Mosaico a Orosei: cosa fare per l'industria estrattiva

alt

alt

NOTA STAMPA

del Presidente Roberto Bornioli

 

PROGETTO MOSAICO A OROSEI

GLI INTERVENTO RICHIESTI PER SOSTENERE IL SETTORE LAPIDEO

 

Con il convegno tenutosi oggi a Orosei, il progetto Mosaico di Confindustria giunge alla sua quarta tappa territoriale. Il titolo dell'evento: "Le imprese in Baronia: sviluppo tra turismo e attività lapidea" riassume il concetto di sviluppo integrato basato sulle potenzialità locali e sulla necessità di rimuovere immediatamente ostacoli e limiti al fine di garantire che questi capisaldi economici e sociali del territorio siano ancora più solidi ed estendano i loro benefici effetti.

Il filo conduttore dell'incontro – spiega Il presidente Bornioli - è stato dato dalla necessità di rimuovere alcuni ostacoli allo sviluppo del turismo e del settore lapideo a Orosei, e di conseguenza proporre azioni e iniziative concrete e ben definite. Orosei è un territorio che ha migliorato sensibilmente gli standard demografici, economici e sociali grazie al turismo e al settore estrattivo.

Il comparto estrattivo, in particolare, comprende 22 società con una occupazione diretta e indiretta di circa 1500 persone e circa 150 milioni di euro di fatturato. L'85% della produzione viene esportata nella penisola e nel resto del mondo.

Per migliorare la competitività dell'industria estrattiva del territorio – continua il presidente Bornioli - servono autorizzazioni definitive e norme certe. Bisogna, poi, realizzare la strada delle cave, rendere effettivamente operativo il Distretto del Marmo su ricerca, innovazione, riqualificazione delle aree estrattive dimesse, valorizzare gli scarti di lavorazione e  consolidare i mercati mondiali.

In sintesi:

1) Dopo decenni di incertezza, occorre uno sforzo della Regione per rilasciare contestualmente la sanatoria paesaggistica e le autorizzazioni definitive, sia per la discarica consortile che per le attività di cava.  Poiché il territorio è compromesso si potrebbe valutare anche la possibilità di eliminare il vincolo paesaggistico limitatamente all'area industriale.

2)  Gli enti preposti devono realizzare velocemente la strada delle cave, definendo i progetti esecutivi e spendendo le risorse già disponibili.

3)  La Regione deve approvare celermente il PRAE (Piano regionale attività estrattive) e la nuova legge sulle attività estrattive in sostituzione di quella ormai superata del 1989.  

4)  Regione e imprenditori devono rendere effettivamente operativo il Distretto del Marmo sui principali temi di interesse del comparto:

- Ricerca, innovazione, formazione e sicurezza

- Recupero e riqualificazione delle aree estrattive dimesse

- Valorizzazione degli scarti di lavorazione

- Ottenimento di certificazioni su qualità, ambiente e sicurezza

- Iniziative di consolidamento ed espansione nei mercati mondiali

5)  È opportuno, inoltre, prevedere nei capitolati di fornitura delle opere pubbliche l'utilizzo dei lapidei sardi ed in particolare quello di Orosei.

6)  Garantire l'estensione degli strumenti previsti nell'ambito dell'Area di Crisi di Siniscola di cui alla L.R 3/2009 anche ai comuni limitrofi ed in particolare ad Orosei e Irgoli, al fine di favorire non solo le imprese del settore lapideo, ma anche le altre attività produttive, in particolare turismo e agroalimentare.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Marco Denti
Telefono: 0784 233315
Fax: 0784 233301
E-mail: m.denti@assindnu.it

Modifica Visualizzazione: Mobile Version | Standard Version