Gli interventi dei relatori intervenuti al convegno Mosaico del 27 giugno a Nuoro

L'esigenza di unità e le ragioni di un progetto per la Sardegna centrale che crei opportunità di rilancio economico per un territorio che è sempre più marginale nelle scelte politiche dei governi regionali e nazionali. Sono questi i temi principali emersi nel corso degli interventi dei relatori al convegno Mosaico "Verso un progetto per la Sardegna centrale e le sue zone interne" svolto il 27 giugno 2014 a Nuoro.

Il convegno ha dimostrato che c'è una forte unità di visione e intendimenti nel Territorio: al grido di dolore e all'appello per l'elaborazione di un Progetto di sviluppo si sono uniti Confindustria, Cgil Cisl e Uil, il Comune e la Provincia di Nuoro e i consiglieri regionali, uniti nel chiedere alla Regione maggiori attenzioni per il territorio.

«Non siamo qui per fare passerelle. Non è questo l'intendimento né per noi né per la politica né per gli altri. Oggi non c'è nessun altro intendimento se non di mettere in evidenza la gravissima situazione economica che stiamo vivendo e soprattutto di mettere in evidenza le imprese, le loro difficoltà, le loro crisi, ma anche tutto ciò che di buono le imprese stanno facendo. Questo è il problema più importante, cioè che le imprese vengano ascoltate dalla politica. Questo è il significato dell'incontro di oggi. E soprattutto l'obiettivo è di riuscire a coagulare il territorio, tutte le sue componenti, per dar luogo a un progetto di rilancio, di sviluppo, per creare occupazione e impresa, e naturalmente sostenere le imprese esistenti. Noi siamo qui per le imprese e per sollecitare l'attenzione di tutti sull'urgenza di mettere in campo un progetto per la Sardegna centrale e le sue zone interne»: così il presidente Roberto Bornioli ha aperto il convegno del 27 giugno a Nuoro davanti al numeroso pubblico presente all'auditorium della CCIAA di Nuoro in occasione dell'ottavo evento promosso da Confindustria Sardegna Centrale nell'ambito della manifestazione MOSAICO.

Ha preso poi la parola per i saluti iniziali il presidente della Provincia di Nuoro Costantino Tidu che ha ringraziato Confindustria per l'evento e «per la tenacia con la quale in tutti questi anni ha continuato a battersi affinché i territori del Nuorese si dotassero di un progetto di rilancio». «Lo sforzo e la sensibilità devono essere straordinari perché il territorio aspetta e pretende risposte» ha aggiunto Tidu sollecitando il territorio alla massima unità perché «è urgente creare le condizioni per invertire i processi di declino, progettando e realizzando interventi che inseriscano la Sardegna centrale nei grandi flussi di sviluppo regionali e del Mediterraneo. Si tratta di mettere in campo interventi che mirano a migliorare il posizionamento competitivo dell'industria, dell'agroalimentare, dell'artigianato, del commercio e dell'energia nel suo complesso».

tavolorelatori

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Anche il presidente della CCIAA Agostino Cicalò ha sottolineato come Nuoro e la Sardegna centrale sia fortemente penalizzata da quell'effetto clessidra spesso richiamato anche dal presidente Bornioli aggiungendo poi alcune considerazioni sugli effetti che le riforme nazionali e regionali in atto avranno sul territorio: «il dramma è che quando si fanno queste razionalizzazioni poi, se non si sta attenti, accade che quelli più deboli e periferici son quelli che subiranno un ulteriore taglio. Qui a Nuoro lo vediamo, lo abbiamo visto tutti i giorni, dalla Banca d'Italia in poi, continuiamo a perdere pezzi di un supporto, di una rappresentanza e di un'efficacia delle istituzioni verso le imprese».

A illustrare il progetto di riconversione programmato nel sud Sardegna è intervenuto Tore Cherchi nel suo ruolo di coordinatore interistituzionale per il Piano Sulcis. «Occorre una politica industriale attiva – ha ricordato Tore Cherchi -. Perché non basta affidarsi al solo mercato, magari stimolato con benefici fiscali», ha spiegato Cherchi. «Per questo la politica di rilancio industriale dovrebbe essere basata su una logica di filiera volta a infittire la matrice tecnologica e produttiva nei settori in crescita. Serve innovazione per nuove produzioni nei settori ad alta potenzialità di sviluppo». È su questa linea che si muove il Piano Sulcis che ha come «obiettivo quello di insediare competenze di eccellenza per date applicazioni, facendo del territorio un riferimento internazionale per quella applicazione».

Il sindaco di Nuoro Sandro Bianchi ha sottolineato la positività dell'importante collaborazione che ha visto negli ultimi mesi la Confindustria e il Comune lavorare assieme a un documento programmatico, strategico, nella comune consapevolezza che è venuto il momento in cui anche questa Regione deve occuparsi della crisi delle zone interne. «Sappiamo che la sfida prima di tutto la dobbiamo raccogliere noi, con diligenza, con proposte serie, nuove. Però evidentemente abbiamo bisogno che a Cagliari vi siano antenne assolutamente recettive e disponibili a sedersi con noi, in maniera che si dica in maniera chiara che cosa si vuol fare di questo territorio. Perché è evidente che queste cose non si fanno da soli. I problemi di crisi, di spopolamento, sono talmente drammatici che l'inversione della linea deve essere pensata e costruita insieme e in fretta» ha detto Bianchi in riferimento alle politiche della Regione.

Anche il segretario provinciale della Cgil Salvatore Pinna ha sottolineato l'esigenza di unità: «Io credo che abbiano fatto bene Confindustria, CGIL, CISL e UIL a proporre al Comune di Nuoro e alla Provincia un progetto che per la prima volta, in modo innovativo, possa pensare che in questa provincia si possa costruire un futuro dal basso, si possa costruire un progetto su nostra proposta, senza aspettare che ci venga calato dall'alto come è successo nel passato. [...] questa provincia ha bisogno di unità di intenti, di sinergia, di comportamenti costruttivi, ma soprattutto ha bisogno che la nostra provincia rialzi la schiena ». Pinna ha poi ricordato «il dramma socio-economico che vive la nostra provincia. Perché se non ricordiamo questo dramma, non si capisce poi l'esigenza di questo progetto».

«Ci sono imprenditori che con tenacia, coraggio ed eroismo continuano e vogliono continuare a operare nel nostro territorio – ha detto il presidente della Piccola Industria di Confindustria Sardegna, Giovanni Bitti –. Chiedono una sola cosa: avere le condizioni minime per fare impresa. Serve una svolta e non si può perdere altro tempo. È necessario che tutto il territorio unito e compatto reagisca per arrivare a un progetto di rilancio che metta al centro le imprese e che sia condiviso da tutti gli attori socio economici ed istituzionali. Nessuna proposta potrà però andare avanti senza che vi sia il concreto e fattivo supporto di chi ci rappresenta a Cagliari così come a Roma».

Di riforme in atto, dell'esigenza di un progetto di rilancio e dell'uso dei fondi della programmazione 2014-2020 ha parlato nel suo intervento il presidente di Confindustria Sardegna Centrale Roberto Bornioli: «Non è nostra intenzione in questa sede piangerci addosso, ma vogliamo mettere in luce una realtà e soprattutto vogliamo fare delle proposte» – ha sottolineato Bornioli. «Per questo chiediamo alla Regione di elaborare assieme al territorio un progetto di sviluppo per la Sardegna centrale e le sue zone interne utilizzando allo scopo i Fondi Europei. finalizzati alla crescita e allo sviluppo. Finalizzati alle imprese e ai lavoratori. Esse rappresentano un'opportunità fondamentale. Non dobbiamo perdere questo treno».

Pieno sostegno al progetto arriva dal vicepresidente del gruppo PD in Consiglio regionale Roberto Deriu, che all'inizio della sua analisi afferma «Abbiamo aderito e contribuito, e rinnoviamo l'adesione, al Progetto per la Sardegna centrale, nei suoi contenuti, nelle sue premesse, nelle sue finalità». Con le nuove otto province, abbiamo tentato una competizione tra territori. Ora questa competizione è finita, e c'è chi ha vinto e chi ha perso. Ha vinto Cagliari, che costruisce attorno a sé un'istituzione – la città metropolitana – centrale tra i livelli di Governo. Ha vinto Olbia che ha ottenuto la sua qualificazione di area urbana e ha perso di sicuro Nuoro che oggi non è neanche considerata una delle tre zone urbane».

pittalisp

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A sostenere con convinzione l'idea del progetto è anche il consigliere regionale Pietro Pittalis «Confindustria Sardegna Centrale consegna alla politica la sintesi di un preziosissimo lavoro fatto non nel chiuso di un'ovattata stanza, ma dopo mesi - direi anche anni - di confronto coi soggetti istituzionali nel territorio, chiedendo a noi una valutazione sul merito delle proposte e, soprattutto, cosa intendiamo fare a Cagliari. In maniera chiara, caro Presidente, anche per la parte politica che rappresento, do il pieno e incondizionato sostegno alle proposte», conferma Pittalis.

«Credo che sia una buona idea quella del patto per le zone interne – ha sottolineato il presidente della commissione Bilancio Franco Sabatini -. È una buona idea perché va nella direzione con cui l'Unione Europea sta concependo la spendita dei Fondi. Incontri come quelli di oggi sono necessari per sensibilizzare i nostri territori affinché siano preparati. Tra un po' partiranno i bandi. E a quel momento dobbiamo aver predisposto i nostri progetti di sviluppo, che siano progetti credibili, fattibili, che siano calati nelle nostre realtà territoriali. Se noi saremo pronti, potremo attingere ai fondi». Sabatini ha inoltre proposto di intervenire sul cuneo fiscale e di azzerare l'IRAP al fine di aiutare le imprese.

Pieno incoraggiamento all'iniziativa dell'Associazione è arrivato anche dal presidente nazionale dei Giovanni Imprenditori Marco Gay che ha riconosciuto gli importanti sforzi portati avanti dall'Associazione. «Spero che la giornata di oggi sia un contributo importante per il territorio. Un Paese che non vuole investire sui propri giovani, sul proprio futuro, sul futuro delle proprie imprese, è un Paese che ha deciso di non avere un futuro. Questa cosa bisogna dirsela con serietà: se non ho più giovani, se non ho più demografia, se non ho più investimenti, se non ho più chi ha voglia di fare impresa, distruggo il mio territorio. Per questo mi sento di fare un plauso al Presidente Bornioli e alla Confindustria Sardegna Centrale – ha concluso Gay - perché è qua e lavora, si spende tutti i giorni, al di là della propria attività d'impresa, che già è una responsabilità sociale importante, per portare alla luce degli argomenti e per voler contribuire allo sviluppo del proprio territorio».


L'assessore regionale alla Programmazione Raffale Paci ha detto di aver letto il documento consegnatoli dal presidente Bornioli: «Ho letto le cose della Confindustria. Avremo modo di parlarne. Son complesse», e chiedendo a Confindustria di indicare le priorità ha aggiunto «Ciascuna di queste proposte è giusta. Io non sto dicendo che non siano giuste. Ciascuna di queste è giusta, però mettiamole in ordine di priorità. E questo è quello che tocca innanzitutto a voi fare, ma sul quale poi noi ci impegneremo nei prossimi mesi». In merito all'esigenza di sostenere e stimolare la nascita dell'industria manifatturiera nel territorio, Paci ha aggiunto: pacir

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«L'attrazione degli investimenti è fondamentale, però, sinceramente, sarà l'imprenditore a valutare quali sono le economie di localizzazione, quali sono le esternalità che può godere da una parte e dall'altra. E lì parte il ragionamento sui vantaggi comparati. E mi domando qui, quali sono i vantaggi comparati di quest'area rispetto, non dico rispetto alle altre della Sardegna – perché ormai la competizione è globale – rispetto all'Emilia, rispetto al Veneto, quali sono? Le imprese si spostano. Quindi stiamo sempre attenti, quando facciamo questi ragionamenti, ad essere consapevoli di due cose: 1) che le imprese vanno dove hanno convenienza. Noi dobbiamo soltanto costruire le condizioni. 2) che non possiamo pensare che ciascun territorio abbia gli stessi vantaggi comparati degli altri. Noi, in autunno – ha annunciato poi l'assessore Paci – apriremo una organizzazione strutturata con i territori. Per ciascun territorio vorremmo far emergere quell'identità, quel progetto che parta dal basso, che sia molto pragmatico, che veda della priorità, che veda immediatamente degli strumenti all'interno di quella programmazione unitaria di cui dicevo prima. Per ogni territorio ritaglieremo, ritaglierete, il progetto strategico più adeguato, in modo tale che la competizione tra territori di cui si è parlato sia una competizione virtuosa».

In conclusione il presidente Roberto Bornioli risponde in una battuta finale alle considerazioni dell'assessore Paci: «Per far sì che la nostra industria sia competitiva occorrono infrastrutture adeguate, un piano energetico regionale con l'arrivo del metano, e una semplificazione burocratica. Noi abbiamo chiesto troppo perché abbiamo troppo poco» - replica in una battuta finale il presidente Roberto Bornioli all'assessore Paci. «Bisogna che in ogni territorio ci siano le condizioni per fare impresa e per farla a costi competitivi. È ciò che noi non abbiamo. Per questo, chiediamo infrastrutture adeguate ai fabbisogni delle nostre imprese. E credo che questa sia una richiesta primaria in senso assoluto, questo è il punto di partenza da cui iniziare il confronto. Poi andiamo a vedere quali saranno le priorità, però su questo è giusto confrontarci con voi». «Io prendo il buono dell'incontro di oggi – ha aggiunto Bornioli - cioè l'apertura mostrata dalla Regione sulla possibilità di interloquire e avviare un confronto. Noi non vogliamo metterci in competizione con gli altri però evidentemente occorre tener conto delle giuste compensazioni e della necessità di un riequilibrio. Perché c'è chi ha avuto molto e chi invece ha avuto di meno. Ci sono vari punti positivi: c'è la disponibilità dei nostri consiglieri regionali, con cui evidentemente ci rincontreremo. E soprattutto oggi si è aperto un confronto: da un lato c'è un territorio che fa le sue richieste e, dall'altro, c'è la Regione che oggi ci annuncia un'apertura, apre uno spiraglio al confronto. Su queste basi continueremo a lavorare con equilibro e penso con efficienza. Grazie. Grazie a tutti».

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: f.puddu@assindnu.it
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