Mosaico. A Macomer convegno sull'agroalimentare. Maggiori sinergie nella filiera per rafforzare il comparto

     Nota stampa

Macomer, 17 ottobre 2014

 

Agroalimentare ha un ruolo chiave nel Marghine e in tutta la Sardegna
Il settore ha enormi potenzialità ma servono politiche di settore adeguate.
Prioritaria la collaborazione tra le varie componenti della filiera

 

Innovazione tecnologica, spinta trainante dell'export, produzioni di qualità e ad alto valore aggiunto: sono queste le chiavi del successo dell'agroalimentare sardo, un comparto in espansione e dalle enormi potenzialità, con importanti margini di crescita in termini di produzione, fatturato ed export. Se ne è parlato venerdì 17 ottobre a Macomer nel corso del convegno organizzato da Confindustria alle ex caserme Mura dal titolo "L'industria alimentare settore strategico per la Sardegna. Il polo agroalimentare nel Marghine".

«Il Marghine, come tutto il centro Sardegna, - ha sottolineato il presidente di Confindustria Sardegna Centrale Roberto Bornioli - è attraversato da una crisi economica, demografica e sociale senza precedenti. Tutti i settori sono in fortissima difficoltà. Eppure, a fronte di un tessuto economico così stremato dalla crisi, nell'area resiste un nucleo importante di aziende del manifatturiero in cui eccelle l'agroindustria. Nell'area esiste un vero e proprio polo agroalimentare con produzioni e aziende di eccellenza regionale, soprattutto nel comparto lattiero-caseario, di lavorazione delle carni, nella produzione di pane ma anche mangimi e alimenti per animali. In particolare, l'agroalimentare è un esempio di quell'industria avanzata su cui l'Europa chiede di puntare e per la quale ha investito, per lo più attraverso il programma Horizon 2020, 150 miliardi di € nei prossimi anni. L'agroalimentare sardo vanta produzioni ad alto valore aggiunto che uniscono la ricerca e l'innovazione di prodotto all'alta tecnologia. E ciò si coniuga a un patrimonio di ricette, tradizioni ma soprattutto competenze e professionalità unico e difficilmente esportabile e tale da costituire il vero valore dell'agroalimentare made in Sardinia».

«Il settore ha enormi potenzialità di crescita ma va sostenuto con politiche adeguate – ha osservato Bornioli. Per questo riteniamo prioritario: 1) incentivare le reti d'imprese, e attività di ricerca, promozione e marketing, anche promuovendo maggiori sinergie pubblico-privati, soprattutto in vista di Expo 2015; 2) evitare di diffondere messaggi dannosi sull'origine delle materie prime: la nostra industria è strutturalmente obbligata a importare materie prime dall'Italia e dall'estero, senza per questo compromettere la qualità dei prodotti; 3) sostenere la filiera integrata in modo che agricoltura, agroindustria e GDO possano collaborare in una logica di sistema; 4) contrastare fenomeni di contraffazione e uso dell'italian sounding; 5) attivare forme di collaborazione tra enti e Assessorati competenti in materia. 6) è inoltre prioritario rivitalizzare il settore agricolo, le cui produzioni sono oggi insufficienti a soddisfare il fabbisogno dell'agroindustria e delle stesse famiglie costrette a importare l'80% di frutta, verdura e carne. Per questo Confindustria fa il tifo affinché l'agricoltura raddoppi produzioni e fatturato che oggi vale appena il 3% del Pil regionale. Per far questo però occorre intervenire su quelli che sono i veri problemi del settore, tra cui emergono la peste suina e la lingua blu, la scarsa produttività dei terreni agricoli, l'uso dei fondi Ue e Psr (1,3 miliardi), efficientamento degli Enti regionali del comparto e i debiti delle aziende agricole.

Al convegno hanno partecipato gli assessori regionali all'Industria e all'Agricoltura, Maria Grazia Piras ed Elisabetta Falchi, il vicepresidente vicario di Assolatte Antonio Auricchio, il responsabile Federalimentare a Bruxelles Paolo Patruno, il presidente della Confindustria Sardegna Centrale Roberto Bornioli, il presidente provinciale di Confagricoltura Stefano Ferranti, il consigliere regionale Daniela Forma. Sono intervenuti anche il sindaco di Macomer Onorato Succu, il presidente della Camera di commercio Agostino Cicalò, il presidente della Fondazione ITS di Macomer Raffaele Franzese e gli imprenditori Massimiliano Meloni di Fattorie Gennargentu, Pierpaolo Milia della Profenda e Leonardo Tilocca delle Cooperative Formaggi e Sardegna.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Relazioni esterne Ufficio stampa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it
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