Beni strumentali agevolati. Confermato il credito d'imposta per il 2022

Confermato fino al 2022 il credito di imposta per beni strumentali nuovi 

Cambiano le aliquote di agevolazione

 

La Legge di Bilancio conferma per il 2022 il credito d'imposta per tutte le imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi. Gli investimenti devono essere fatti entro il 31 dicembre 2022, ovvero entro il 30 giugno 2023, a condizione che entro la data del 31 dicembre 2022 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20 per cento del costo di acquisizione. 

Per il 2022 il credito d’imposta è riconosciuto alle seguenti condizioni:

Beni strumentali materiali tecnologicamente avanzati (ex Iper-ammortamento)

  • 40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro
  • 20% del costo per la quota di investimenti oltre i 2,5 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 10 milioni di euro
  • 10% del costo per la quota di investimenti tra i 10 milioni di euro e fino al limite di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro.

Beni strumentali immateriali tecnologicamente avanzati funzionali ai processi di trasformazione 4.0

  • 20% del costo nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 1 milione di Euro. Si considerano agevolabili anche le spese per servizi sostenute mediante soluzioni di cloud computing per la quota imputabile per competenza.

Altri beni strumentali materiali e immateriali (ex Super Ammortamento)

  • 6% nel limite massimo dei costi ammissibili pari a 2 milioni di euro (beni materiali) e a 1 milione (beni immateriali).

Lavoro agile Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 15% se i beni riguardano investimenti in strumenti e dispositivi tecnologici destinati dall’impresa alla realizzazione di modalità di lavoro agile, ai sensi dell’articolo 18 della legge del 22 maggio 2017 n. 81.

COME SI ACCEDE Per i beni tecnologicamente avanzati materiali e immateriali, le imprese sono tenute a produrre una perizia tecnica semplice rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti che i beni possiedono caratteristiche tecniche tali da includerli rispettivamente negli elenchi di cui ai richiamati allegati A e B e sono interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura. Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro è sufficiente una dichiarazione resa dal legale rappresentante.

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it

 

 

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