Comunicato stampa congiunto Confindustria Sardegna - Cgil, Cisl e Uil Sardegna

 

Si è tenuto nella mattinata di oggi un incontro tra il Cosniglio Direttivo della Confindustria Sardegna e i segretari regionali di CGIL CISL E UIL. Per la nostra Associazione era presente Il Presidente Roberto Bornioli.

Al termine dell'incontro è stato condiviso un comunicato stampa dal seguente contenuto.

I vertici di Confindustria Sardegna e CGIL, CISL e UIL Sardegna si sono incontrati questa mattina per confrontarsi sulla situazione economica e politica a fronte del crescente senso di malessere di imprese e lavoratori verso l’attuale situazione economica e politica.

Le Parti Sociali hanno condiviso come il perdurare della crisi stia mettendo a dura prova la tenuta del sistema produttivo regionale già provato da molti anni di politiche incoerenti e spesso inconsistenti, e da mancate riforme.

Le vicende degli ultimi giorni non hanno fatto che aggravare il quadro complessivo

Confindustria – CIGL, CISL e UIL regionali hanno fortemente criticato il mancato riconoscimento dei trasferimenti nazionali e la non assegnazione dei fondi FAS, risolta solo in parte dalla tardiva riunione odierna del CIPE.

Al centro dell’incontro anche le criticità sul fronte dei trasporti e della continuità territoriale merci e passeggeri.

Come pure le Parti hanno espresso forte preoccupazione di fronte ai ritardi della spendita delle risorse comunitarie e a politiche energetiche e di infrastrutturazione inconcludenti.

Particolare attenzione è stata riservata alla politica industriale contraddistinta da una gestione delle emergenze deficitaria incapace di dare stabilità e solidità ad una base produttiva moderna e vitale.

Le Parti sociali regionali hanno convenuto che le misure anti crisi adottate anche a livello regionale si sono rivelate insufficienti, parziali e certo non in grado di incidere positivamente sulla ripresa in quanto non le si è affiancate con interventi di riforma strutturale

Il quadro che emerge è sconfortante.

Confindustria e CGIL, CISL, UIL regionali sono convinti che imprese e lavoratori stiano facendo la loro parte esprimendo vitalità e impegnandosi quotidianamente per dare il loro contributo ad una ripresa che sembra però lontana.

Al contempo esprimono delusione e preoccupazione per quanto sta accadendo e la convinzione che vi siano responsabilità diffuse a livello regionale e nazionale per politiche pro crescita largamente insufficienti e carenti.

Le prospettive di tagli sul bilancio regionale per 800 milioni di euro configurano una situazione sarda che rischia di diventare insostenibile e ciò richiede un intervento immediato.

Confindustria e CGIL, CISL, UIL regionali concordano che questo non possa essere fatto senza un Patto tra e con le parti sociali costruito però su basi totalmente diverse da quelle che sono state poste dalla politica.

Ritengono infatti vi sia l’esigenza di un sostanziale cambiamento nei comportamenti e nelle politiche, un “cambio di passo” e di atteggiamento.

Vi è la necessità di creare una reale cesura tra le politiche finora programmate che si sono rivelate inadeguate, individuando poche cose da fare in grado di assicurare prospettive per il sistema produttivo regionale, il mantenimento e la creazione di nuova occupazione

Confindustria – CGIL, CISL e UIL regionali hanno pertanto concordato di lavorare insieme, coinvolgendo anche le altre parti sociali interessate, su una proposta di progetto di sviluppo per la nostra regione che sia il risultato della propria visione del futuro di questa regione.

Un progetto che non sia il risultato di tavoli gestiti dalla Regione , ma sia il frutto del lavoro e della condivisione di tutte le Parti Sociali che verranno invitate a dare il loro fattivo contributo.

(Confindustria Sardegna - CGIL CISL UIL Sardegna)

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