DL crescita: nuovi strumenti di finanziamento per le imprese

Il D.L. n. 83/2012 prevede misure volte a sostenere la struttura finanziaria delle imprese non quotate che d'ora innanzi potranno disporre di strumenti finanziari per la raccolta di risorse sul mercato del debito. E' stato allineato il trattamento fiscale delle diverse categorie di titoli/emittenti, estendendo l'esenzione da ritenuta che il D. Lgs. n. 239/1996 ha finora riservato ai soli grandi emittenti. Sono state altresì semplificate le modalità di deduzione degli oneri correlati a tali titoli, rendendo neutrale la scelta per l'emittente tra diversi strumenti di finanziamento.

Con il D.L. n. 83/2012 il Governo ha voluto semplificare ed integrare l'attuale sistema degli strumenti di finanziamento delle imprese consentendo, nello specifico, sia la sollecitazione del mercato finanziario da parte di soggetti emittenti finora esclusi, quali le imprese non quotate – che, d'ora in poi, potranno emettere dei strumenti finanziari (obbligazioni, obbligazioni partecipative subordinate e cambiali finanziarie, considerate titoli assimilati alle prime) – sia l'ampliamento delle opportunità di investimento da parte degli operatori istituzionali nelle imprese nazionali.

I soggetti beneficiari e le peculiari caratteristiche dei titoli

Possono emettere gli strumenti finanziari in esame esclusivamente le società che non emettono strumenti finanziari quotati su mercati regolamentati o su sistemi multilaterali di negoziazione diverse dalle banche e dalle c.d. "micro-imprese".

Tali soggetti hanno la possibilità di emettere tali obbligazioni con clausole di partecipazione ai propri utili e di subordinazione, purché con una scadenza non superiore a 60 mesi. Ciò consente di modulare gli esborsi finanziari in funzione dei risultati dell'impresa, favorendo la sostenibilità delle fasi di crescita o di ristrutturazione, in cui i flussi di cassa possono essere sotto tensione per investimenti o per ricostituzione dei margini operativi delle imprese.

La clausola di partecipazione agli utili regola la parte di remunerazione spettante al portatore dell'obbligazione commisurata al risultato economico dell'impresa emittente che si aggiunge alla parte fissa che non può essere inferiore al tasso ufficiale di riferimento pro tempore vigente.

La presenza di tale clausola associata al vincolo di non distribuzione del capitale per l'intera durata dell'emissione, comporta che l'ammontare costituente la parte variabile del corrispettivo è deducibile ai fini IRES, in deroga alla previsione di indeducibilità degli utili distribuiti.

Le condizioni di per l'emissione delle obbligazioni

L'emissione dei titoli in esame è subordinata a diverse condizioni, tra cui:

- l'assistenza da parte di un "sponsor", un partner finanziario istituzionale, che collabora con l'emittente nell'esecuzione dell'operazione

- l'assoggettamento a revisione legale dell'ultimo bilancio della società

- la sottoscrizione delle stesse obbligazioni da parte di investitori qualificati (tipicamente le banche, le SIM, le SGR, le SICAV, le imprese assicurative, etc.) non soci,

- la circolazione di tali strumenti unicamente tra detti investitori.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Massimo Mereu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: m.mereu@assindnu.it

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