Allarme accise su energia: + 180% sulle bollette in provincia di Nuoro

Intervento sulla stampa del Presidente Roberto Bornioli per chiedere l'abolizione delle addizionali provinciali sull'energia per le quali le imprese della Sardegna centrale pagano fino al triplo di imposte.

Con l'entrata in vigore del Decreto Monti, dal 1 gennaio 2012 sono state abolite le addizionali provinciali sull'energia elettrica. Di contro sono variate le accise statali che, oltre ad aumentare il gettito per lo Stato, dovranno compensare anche le amministrazioni locali per la cessazione del -flusso finanziario dell'addizionale provinciale. L'abolizione opera automaticamente per le regioni a statuto ordinario, mentre per le regioni e province a Statuto speciale necessita uno specifico atto normativo, successivo alla convocazione della Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica (Legge 42 del 2009 sul federalismo fiscale). Il passaggio in conferenza è indicato dal decreto Monti, ma l'Alto Adige - ad esempio - ha abolito in data 11 gennaio l'addizionale provinciale, senza attendere la Conferenza.  

Nelle more di questo passaggio, in Sardegna, vige sia la nuova accisa che l'addizionale. Se non viene operata questa abolizione, gli effetti sulle imprese sono pesanti il mantenimento dell'addizionale, insieme agli aumenti delle accise, la accresce fin quasi a triplicarla con aumenti che vanno dal 62% al 180%

La nostra Associazione ha elaborato una proiezione sull'impatto che si determinerà senza l'abolizione dell'addizionale. Su un campione di 32 imprese manifatturiere e di servizi  operanti nella Sardegna Centrale, la doppia imposizione determinerà nel 2012 un maggior costo medio del 7% pari a 245.000 Euro. (fonte dati; tabelle agenzia delle Dogane e database consorziati Consorzio Sinergia Nuoro)  

Un esborso imprevisto e non dovuto, che appesantisce la già grave situazione di difficoltà dovuta alla crisi generale e che vanifica molti degli sforzi di riduzione dei costi energetici delle imprese.

Oltretutto il mantenimento di questa addizionale contrasta con la direttiva Comunitaria 96 del 2003 che stabilisce, che gli Stati membri devono applicare, salvo specifiche deroghe, un'unica aliquota nazionale per l'energia. 

E' un problema generale che riguarda tutto il sistema produttivo regionale ma colpisce ancora di più le aree deboli come la provincia di Nuoro (che pure applica la soglia minima di addizionale provinciale) e l'Ogliastra. Territori dove operano PMI in grave sofferenza finanziaria e che da Gennaio 2012 trovano nella bolletta dell'energia elettrica questa doppia imposizione.     

Confindustria Sardegna centrale condivide il dissenso espresso dalla Regione sarda per alcuni punti del Decreto Monti che riguardano la Sardegna e rivolge un appello urgente alla stessa istituzione regionale affinché venga immediatamente adottato il provvedimento di abolizione dell'addizionale provinciale Cio' senza attendere la conferenza permanente, così come già è stato fatto nelle province autonome di Trento e Bolzano che hanno abolito in modo retroattivo l'addizionale provinciale.

In allegato si riporta un raffronto 2011 2012 su tre casi reali di grandi, medi e piccoli consumatori di energia in provincia di Nuoro ed Ogliastra.  

Si riporta inoltre la tabella con l'incidenza delle accise e addizionali per fasce di consumo.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Marco Denti
Telefono: 0784 233315
Fax: 0784 233301
E-mail: m.denti@assindnu.it

 

 

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