una dotazione di 15 milioni di euro
  • Incentivazione della proprietà industrialeAl fine di promuovere la conoscenza e la consapevolezza delle potenzialità connesse alla brevettazione delle invenzioni e di sostenere la valorizzazione dei processi di innovazione, vengono messi a disposizione delle start-up innovative e delle microimprese voucher (voucher 3I) per l’acquisizione di servizi di consulenza relativi alla verifica della brevettabilità dell’invenzione, all’effettuazione delle ricerche di anteriorità preventive, alla stesura della domanda di brevetto e di deposito presso l’Ufficio Italiano Brevetti e marchi. A tale fine è autorizza la spesa di 8 milioni di euro per l'anno 2023 e di 1 milione di euro per l'anno 2024.
  • Tessile e transizione ecologica Stanziati15 milioni di euro per promuovere e sostenere gli investimenti nel territorio nazionale, la ricerca, la sperimentazione, la certificazione e l'innovazione dei processi di produzione nella filiera primaria di trasformazione in Italia di fibre tessili di origine naturale nonché provenienti da processi di riciclo e dei processi di concia della pelle, con particolare attenzione alla certificazione della loro sostenibilità per quanto concerne il riciclo, la lunghezza di vita, il riutilizzo, la biologicità e l'impatto ambientale. Destinati ulteriori 15 milioni di euro (5 milioni di euro per l'anno 2023 e 10 milioni di euro per l'anno 2024) vengono riservati per promuovere e sostenere investimenti nel territorio nazionale finalizzati alla transizione ecologica e digitale nel settore tessile, della moda e degli accessori.
  • Nautica Il Ddl Made in Italy prevede misure di semplificazione destinate alla filiera della nautica, in particolare a favore dei natanti battenti bandiera italiana che navigano all’estero in acque straniere. Con un emendamento, rispetto al testo iniziale, è stato previsto il Fondo sulla nautica da diporto per la rottamazione dei motori marini nello stato di previsione del Ministero delle imprese e del made in Italy con una dotazione di 3 milioni di euro per l’anno 2024, per l'erogazione di contributi finalizzati alla sostituzione di motori endotermici alimentati da carburanti fossili con motori ad alimentazione elettrica. La norma sarà attuata con decreto del Mimit, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, con il Mit, da adottare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto.
  • Promozione e sostegno degli investimenti nel settore legno-arredo Istituito un fondo, con la dotazione di 25 milioni di euro per il 2024 (15 milioni sotto forma di contributi a fondo perduto e 10 milioni di euro come finanziamenti a tasso agevolato), per incrementare il livello tecnologico delle imprese boschive e dell’industria della prima lavorazione del legno.
  • Tracciabilità delle filiere Sono poi destinati 30 milioni per progetti basati sulla blockchain per la realizzazione di sistemi di tracciabilità delle filiere produttive del made in Italy, 3 milioni per la sostituzione di motori a combustibili fossili con motori elettrici nella nautica, 10 milioni per il settore fieristico, 10 milioni per i mercati rionali, 4 milioni per i distretti del prodotto tipico italiano, 2 milioni per promuovere il consumo all’estero di prodotti agroalimentari nazionali di qualità e 4 milioni per la protezione delle indicazioni geografiche registrate e dei prodotti agroalimentari italiani nel mondo.
  • Inoltre si stabilisce che l'impresa titolare o licenziataria di un marchio registrato da almeno 50 anni o per il quale sia possibile dimostrare l'uso continuativo da almeno 50 anni, che intenda cessare definitivamente l'attività svolta, notifica preventivamente al Ministero delle imprese e del made in Italy le informazioni relative al progetto di cessazione dell'attività indicando i motivi economici, finanziari o tecnici che impongono la cessazione medesima.
  • Istituzione della giornata del Made in Italy il 15 aprile di ogni anno.

Fonte: Ministero delle Imprese e del Made in Italy

 

 

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Telefono: 0784 233313
Fax: 0784 233301
E-mail: segreteria@assindnu.it
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