INDUSTRIA 4.0 Iperammortamento. Nuovi obblighi per le imprese che delocalizzano

Lunedì, 16 Luglio 2018 12:22

IPERAMMORTAMENTO / INDUSTRIA 4.0 

Delocalizzazioni: nuovi obblighi per le imprese

Il Decreto Dignità interviene anche sulla disciplina dell’iperammortamento e introduce un meccanismo di recupero del contributo concesso in caso di cessione o delocalizzazione del bene durante il periodo di fruizione della maggiorazione.

Le norme sono dettate dall’articolo 5 del Decreto che introduce un vincolo di mantenimento obbligatorio delle attività agevolate di 5 anni.

Se l’impresa beneficia di un aiuto di Stato che prevede investimenti produttivi in una determinata area, il beneficio decade qualora l’attività economica (o una sua parte) venga trasferita fuori dal sito incentivato, in ambito nazionale, in altri Stati dell’Ue e in Stati SEE, entro 5 anni dalla data di conclusione dell’iniziativa o dal completamento dell’investimento agevolato.

La decadenza dall’agevolazione obbliga l’impresa a restituire l'importo dell'aiuto ricevuto, gli interessi, calcolati al tasso di riferimento vigente all'atto dell'erogazione o della fruizione del beneficio maggiorato di 5 punti percentuali. 

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In riferimento all'iperammortamento, il decreto Dignità introduce due novità principali: 

Nella disciplina dell'agevolazione è stata inserita la condizione di territorialità dell'investimento, con la previsione che l'iper-ammortamento spetta soltanto se i beni agevolabili sono destinati a strutture produttive situate nel territorio dello Stato (comma 1). 

Inoltre, si prevede che se nel corso di periodo di fruizione dell'iper-ammortamento i beni agevolabili sono ceduti a titolo oneroso o sono destinate a strutture produttive all'estero, anche se appartenenti alla stessa impresa, lo Stato procede al recupero dei benefici fiscali riconosciuti.