Nuova e poderosa stretta sulla circolazione di denaro contante, verifiche sui trust e antiriciclaggio. Lo ha deciso l'ECOFIN con un regolamento che dovrebbe essere firmato e pubblicato sulla GU Europea a breve. Il nuovo regolamento si aggiunge ad una serie copiosa di norme già in vigore in materia di movimento di denaro contante in entrata e in uscita dall'UE, basti ricordare il regolamento relativo ai controlli sul denaro contante - regolamento n. 1889/2005 - che si applica dal 15 giugno 2007 e costituisce parte integrante del quadro dell'UE in materia di lotta al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.
In sostanza, il nuovo regolamento aggiorna tali norme e completa il quadro giuridico dell'UE per la prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo guardando a quanto già definito con la direttiva n. 2015/849.
Ricapitolando, in base alle norme già esistenti, i viaggiatori in entrata o in uscita dall'UE devono dichiarare alle autorità doganali il denaro contante di valore pari o superiore a 10.000 o il suo controvalore.
La nuova normativa amplia tali obblighi. Una stretta necessaria perché i terroristi e i criminali sono riusciti a trovare modi per eludere le norme in materia di controllo del denaro contante. Occorre quindi impedire alle organizzazioni criminali che generano ingenti volumi di denaro contante attraverso le loro attività illecite di sfruttare le lacune del sistema attuale per spostare e riciclare tale denaro.
Le nuve regole modificheranno la direttiva n. 2015/849, rafforzandone il contenuto ponendosi i seguenti obiettivi:
- migliorare la trasparenza riguardo alla titolarità delle società e dei trust;
- rafforzare i controlli sui paesi terzi a rischio;
- affrontare i rischi connessi alle carte prepagate e alle valute virtuali;
- rafforzare la cooperazione tra le unità nazionali di informazione finanziaria.
Il nuovo quadro legislativo mira quindi a trovare un equilibrio tra la necessità di accrescere la sicurezza e quella di proteggere i diritti fondamentali e le libertà economiche. La proposta, infatti, fa parte di un piano d'azione della Commissione contro il finanziamento del terrorismo elaborato nel 2016 a seguito di un'ondata di attentati terroristici in Europa.
Le principali modifiche
I punti innovativi rispetto a quanto già in essere sono i seguenti:
-accesso rafforzato ai registri dei titolari effettivi,modifica questa che migliorerà la trasparenza riguardo alla titolarità delle società e dei trust. I registri saranno inoltre interconnessi allo scopo di facilitare la cooperazione tra gli Stati membri i quali però manterranno il diritto di consentire un più ampio accesso alle informazioni, conformemente al loro diritto nazionale;
- attenzione ai rischi connessi alle carte prepagate e alle valute virtuali, per effetto della riduzione del limite per l'identificazione dei detentori di carte prepagate che, infatti, scende da 250 a 150 euro, parallelo al rafforzamento degli obblighi di verifica dei clienti. In pratica, le piattaforme di scambio di valute virtuali e i prestatori di servizi di portafoglio digitale dovranno applicare controlli di dovuta diligenza della clientela, ponendo fine all'anonimato associato a tali scambi;
- maggiore cooperazione tra le unità nazionali di informazione finanziaria, per le quali è previsto l’accesso alle informazioni presenti nei registri centralizzati dei conti bancari e dei conti di pagamento, il che consentirà loro di identificare i titolari dei conti;
- controlli rafforzati sui Paesi terzi a rischio, un punto su cui interverrà direttamente la Commissione cui spetterà la predisposizione e l’aggiornamento periodico, di un elenco armonizzato dei Paesi terzi che presentano carenze a livello di sistemi antiriciclaggio. In particolare, per i flussi finanziari provenienti da questi Paesi saranno necessarie misure supplementari di adeguata verifica. L'elenco si basa su quello predisposto a livello internazionale dalla Task Force "Azione finanziaria".

 

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