ANNIVERSARI Vanna Fois e il 150° anniversario della nascita di Grazia Deledda

Grazia Cara, gli anniversari per me contano relativamente, spesso artifici pretestuosi per lenire sensi di colpa, di alcuni. Con te va sempre così, ti vengono dedicati richiami a intermittenza ma solo per via del Nobel! Ma cos’è di fatto un Nobel? Pubblichiamo il contributo di Vanna Fois cofondatrice della casa editrice Ilisso dedicato a Grazia Deledda in occasione del 150° anniversario della nascita. L'intervento è parte della rubrica Cara Grazia dedicata alla Deledda dal giornalista della Nuova Sardegna Luciano Piras nel suo blog @ddurudduru

 

 

Grazia Cara, gli anniversari per me contano relativamente, spesso artifici pretestuosi per lenire sensi di colpa, di alcuni. Con te va sempre così, ti vengono dedicati richiami a intermittenza ma solo per via del Nobel! Ma cos’è di fatto un Nobel? 

“L’onore troppo grande” per Albert Camus, per te una onorificenza “esplosiva”, deflagrata con poca eco nella nostra Isola e che non è valsa a porti al centro di attenzione e letture.

Personalmente ho sempre creduto in te, sfiorandoti prima con lievi approcci – ahimè la scuola non ti ha considerato adeguatamente nei programmi – più decisamente poi, quando la voglia di Editore mi ha spinto a cercarti ripetutamente per capirti meglio e contribuire a farti conoscere.

La ricerca e ricucitura del tuo lavoro – avvio a puntate, parcellizzato in riviste prestigiose del tempo – è servita a rimettere in sé il corpus organico delle tue novelle, una meraviglia!

I primi sei titoli uscirono nel 1996. Il censimento fatto, un vero pellegrinaggio per archivi volto a disseppellirle e metterle in fila, valse a catalogarle tutte e a pormi la domanda “Ma perché la tua prosa vivace non acchiappa?”

Sei costata non poco alla Ilisso! In tutti i sensi intendo! Anche quando non eri nel libero mercato, tanta era la voglia di pubblicarti che non mi andava proprio di aspettare! Poi, come ben sai, si scatenò la ressa, soprattutto per alcuni dei tuoi romanzi più appetibili, ma quando ciò avvenne eri già nel catalogo Ilisso, pubblicata tutta e in grande anticipo.

“Sangue sardo”, e a più riprese, non solo in due puntate come fu per te! Tutta la tua produzione, ricca e variegata, fa bella mostra in Bibliotheca Sarda, ben 40 volumi, e la tua presenza è un sospiro vibrante continuo.

Le tue opere, una dietro l’altra, hanno significato non solo numeri nella costola in tela della collana, ma tanti messaggi trasversali che, come editore, sentivo e sento il dovere di dare, perché, appunto, le tue non erano solo velleità letterarie.

Ma cosa vi è veramente lì dentro, titoli su titoli, pagine su pagine? A ben leggere non certo contenuti datati e stantii che seguono una cronologia bibliografica da tempo che fu. Piuttosto un apprendistato letterario dagli anni 90 dell’800, che si sussegue nel sacro furore di una scrittura straripante e in registri temerari, a volte arruffati con un’originalità di chi sa osare.

Troppo per allora ma anche per l’oggi. Sperimentazione acuta la tua che stordisce anche il presente.

Il mondo e la vita che hai raccontato è quanto mai attuale: lavoro minorile ne Il vecchio e i fanciulli e in Marianna Sirca; donne sopraffatte e maltrattate come in Fuga in Egitto; o tenute lontane dall’istruzione come in Fior di Sardegna, Amori moderni e in Cosima. Hai anche anticipato i tempi della separazione coniugale con Dopo il divorzio, o affrontato psicopatologie e situazioni borderline in Il paese del vento e Anime oneste.

Insomma, eri proprio avanti!

Le tue scelte hanno rotto tutti gli schemi, precorso i tempi e tracciato un solco indelebile di libertà a cui sempre ci si deve ispirare.

Grazie Grazia

 

Di Vanna Fois 

Ilisso Edizioni

Nuoro 2021

 

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