Incentivi Resto al Sud anche per professionisti e over 35

Si amplia la categoria dei soggetti che potrà beneficiare dell’incentivo “resto al Sud”. Il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, ha annunciato che nella prossima legge di Bilancio sarà previsto l’allargamento dell’agevolazione ai professionisti e l’innalzamento dell’età massima per i beneficiari da 35 a 45 anni. Le modifiche, se saranno operative da gennaio 2019, interesseranno i residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. Resto al Sud prevede una doppia forma di finanziamento: una quota è erogata a fondo perduto e l’altra tramite un prestito a tasso zero. Quali sono le spese finanziabili?

Resto al Sud vede l’estensione della platea dei beneficiari che sarà attuata per mezzo della nuova legge di Bilancio. L’annuncio di Barbara Lezzi, titolare del Ministero del Mezzogiorno, è foriero di novità.
 
Resto al Sud è l’incentivo gestito da Invitalia che sostiene la nascita di nuove imprese promosse da giovani nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
 
Le modifiche riguardano l’allargamento ai potenziali fruitori che viene esteso ai professionisti e l’innalzamento dell’età massima che sale fino a 45 anni. La possibilità di poter concorrere, per i nuovi soggetti, diventerà operativa a partire da gennaio 2019.
 
Le regioni interessate
 
I potenziali beneficiari, nell’attuale impostazione dell’agevolazione, sono giovani aspiranti imprenditori di età compresa tra 18 e 35 anni; questa soglia massima sarà probabilmente portata a 45 anni a partire da gennaio 2019. I richiedenti l’agevolazione devono essere residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia al momento della presentazione della domanda. Possono richiedere l’agevolazione anche soggetti non residenti, ma in questo caso devono impegnarsi a trasferire la residenza entro sessanta giorni dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria, se residenti in Italia. Gli interessati possono ritardare il trasferimento, ma devono farlo, comunque, entro centoventi giorni, se residenti all’estero.
I richiedenti non devono essere beneficiari, nell’ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore all’autoimprenditorialità. Possono presentare istanza di accesso alla misura, corredata da tutta la documentazione relativa al progetto imprenditoriale, attraverso una piattaforma dedicata sul sito istituzionale dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A. – Invitalia. Ovviamente, sia i professionisti che gli ultra-trentacinquenni dovranno attendere l’entrata in vigore della modifica per poter accedere all’incentivo. Gli aspiranti imprenditori possono ricevere consulenze e assistenza sulla misura dalle amministrazioni pubbliche, dalle università, nonché dalle associazioni e gli enti del terzo settore.

Il ruolo degli ultra-trentacinquenni

Fino ad oggi le società beneficiarie potevano comunque contare anche sull’apporto di soci persone fisiche privi dei requisiti anagrafici richiesti, purché la presenza di tali soggetti nella compagine societaria non fosse superiore ad un terzo e purché gli stessi non avessero rapporti di parentela fino al quarto grado con alcuno degli altri soggetti richiedenti; tuttavia, tali soci non potevano accedere alle agevolazioni previste da Resto al Sud. Successivamente alla modifica che la legge di bilancio si accinge ad apportare, i soggetti di età compresa tra 35 e 45 saranno promossi dal ruolo di semplici “gregari” non agevolabili a protagonisti in assoluto dell’impresa agevolata. I soggetti di età superiore a 45 anni manterranno verosimilmente il ruolo di soci di minoranza non agevolabili.

Settori ammessi

Grazie a Resto al Sud i nuovi imprenditori possono avviare iniziative per la produzione di beni nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura, per la fornitura di servizi alle imprese e alle persone, nonché per il turismo. Sono attualmente escluse dal finanziamento le attività libero professionali e il commercio. Grazie alla prossima legge di Bilancio, tuttavia, le attività libero professionali entreranno tra le categorie finanziabili.

Spese finanziabili

Con l’agevolazione le imprese possono sostenere spese per interventi di ristrutturazione o manutenzione straordinaria di beni immobili fino ad un massimo del 30% del programma di spesa. Il cuore del progetto deve riguardare l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi. Sono finanziabili anche le spese per programmi informatici e servizi per le tecnologie, l’informazione e la telecomunicazione (TIC), nonché le altre spese utili all’avvio dell’attività (materie prime, materiali di consumo, utenze e canoni di locazione, canoni di leasing, garanzie assicurative) fino al massimo del 20% del programma di spesa.
Non sono ammissibili le spese di progettazione, le consulenze e i costi relativi al costo del personale dipendente.

Agevolazione mista finanziamento–fondo perduto

Resto al Sud prevede una doppia forma di finanziamento, una quota è erogata nella formula che prevede il 35% a fondo perduto e una quota pari al 65% è erogata tramite un prestito a tasso zero. Sul prestito è concesso un contributo in conto interessi per la durata di 8 anni. Il finanziamento può beneficiare oltretutto di una garanzia pubblica ed è erogato tramite istituti di credito.
L’erogazione dei finanziamenti è condizionata alla costituzione e al conferimento in garanzia dei beni aziendali oggetto dell’investimento, ovvero alla prestazione di altra idonea garanzia, al soggetto che eroga il finanziamento. I soggetti beneficiari della misura sono tenuti ad impiegare il contributo a fondo perduto esclusivamente ai fini dell’attività di impresa. In caso di società le quote versate e le azioni sottoscritte dai beneficiari della misura, non sono riscattabili se non dopo la completa restituzione del finanziamento e, in ogni caso, non prima di 5 anni da quando versate e sottoscritte.

Presentazione della domanda

Le domande si presentano esclusivamente online sul sito www.invitalia.it. Per accedere al portale è necessario che i potenziali beneficiari si registrino sulla piattaforma dedicata, dispongano di una firma digitale e di un indirizzo di posta certificata (PEC). La domanda è costituita dal progetto imprenditoriale da compilare online e dalla documentazione da allegare, con la modulistica presente sul sito. Le domande vengono valutate da Invitalia, soggetto preposto all’istruttoria, in ordine cronologico di arrivo entro 60 giorni dalla data di presentazione.
 
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