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Bornioli: rischio desertificazione industriale nel centro Sardegna
- Martedì, 11 Settembre 2012 10:17

«Altro settore interessato dalle infauste conseguenze innescate dalla fermata della centrale sarebbe quello dei trasporti». A risentirne sarebbe anche l'attigua area industriale di Bolotana, dove operano 13 aziende per un totale di 220 lavoratori, anch'essa sotto la competenza gestionale del Consorzio Industriale. «Pensiamo a un'azienda come Antica Fornace (110 lavoratori) che utilizza alcuni servizi essenziali forniti dal Consorzio Industriale, la depurazione su tutti», ricorda Bornioli.
La crisi innescata dalla eventuale chiusura della centrale di Ottana avrebbe anche una portata regionale. Ottana Polimeri infatti acquisisce circa 70.000 tonnellate all'anno di paraxilene dalla Polimeri Europa di Sarroch. «E come non considerare – spiega ancora Bornioli – l'impatto negativo che lo stop della centrale determinerebbe sui porti industriali di Cagliari e Oristano?» Il porto canale di Cagliari esporta il pet prodotto da Ottana Polimeri, principale cliente della CICT per quanto riguarda i container in uscita dalla Sardegna. «Un effetto domino di tale portata, per un territorio già in preda ad una crisi economica e sociale senza precedenti, non potrebbe che rappresentare un grave colpo per il sistema produttivo della Sardegna Centrale».
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