AGEVOLAZIONI | Bonus Pubblicità, presupposti

ll credito d’imposta a sostegno degli investimenti in pubblicità spetta solo se nell'anno precedente sono state effettuate spese pubblicitarie agevolabili e se c'è stato almeno un incremento degli investimenti dell'1%.. Ne consegue che le imprese che non hanno sostenuto costi pubblicitari agevolabili nel 2016 non possono richiedere il bonus per il 2017; allo stesso modo, se non hanno sostenuto costi agevolabili nel 2017, non possono neanche richiedere il bonus per il 2018.  
A stabilire l'applicazione rigida della norma è stato il Consiglio di Stato che con parere n. 1255/2018 ha espresso una posizione negativa rispetto alla possibilità, proposta dal Consiglio dei Ministri, di concedere il bonus anche alle imprese che nell'anno precedente non hanno sostenuto costi pubblicitari agevolabili, incluse quindi anche le nuove imprese.
Secondo il parere del Consiglio dello Stato, dunque, non vi è diritto all'agevolazione se non viene soddisfatto il presupposto dell'investimento incrementale.  

Sono due le tipologie di spese pubblicitarie finanziate: la prima riguarda spese sostenute nel periodo 1° gennaio -31 dicembre 2018, mentre la seconda dal 24 giugno al 31 dicembre 2017. Le spese si considerano sostenute secondo quanto previsto dall'articolo 109 del TUIR, pertanto le spese di acquisizione dei servizi pubblicitari oggetto di agevolazione si considerano sostenute alla data in cui le prestazioni sono ultimate.

Bonus esercizio 2018: pubblicità su tv/radio locali e stampa : Il bonus spetta per gli investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica, anche on-line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, effettuati a partire dal 1° gennaio al 31 dicembre 2018, il cui valore superi di almeno l'1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell'anno precedente.

Bonus 24 giugno- 31 dicembre 2017: solo per pubblicità su stampa : Il bonus spetta anche per gli investimenti pubblicitari incrementali sulla stampa quotidiana e periodica, anche on-line, effettuati dal 24 giugno 2017 al 31 dicembre 2017, purchè il loro valore superi almeno dell'1% l'ammontare degli analoghi investimenti effettuati dai medesimi soggetti sugli stessi mezzi di informazione nel corrispondente periodo dell'anno 2016.

In entrambi i casi, il credito d’imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese (MPMI) e start-up innovative. Va precisato che la maggiorazione al 90% è in attesa di autorizzazione comunitaria. Il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24, che deve essere presentato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate.
Fonte . Ipsoa Quotiano  Copyright © - Riproduzione riservata
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