Credito d'imposta per investimenti al Sud | Al via dal 30 giugno 2016

Credito d'imposta per gli investimenti al Sud

L'Agenzia delle Entrate ha pubblicato il modello per la comunicazione e le istruzioni per la compilazione del credito d'imposta per gli investimenti al Sud. 

Il credito d'imposta - per cui la legge di stabilità 2016 ha stanziato 617 milioni di euro - spetta in relazione agli investimenti realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2016 e fino al 31 dicembre 2019.

 

CHI PUO USUFRUIRNE

L'agevolazione ha carattere automatico ed è fruibile dai soggetti titolari di reddito d'impresa con riferimento agli investimenti legati all'acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di macchinari, impianti e attrezzature varie destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nel territorio. 

Sono esclusi dal beneficio i soggetti che operano nei settori dell'industria siderurgica, carbonifera, della costruzione navale, delle fibre sintetiche, dei trasporti, delle infrastrutture, della produzione e della distribuzione di energeia e delle infrastrutture energetiche, nonché del settore creditizio, finanziario e assicurativo. 

L'agevolazione non si applica neppure alle imprese in difficoltà.

 

COME UTILIZZARE IL CREDITO

Il beneficiario potrà utilizzare il credito d’imposta maturato solo in compensazione esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.

 

COME PRESENTARE IL MODELLO 

Le imprese interessate potranno presentare la comunicazione esclusivamente in via telematica tramite i servizi online Fisconline o Entratel, a partire dal 30 giugno 2016.

La trasmissione telematica avviene utilizzando il software “Creditoinvestimentisud”, che sarà disponibile sul sito www.agenziaentrate.it . Potranno essere agevolati gli investimenti per l'acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive situate al Sud, tra cui anche la Sardegna. 

 

In allegato le istruzioni per la compilazione e il modello da utilizzare per la comunicazione all'Agenzia delle Entrate

 

A questo punto - prima dell'entrata in funzione dello strumento fissata al 30 giugno - restano da definire solo le modalità di parziale finanziamento mediante le risorse dei fondi strutturali europei, che vi concorrono assieme alle risorse del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC). Infatti nel provvedimento adottato giovedì scorso 22 marzo 2016 dall'Agenzia delle Entrate si legge che «Il Ministero dello Sviluppo Economico e le Regioni interessate definiscono le risorse da destinare alla copertura finanziaria del credito d’imposta a valere sui rispettivi Programmi operativi finanziati dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014/2020, i requisiti di ammissibilità ai medesimi programmi delle spese relative agli investimenti che fruiscono del credito d’imposta, nonché le relative modalità di rendicontazione e controllo ai sensi della normativa comunitaria recante la disciplina di intervento dei fondi SIE 2014/2020».

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Rossana Basolu
Telefono: 0784 233325
Fax: 0784 233301
E-mail: r.basolu@assindnu.it
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