Convegno sul riutilizzo degli sfridi di lavorazione del marmo

 

L'elevata percentuale degli scarti derivanti dall'estrazione del marmo rappresenta un problema ambientale, ma anche una potenziale risorsa con applicazioni in diversi campi industriali: per questo si rende necessaria un'attenta politica di gestione delle discariche e un utilizzo più proficuo delle risorse.

Grazie alla presenza di professionisti ed operatori del settore il convegno ha rappresentato un momento di analisi teso ad individuare le migliori soluzioni e le tecnologie innovative capaci di dare valore agli scarti della lavorazione del Marmo.

Il convegno dal titolo "Riutilizzo degli sfridi del marmo" è stato organizzato dall'ASPEN, l'azienda speciale della CCIAA di Nuoro, e coordinato dal presidente dell'Associazione degli Industriali Nuoro e Ogliastra Roberto Bornioli.

Ai saluti istituzionali del Presidente della CCIAA di Nuoro Romolo Pisano, sono seguiti gli interventi tecnici di Paolo Fadda, consigliere CDA ASPEN e Mario Bosu, ingegnere minerario. Sono intervenuti ai lavori anche Giovanni Siotto, professore facoltà di ingegneria di Cagliari, Giovanni Buonfigli, imprenditore del settore lapideo e Franco Mula sindaco del Comune di Orosei.
Durante il seminario si è trattato il tema del recupero degli scarti del marmo in modo tecnico, ma si è paanche delle prospettive di sviluppo per il settore. La provincia di Nuoro con il marmo di Orosei rappresenta infatti uno dei 4 distretti industriali della Sardegna, con 14 imprese (cave e laboratori) che esportano oltre l'80% della produzione sul mercato nazionale e internazionale per un valore di oltre 40 milioni di euro e un'occupazione diretta di circa 500 persone più altre 1000 nell'indotto.

Un settore che, nonostante la crisi, evidenzia un trend di crescita positivo, soprattutto verso l'estero, in particolare verso Cina, India, Medio Oriente e Russia, che rappresentano i principali mercati di sbocco del marmo.

In allegato un articolo della rivista "SardiNews" che riporta i

"Il distretto di Orosei è un comparto strategico della Sardegna Centrale - ha sottolineato Bornioli - che può accrescere sensibilmente la sua competitività ed i suoi numeri recuperando gli scarti di estrazione e di lavorazione per usi produttivi: in tal modo si tutela l'ambiente e allo stesso tempo si rafforzano le imprese e l'economia nel suo complesso. Serve però una maggiore consapevolezza e una più diffusa cultura dell'uso dei prodotti lapidei nel nostro territorio".

Per questo Confindustria apprezza l'impegno del sindaco di Orosei, Franco Mula, che ha previsto una delega specifica a Matteo Carta per il comparto cave. Inoltre il comune, tramite il PUC e le iniziative nei confronti di diversi assessorati regionali, intende affrontare i principali problemi che ostacolano le imprese estrattive: come il PPR e gli usi civici, che creano vincoli spesso insormontabili e che non danno certezza alle aziende.

Per questo è necessario realizzare uno studio ed un progetto organico capace di recuperare gli sfridi che attualmente finiscono in discarica.

Le esigenze di tutela ambientale, insieme alle nuove tecnologie, rendono oggi economicamente interessante recuperare gli scarti del marmo che rappresentano circa il 50% di quanto viene estratto, pari a circa 150.000 tonnellate/anno.

Stimando un potenziale estrattivo di altri 200 anni, è evidente che si tratta di un rilevante impatto ambientale, ma anche di un potenziale valore aggiunto nei settori dell'edilizia, della bioedilizia, della farmaceutica, della chimica, dell'industria alimentare e della carta, che rappresentano alcuni dei principali utilizzi alternativi del carbonato di calcio di cui è molto ricco il marmo.

Per informazioni rivolgersi all'Associazione degli Industriali della Sardegna Centrale
Referente: Massimo Mereu - Comunicazione Associativa
Telefono: 0784 233311
Fax: 0784 233301
E-mail: m.mereu@assindnu.it

 

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