Decreto Semplificazioni sintesi delle principali novità

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 16 luglio 2020 il decreto Semplificazioni(D.L. n. 76/2020) recante misure urgenti per la semplificazione dei procedimenti amministrativi, per l’eliminazione e la velocizzazione di adempimenti burocratici, per la digitalizzazione della pubblica amministrazione e per il sostegno all’economia verde e all’attività di impresa.

Di seguito sono riassunte le principali disposizioni negli ambiti di intervento più significativi.
Leggi anche:

Semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia

Il decreto prevede, fino al 31 luglio 2021, solo due modalità di affidamento dei contratti pubblici:
- l’affidamento diretto per prestazioni di importo inferiore a 150.000 euro;
- una procedura negoziata, senza bando, previa consultazione di un numero di operatori variabile sulla base dell’importo complessivo, per tutte le prestazioni di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria.
In questo modo l’affidamento e l’esecuzione di appalti di opere, lavori, servizi, forniture e concessioni dovrebbe garantire, non solo la qualità delle prestazioni ma anche la sicurezza che dello svolgimento dei lavori nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza.
Nell'affidamento degli appalti e delle concessioni, le stazioni appaltanti rispettano, altresì, i principi di libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché di pubblicità.
Al fine di accelerare i tempi di apertura dei cantieri, il decreto legge prevede inoltre che l’aggiudicazione o l’individuazione definitiva del contraente debbano avvenire entro il termine di due mesi (aumentati a quattro in specifici casi) dalla data di adozione dell’atto di avvio del procedimento. Il mancato rispetto del termine in questione, la mancata tempestiva stipulazione del contratto e il tardivo avvio dell’esecuzione del contratto, in quanto condotte omissive non giustificate dalla sospensione della procedura per atti dell’autorità giudiziaria, vengono valutati ai fini della responsabilità del responsabile unico del procedimento per danno erariale.
Il decreto Semplificazioni disciplina inoltre il collegio consultivo tecnico, prevedendone l’obbligatorietà per appalti di valore superiore a un determinato importo. Il collegio ha funzione di assistenza per la rapida risoluzione delle controversie o delle dispute tecniche di ogni natura suscettibili di insorgere nel corso dell'esecuzione del contratto stesso. Le funzioni del collegio tendono quindi ad avvicinarsi a quelle del Dispute Board che costituisce ormai la prassi nella contrattualistica internazionale è pertanto, una norma diretta ad allineare i grandi appalti di opere pubbliche interne alle prassi internazionali.
Viene istituito un fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche al fine di evitare che la mancanza temporanea di risorse pubbliche possa costituire un ostacolo alla realizzazione dell’opera. Beneficiari del fondo sono quindi le stazioni appaltanti e le somme sono destinate a finanziarie la prosecuzione delle opere necessarie alla realizzazione dell’opera.

Procedimenti e responsabilità degli amministratori

Le disposizioni contenute nel Capo relativo alle semplificazioni dei procedimenti intervengono con l’intento di introdurre nella disciplina vigente alcuni correttivi e talune precisazioni volti a garantire maggiore certezza e speditezza dell’azione amministrativa.
In particolare, la norma prevede che per la maggior parte degli adempimenti burocratici, scaduti i termini previsti dalla legge, valga la regola del silenzio-assenso, con inefficacia degli atti tardivamente intervenuti. Tale previsione mira a risolvere il problema proprio degli “atti tardivi” e a garantire la piena efficacia della regola del silenzio assenso, al fine di evitare che l’attesa illimitata di un atto di dissenso espresso, pur se sopravvenuto oltre i termini prefissati, vanifichi ogni funzione acceleratoria.
Per raggiungere l’obiettivo di semplificazione e riduzione dei termini è stata previsto di ampliare l’ambito di applicazione della modulistica unificata e standardizzata, ora limitato ai procedimenti in materia di edilizia e di avvio ed esercizio delle attività produttive. Ciò al fine di poter dare inizio ad un percorso condiviso, finalizzato alla successiva adozione di provvedimenti volti alla eliminazione delle autorizzazioni, degli adempimenti e di misure incidenti sulla libertà di iniziativa economica, ritenuti non indispensabili, ovvero a semplificare i relativi procedimenti, in modo da ridurre il numero delle fasi e delle amministrazioni intervenienti, estendendo l’ ambito delle attività liberamente esercitabili.
Fino al 31 luglio 2021 viene limitata la responsabilità degli amministratori pubblici, per danno erariale al solo dolo per quanto riguarda le azioni, mentre resta invariata per quanto riguarda le omissioni, in modo che i funzionari siano chiamati a rispondere in misura maggiore per eventuali omissioni o inerzie, piuttosto che nel caso di condotte attive. Inoltre, la fattispecie del dolo viene riferita all’evento dannoso e non alla sola condotta, viene rafforzata il controllo concomitante da parte della Corte dei conti per accelerare le spese di investimento pubblico e viene definito in modo più puntuale il reato di abuso d’ufficio, affinché i funzionari pubblici abbiano certezza su quali sono gli specifici comportamenti puniti dalla legge.

Amministrazione digitale

Le disposizioni relative allo sviluppo della digitalizzazione del Paese sono finalizzate a:
- favorire la diffusione di servizi in rete,
- agevolare l'accesso agli stessi da parte di cittadini e imprese,
- assicurare ai cittadini l’effettivo esercizio del diritto all’uso delle tecnologie digitali,
- rafforzare l’utilizzo dei dati e di strumenti digitali, quali ulteriori misure urgenti ed essenziali di contrasto agli effetti dell'imprevedibile emergenza epidemiologica da COVID-19.
Allo scopo è stato previsto un incremento dell’accesso a tutti i servizi digitali della PA della cittadinanza attraverso SPID, Carta d’identità digitale (CIE) e tramite AppIO su smartphone.
Inoltre, sono introdotte disposizioni di semplificazione per la conservazione dei documenti informatici al fine di armonizzare la disciplina a livello europeo.
Importante anche l’introduzione delle modalità di funzionamento della piattaforma digitale con la quale le pubbliche amministrazioni potranno notificare i propri atti, provvedimenti, avvisi e comunicazioni a cittadini e imprese (c.d. destinatari). Lo sviluppo della piattaforma è affidata, tramite Sogei Spa e con il riutilizzo di infrastrutture tecnologiche esistenti, alla società PagoPA Spa.
In particolare, l’iniziativa mira a semplificare, attraverso l’uso delle tecnologie e in coerenza con gli obiettivi dell’agenda digitale, l’attività dell’amministrazione di notificazione degli atti, provvedimenti, avvisi e comunicazioni, al contempo rendendo questi ultimi maggiormente accessibili ai destinatari attraverso l’uso di strumenti informatici e telematici (AppIO, accesso via internet, sistemi di avvisatura digitale).
Misure di semplificazione anche per la notifica telematica degli atti giudiziari alle pubbliche amministrazioni al fine di superare le problematiche derivanti dalla mancata comunicazione da parte di numerose amministrazioni del proprio indirizzo di posta elettronica certificata.

Ambiente e green economy

Al fine di potenziare le infrastrutture e a garantire il funzionamento delle reti e l’operatività e continuità dei servizi” e di soddisfare “qualsiasi richiesta ragionevole di miglioramento della capacità di rete e della qualità del servizio da parte degli utenti”, in decreto apporta delle disposizioni atte a velocizzare gli interventi di installazione ed adeguamento di impianti di comunicazione sia fissa che mobile, prevedendo la semplificazione delle procedure autorizzative inerenti gli interventi di scavo, installazione e manutenzione di reti in fibra e degli impianti radioelettrici di comunicazione. In pratica dispone che gli interventi vengano effettuati a valle della presentazione di una segnalazione certificata d’inizio attività da inviare all’amministrazione locale competente e agli organismi competenti ad effettuare i controlli che decorsi cinque giorni dalla data di presentazione prevede che l’autorizzazione sia assunta con il silenzio assenso.
Il decreto prevede inoltre:
- l’aumento dell’importo di erogazione in un’unica soluzione della “Nuova Sabatini” e la semplificazione del medesimo incentivo per le imprese del Mezzogiorno;
- la semplificazione delle procedure per la cancellazione dal registro delle imprese e per lo scioglimento degli enti cooperativi;
- il rafforzamento del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici, la semplificazione delle attività del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) e quella delle erogazioni dei contributi pubblici nel settore dell’agricoltura;
- la possibilità per le società per azioni quotate di prevedere aumenti di capitale in deroga rispetto alla disciplina del codice civile.
Non mancano infine misure a sostegno alla tutela dell’ambiente e alla green economy. L’attuale normativa prevede tempi di durata della procedura VIA molto lunghi che, nella realtà, diventano ancora più lunghi arrivando a toccare anche punte estreme di 10 anni circa. Abbattere i tempi di durata del procedimento è, pertanto, la prima necessità. Per conseguire la certezza dei tempi di chiusura del procedimento si propone:
- previsione dell’obbligo di presentazione sin dall’avvio del procedimento da parte del proponente del progetto di fattibilità o del progetto definitivo (in luogo degli attuali elaborati progettuali);
- riduzione dei termini attualmente previsti in capo all’Amministrazione;
- esercizio del potere sostitutivo in caso di inerzia nella conclusione del procedimento;
- parallelizzazione dell’intero procedimento di VIA e della relativa Conferenza di servizi;
- creazione di una procedura speciale accelerata (fast-track) dedicata all’espletamento delle procedure VIA delle opere ricomprese nel Programma Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).
Il decreto intende predisporre un meccanismo semplificato di rilascio della garanzia pubblica, conformemente ai principi enunciati nel Green Deal per l'Unione europea autorizzando SACE S.p.A. a rilasciare le suddette garanzie “green” e rimettendo ad un’apposita convenzione stipulata tra SACE S.p.A. e il Ministero dell’Economia e delle Finanze l’individuazione dei relativi termini procedurali e criteri operativi.
Di seguito sono riassunte le principali disposizioni negli ambiti di intervento più significativi.
Leggi anche:

Semplificazioni in materia di contratti pubblici ed edilizia

Il decreto prevede, fino al 31 luglio 2021, solo due modalità di affidamento dei contratti pubblici:
- l’affidamento diretto per prestazioni di importo inferiore a 150.000 euro;
- una procedura negoziata, senza bando, previa consultazione di un numero di operatori variabile sulla base dell’importo complessivo, per tutte le prestazioni di importo pari o superiore a 150.000 euro e inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria.
In questo modo l’affidamento e l’esecuzione di appalti di opere, lavori, servizi, forniture e concessioni dovrebbe garantire, non solo la qualità delle prestazioni ma anche la sicurezza che dello svolgimento dei lavori nel rispetto dei principi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza.
Nell'affidamento degli appalti e delle concessioni, le stazioni appaltanti rispettano, altresì, i principi di libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, nonché di pubblicità.
Al fine di accelerare i tempi di apertura dei cantieri, il decreto legge prevede inoltre che l’aggiudicazione o l’individuazione definitiva del contraente debbano avvenire entro il termine di due mesi (aumentati a quattro in specifici casi) dalla data di adozione dell’atto di avvio del procedimento. Il mancato rispetto del termine in questione, la mancata tempestiva stipulazione del contratto e il tardivo avvio dell’esecuzione del contratto, in quanto condotte omissive non giustificate dalla sospensione della procedura per atti dell’autorità giudiziaria, vengono valutati ai fini della responsabilità del responsabile unico del procedimento per danno erariale.
Il decreto Semplificazioni disciplina inoltre il collegio consultivo tecnico, prevedendone l’obbligatorietà per appalti di valore superiore a un determinato importo. Il collegio ha funzione di assistenza per la rapida risoluzione delle controversie o delle dispute tecniche di ogni natura suscettibili di insorgere nel corso dell'esecuzione del contratto stesso. Le funzioni del collegio tendono quindi ad avvicinarsi a quelle del Dispute Board che costituisce ormai la prassi nella contrattualistica internazionale è pertanto, una norma diretta ad allineare i grandi appalti di opere pubbliche interne alle prassi internazionali.
Viene istituito un fondo per la prosecuzione delle opere pubbliche al fine di evitare che la mancanza temporanea di risorse pubbliche possa costituire un ostacolo alla realizzazione dell’opera. Beneficiari del fondo sono quindi le stazioni appaltanti e le somme sono destinate a finanziarie la prosecuzione delle opere necessarie alla realizzazione dell’opera.

Procedimenti e responsabilità degli amministratori

Le disposizioni contenute nel Capo relativo alle semplificazioni dei procedimenti intervengono con l’intento di introdurre nella disciplina vigente alcuni correttivi e talune precisazioni volti a garantire maggiore certezza e speditezza dell’azione amministrativa.
In particolare, la norma prevede che per la maggior parte degli adempimenti burocratici, scaduti i termini previsti dalla legge, valga la regola del silenzio-assenso, con inefficacia degli atti tardivamente intervenuti. Tale previsione mira a risolvere il problema proprio degli “atti tardivi” e a garantire la piena efficacia della regola del silenzio assenso, al fine di evitare che l’attesa illimitata di un atto di dissenso espresso, pur se sopravvenuto oltre i termini prefissati, vanifichi ogni funzione acceleratoria.
Per raggiungere l’obiettivo di semplificazione e riduzione dei termini è stata previsto di ampliare l’ambito di applicazione della modulistica unificata e standardizzata, ora limitato ai procedimenti in materia di edilizia e di avvio ed esercizio delle attività produttive. Ciò al fine di poter dare inizio ad un percorso condiviso, finalizzato alla successiva adozione di provvedimenti volti alla eliminazione delle autorizzazioni, degli adempimenti e di misure incidenti sulla libertà di iniziativa economica, ritenuti non indispensabili, ovvero a semplificare i relativi procedimenti, in modo da ridurre il numero delle fasi e delle amministrazioni intervenienti, estendendo l’ ambito delle attività liberamente esercitabili.
Fino al 31 luglio 2021 viene limitata la responsabilità degli amministratori pubblici, per danno erariale al solo dolo per quanto riguarda le azioni, mentre resta invariata per quanto riguarda le omissioni, in modo che i funzionari siano chiamati a rispondere in misura maggiore per eventuali omissioni o inerzie, piuttosto che nel caso di condotte attive. Inoltre, la fattispecie del dolo viene riferita all’evento dannoso e non alla sola condotta, viene rafforzata il controllo concomitante da parte della Corte dei conti per accelerare le spese di investimento pubblico e viene definito in modo più puntuale il reato di abuso d’ufficio, affinché i funzionari pubblici abbiano certezza su quali sono gli specifici comportamenti puniti dalla legge.

Amministrazione digitale

Le disposizioni relative allo sviluppo della digitalizzazione del Paese sono finalizzate a:
- favorire la diffusione di servizi in rete,
- agevolare l'accesso agli stessi da parte di cittadini e imprese,
- assicurare ai cittadini l’effettivo esercizio del diritto all’uso delle tecnologie digitali,
- rafforzare l’utilizzo dei dati e di strumenti digitali, quali ulteriori misure urgenti ed essenziali di contrasto agli effetti dell'imprevedibile emergenza epidemiologica da COVID-19.
Allo scopo è stato previsto un incremento dell’accesso a tutti i servizi digitali della PA della cittadinanza attraverso SPID, Carta d’identità digitale (CIE) e tramite AppIO su smartphone.
Inoltre, sono introdotte disposizioni di semplificazione per la conservazione dei documenti informatici al fine di armonizzare la disciplina a livello europeo.
Importante anche l’introduzione delle modalità di funzionamento della piattaforma digitale con la quale le pubbliche amministrazioni potranno notificare i propri atti, provvedimenti, avvisi e comunicazioni a cittadini e imprese (c.d. destinatari). Lo sviluppo della piattaforma è affidata, tramite Sogei Spa e con il riutilizzo di infrastrutture tecnologiche esistenti, alla società PagoPA Spa.
In particolare, l’iniziativa mira a semplificare, attraverso l’uso delle tecnologie e in coerenza con gli obiettivi dell’agenda digitale, l’attività dell’amministrazione di notificazione degli atti, provvedimenti, avvisi e comunicazioni, al contempo rendendo questi ultimi maggiormente accessibili ai destinatari attraverso l’uso di strumenti informatici e telematici (AppIO, accesso via internet, sistemi di avvisatura digitale).
Misure di semplificazione anche per la notifica telematica degli atti giudiziari alle pubbliche amministrazioni al fine di superare le problematiche derivanti dalla mancata comunicazione da parte di numerose amministrazioni del proprio indirizzo di posta elettronica certificata.

Ambiente e green economy

Al fine di potenziare le infrastrutture e a garantire il funzionamento delle reti e l’operatività e continuità dei servizi” e di soddisfare “qualsiasi richiesta ragionevole di miglioramento della capacità di rete e della qualità del servizio da parte degli utenti”, in decreto apporta delle disposizioni atte a velocizzare gli interventi di installazione ed adeguamento di impianti di comunicazione sia fissa che mobile, prevedendo la semplificazione delle procedure autorizzative inerenti gli interventi di scavo, installazione e manutenzione di reti in fibra e degli impianti radioelettrici di comunicazione. In pratica dispone che gli interventi vengano effettuati a valle della presentazione di una segnalazione certificata d’inizio attività da inviare all’amministrazione locale competente e agli organismi competenti ad effettuare i controlli che decorsi cinque giorni dalla data di presentazione prevede che l’autorizzazione sia assunta con il silenzio assenso.
Il decreto prevede inoltre:
- l’aumento dell’importo di erogazione in un’unica soluzione della “Nuova Sabatini” e la semplificazione del medesimo incentivo per le imprese del Mezzogiorno;
- la semplificazione delle procedure per la cancellazione dal registro delle imprese e per lo scioglimento degli enti cooperativi;
- il rafforzamento del sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici, la semplificazione delle attività del CIPE (Comitato interministeriale per la programmazione economica) e quella delle erogazioni dei contributi pubblici nel settore dell’agricoltura;
- la possibilità per le società per azioni quotate di prevedere aumenti di capitale in deroga rispetto alla disciplina del codice civile.
Non mancano infine misure a sostegno alla tutela dell’ambiente e alla green economy. L’attuale normativa prevede tempi di durata della procedura VIA molto lunghi che, nella realtà, diventano ancora più lunghi arrivando a toccare anche punte estreme di 10 anni circa. Abbattere i tempi di durata del procedimento è, pertanto, la prima necessità. Per conseguire la certezza dei tempi di chiusura del procedimento si propone:
- previsione dell’obbligo di presentazione sin dall’avvio del procedimento da parte del proponente del progetto di fattibilità o del progetto definitivo (in luogo degli attuali elaborati progettuali);
- riduzione dei termini attualmente previsti in capo all’Amministrazione;
- esercizio del potere sostitutivo in caso di inerzia nella conclusione del procedimento;
- parallelizzazione dell’intero procedimento di VIA e della relativa Conferenza di servizi;
- creazione di una procedura speciale accelerata (fast-track) dedicata all’espletamento delle procedure VIA delle opere ricomprese nel Programma Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).
Il decreto intende predisporre un meccanismo semplificato di rilascio della garanzia pubblica, conformemente ai principi enunciati nel Green Deal per l'Unione europea autorizzando SACE S.p.A. a rilasciare le suddette garanzie “green” e rimettendo ad un’apposita convenzione stipulata tra SACE S.p.A. e il Ministero dell’Economia e delle Finanze l’individuazione dei relativi termini procedurali e criteri operativi.
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