Emergenza sanità nuorese| Bitti chiede intervento del Governo centrale

Considerata la situazione di grave emergenza che si è venita a creare presso l'Ospedale S. Francesco di Nuoro  con la chiusura del reparto di chrurgia,  il Presidente Giovanni Bitti ha scritto al Prefetto. "Nonostante tutto  - si legge nella lettera - ci sentiamo ancora cittadini di questo Stato e come tali pretendiamo che sia quantomeno lo Stato a farsi carico della tutela del diritto alla nostra salute. Non possiamo più aspettare! " Di seguito il testo integrale della lettera 

Pregiatissimo signor Prefetto,

con profonda preoccupazione sento la necessità di intervenire e sottoporre alla Sua attenzione lo stato di crisi in cui si trova il sistema di assistenza sanitaria del Nuorese, con particolare riferimento al nosocomio del San Francesco di Nuoro.

Se è pur vero che evidenti criticità stiano oramai investendo da diverso tempo l’intero sistema sanitario regionale, nel nostro territorio tali problematiche hanno raggiunto un grado di allarme tale da far presagire il rischio di una paralisi totale.

Le recenti azioni poste in ordine alla chiusura del reparto di chirurgia con conseguente richiesta di invio dei pazienti presso gli altri presidi ospedalieri, rappresentano un fatto di una inaudita gravità senza precedenti, che necessitano di un intervento forte e deciso da parte delle Istituzioni.

Non è più tollerabile che questa città e questo territorio e le nostre aree interne, debbano sopportare la privazione di diritti e servizi essenziali, a partire da quello fondamentale che è la salute sia come diritto del singolo ma anche interesse della collettività.

Da imprenditori e cittadini siamo molto preoccupati perché alla debolezza economica si aggiungono inevitabilmente i disagi sociali e la privazione di servizi e presidi pubblici che, anno dopo anno, subiscono un continuo processo di smantellamento.

Se a queste carenze non viene trovata immediata soluzione, il destino del San Francesco appare segnato dalla chiusura di ulteriori reparti, fino alla paralisi totale.  Tale inaccettabile situazione comporterebbe pesantissimi disagi, anche in termini di costi, per le comunità interessate, che si vedrebbero costrette ad affrontare diversi chilometri per raggiungere gli altri presidi ospedalieri. Senza immaginare cosa accadrebbe per le urgenze, specie nelle zone più marginali e isolate.

Considerato che tale situazione si protrae ormai da troppo tempo senza soluzione da parte della Regione, a nome dell’Associazione che rappresento mi rivolgo a Lei, quale rappresentante dello Stato a livello locale, per chiederLe un autorevole intervento teso a scongiurare tale ulteriore e insopportabile depotenziamento dell’Ospedale attuato in totalepregiudizio della garanzia delle prestazioni essenziali dovute ai cittadini.

Nonostante tutto ci sentiamo ancora cittadini di questo Stato e come tali pretendiamo che sia quantomeno lo Stato a farsi carico della tutela del diritto alla nostra salute. Non possiamo più aspettare!

Resto a totale disposizione per ogni azione o iniziativa ritenga di adottare e confido nella Sua sensibilità già dimostrata in altre occasioni.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Direzione - Luigi Ledda
Telefono: 0784 233313
Fax: 0784 233301
E-mail: l.ledda@assindnu.it
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