Bornioli al Parco Geominerario: progetti e risorse per valorizzare i siti minerari del Nuorese

«Due delle otto aree inserite nel Parco Geominerario, patrimonio Unesco dal 1998, si trovano nel centro Sardegna. Le miniere di talco di Orani e Guzzurra-Sos Enattos a Lula, insieme alla miniera di Funtana Raminosa a Gadoni, sono siti minerari straordinari, che meritano maggiore attenzione e promozione, anche perché rimasti per troppo tempo ai margini dell’azione del Parco Geominerario, finora concentrata sui siti del Sud Sardegna». Bornioli scrive al presidente del Parco Geominerario della Sardegna presentando alcune proposte per dare nuova vita ai siti minerari del centro Sardegna.

Bornioli ha chiesto al presidente Agus che «il Parco geominerario si attivi per sostenere il turismo minerario in tutte le otto aree utilizzando i 12 milioni di euro di attivi di bilancio» con l'auspicio che «la disponibilità finanziaria possa essere investita per migliorare l’offerta, i servizi e le infrastrutture: in molti casi infatti le strade di accesso ai siti minerari sono in condizioni precarie, manca la segnaletica, e lo stesso patrimonio minerario necessita di interventi di riqualificazione e manutenzione ordinaria e straordinaria. Occorre attivarsi al più presto - scrive Bornioli - per istituire e consolidare una rete unica regionale che integri in un’unica gestione tutti i siti minerari della Sardegna. Inoltre, serve un centro unico di prenotazioni e un’attività di promozione unica e integrata, con un biglietto unico che favorisca e incentivi la mobilità dei turisti da un sito all’altro della Sardegna».

Di seguito indichiamo i principali punti qualificanti della proposta che Confindustria ha presentato al Parco Geominerario per la valorizzazione dei siti minerari del Nuorese: 

  • elaborare un progetto di valorizzazione turistica in tutte le aree del Nuorese finora trascurate.
  • investire le risorse necessarie per migliorare l’offerta, i servizi e le infrastrutture nei siti. Attivare il servizio di guide ambientali per Funtana Raminosa e sostenere il Comune nella formazione di nuove guide ambientale oggi mancanti nel territorio. Dei fondi stanziati a gennaio 2018, pari 1 ,6 milioni di euro per 13 Comuni, al Nuorese sono arrivate soltanto le briciole.
  • riaprire come da impegni le sedi d’area a Orani – Lula e a Gadoni – Seui, da gestire con un direttore e personale dedicato riassumendo anche i lavoratori ex Iti Ifras.
  • inserire i siti del Nuorese all’interno della rete regionale. Attivare il centro unico di prenotazioni e sviluppare un’attività di promozione unica e integrata
  • attivare il biglietto unico in modo da incentivare la mobilità dei turisti da un sito all’altro della Sardegna
  • predisporre pubblicazioni, carte, gadget, opuscoli divulgativi
  • coordinarsi con gli altri parchi geominerari in Italia e all’estero per attivare sinergie e collaborazioni

 

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Francesca Puddu - Comunicazione Associativa
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