Crisi Nuorese. Edilizia al collasso. Le imprese in allarme per pagamenti PA e Piano casa

NOTA STAMPA CONGIUNTA

Confindustria Sardegna Centrale

Confapi

Cna

Confartigianato

Legacoop

Confcooperative

Nuoro, 12 novembre 2014

 

Crisi Nuorese: edilizia, settore al collasso
Imprese in allarme per pagamenti PA e Piano casa
Profondo malessere in tutto il territorio. Al vaglio iniziative eclatanti

 

Mancati pagamenti da parte della PA, assenza di investimenti pubblici, stallo dell'edilizia privata a fronte di una tassazione sulla casa sempre più alta. A ciò si aggiunge una scarsa chiarezza normativa aggravata da pastoie burocratiche e iter autorizzativi infiniti. Se il quadro è critico in tutta l'isola, ancora più grave è la situazione nel Nuorese e nelle zone interne come denunciato stamattina dalle Organizzazioni imprenditoriali riunite a Nuoro nella sede di Confindustria. O si interviene subito, o per le imprese edili e il loro vasto indotto è la fine. A lanciare l'allarme sono stati Roberto Bornioli e Giuseppe Mastio di Confindustria Sardegna Centrale, Mirko Murgia di Confapi, Marco Mele di Cna, Maria Carmela Folchetti di Confartigianato, Totoni Sanna di Legacoop e Francesco Sanna di Confcooperative. È poi fortissima la preoccupazione per la scadenza, fissata al 26 novembre, del Piano casa. Se il DL 130 che contiene le nuove regole per l'edilizia – come probabile – non sarà approvato entro fine mese, si creerà un vuoto normativo che bloccherà ulteriormente un settore già al collasso. Se da una parte, il DL 130 va nella giusta direzione di semplificare e dare regole stabili al settore, dall'altra è necessario evitare che il periodo di transizione penalizzi un comparto che negli ultimi sette anni di recessione ha perso in Sardegna 23mila addetti.

I tempi biblici per il saldo dei pagamenti da parte dei committenti pubblici a corto di risorse stanno condannando a morte l'edilizia, da sempre uno dei comparti trainanti dell'economia del centro Sardegna, anche per le importanti imprese dell'indotto che fa crescere. Nonostante gli annunci fatti nella primavera scorsa, da allora nulla si è mosso in termini di pagamento dei debiti da parte degli Enti locali, il promesso allentamento del Patto di stabilità non c'è mai stato e le imprese continuano a non essere pagate. Anzi, quei 300 milioni di euro di crediti vantati a maggio scorso dalle imprese edili sarde nei confronti della PA sono semmai aumentati. E il quadro non fa che peggiorare: prima dell'estate la Regione Sardegna aveva promesso lo sblocco entro breve di 61 milioni di euro per il pagamento delle opere pubbliche realizzate. Nel frattempo la somma promessa si è ridotta a 31,5 milioni di euro da pagare forse entro metà novembre.

Nel corso dell'incontro i rappresentanti delle Organizzazioni imprenditoriali hanno inoltre ribadito la profonda preoccupazione per la situazione di forte malessere economico e sociale che sta caratterizzando tutto il Nuorese e tutti i settori economici e produttivi. Ciò senza che ci sia alcun segnale tangibile di attenzione da parte del Governo regionale verso un territorio che – stando ai dati – è tra più colpiti dalla recessione degli ultimi anni. Nonostante la crisi dilagante che ha colpito imprese, famiglie ed Enti locali, e contrariamente all'attenzione riservata ad altri Territori, il Nuorese e le sue zone interne continuano a restare ai margini dell'azione politica della Giunta regionale, che non ha ancora dato indicazioni su quale sia la sua idea di sviluppo di questo Territorio. I segnali di disagio sono quotidiani e la situazione potrebbe persino peggiorare alla scadenza degli ammortizzatori sociali, che finora sono riusciti a contenere il disagio. Alla luce di questo le Organizzazioni imprenditoriali stanno valutando la messa in campo di ulteriori iniziative congiunte anche in sinergia con gli altri soggetti istituzionali, economici e sociali del Territorio per far sì che questo Territorio abbia le attenzioni che merita e di cui ha bisogno.

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Ufficio stampa Relazioni esterne
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E-mail: f.puddu@assindnu.it
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