Industria 4.0 | Dal digitale grandi opportunità ma servono le infrastrutture

«La scarsa dotazione infrastrutturale che caratterizza il nostro territorio impatta molto sulla capacità delle imprese di portare avanti investimenti ed essere innovative. L’assenza o la scarsa efficienza della banda larga nei siti produttivi e industriali mostra che tanto ancora deve essere fatto. Senza banda larga non si può fare innovazione. I fondi per le aree industriali nel Nuorese sono stati stanziati dal 2015 ma gli enti competenti a oggi non possono spenderli a causa di intrichi burocratici che speriamo si sblocchino presto – così il presidente di Confindustria Sardegna Centrale Roberto Bornioli al workshop Innoviamo il futuro che si è tenuto ieri in Confindustria a Nuoro sui temi dell’innovazione e dell’Industria 4.0. L’iniziativa è parte del Progetto Impres@ ideato da Confindustria in collaborazione con la Camera di commercio di Nuoro. Sono intervenuti il presidente della Piccola Industria di Confindustria Alberto Baban, il presidente della Piccola Industria di Confindustria Giovanni Bitti, gli imprenditori Lorenzo Sanna dell'azienda Foi di Macomer e Mario Pinna dell'azienda Taulara. L'intervento tecnico sugli strumenti del Piano nazionale Industria 4.0 è stato affidato a Francesco Murroni. Hanno partecipato gli studenti dell'ITS Sardegna di Macomer dei corsi per l'efficienza energetica e per l'agroalimentare, accompagnati dal presidente della Fondazione ITS Raffaele Franzese.

«La trasformazione digitale modifica radicalmente il modo di fare impresa e impatta su tutta la filiera produttiva, dai processi ai rapporti di fornitura alla logistica al magazzino. Rende le nostre aziende più efficienti e capaci di intercettare le richieste dei mercati consentendo persino di prevederle. Per le piccole e medie imprese è una grande occasione per ripartire e recuperare competitività – ha sottolineato Giovanni Bitti presidente della Piccola Industria di Confindustria – Certo, servono investimenti, soprattutto in ricerca, innovazione e formazione. Occorre riorganizzare i processi produttivi e stare attenti ai mercati in continua evoluzione».

«La quarta rivoluzione industriale porta con sé un cambiamento radicale nelle tecnologie di produzione ma soprattutto nelle modalità di consumo. Ci muoviamo in un mercato sempre più interconnesso che grazie alle nuove tecnologie diventa accessibile a tutti – ha spiegato Alberto Baban il presidente della Piccola Industria di Confindustria. Stanno cambiando le regole del gioco, il mercato globale è accessibile a tutti grazie alle tecnologie e ciò che si produce non ha più limiti se non quelli dell’accettazione del mercato. Amazon azienda e-commerce con 300 milioni di utenze vale oggi il 72 per cento della borsa italiana e ha una reputazione tale da riuscire a vendere prodotti di successo con il proprio brand. Pensate a ciò che è accaduto nel settore alberghiero: oggi Airbnb è il più grande venditore di stanze al mondo, ne dispone più di 650mila, pur senza averne la proprietà».

Nel corso della mattinata hanno preso la parola aziende d’eccellenza del territorio, attive nel mercato digitale e fortemente interessate alle tecnologie 4.0. Tra queste, Taulara attiva a Pratosardo offre soluzioni efficienti a costi contenuti per la gestione degli archivi cartacei e digitali. Un’eccellenza che fornisce servizi personalizzati alle aziende e alla PA per l’accesso, l’indicizzazione e la condivisione della mole sempre più massiccia di documenti. «Nel mondo si lavora per estrarre valore dai cosiddetti big data fulcro dell’Industria 4.0 ma nel nostro Paese abbiamo tanto da fare – ha spiegato il titolare di Taulare Mario Pinna - I dati non sono soltanto un bene da conservare e consultare ma un bene da analizzare, da cui estrarre valore aggiunto. I campi di applicazione sono tantissimi, dalla sanità ai beni culturali al turismo».

«Serve una rivoluzione culturale enorme – ha detto Lorenzo Sanna della FOI eccellenza dell’agroalimentare di Macomer – Dobbiamo pensare in grande. Queste tecnologie 4.0 hanno potenzialità straordinarie ma dobbiamo capire come poterle implementare al meglio nelle nostre aziende. Noi stiamo per avviare un nuovo sistema 4.0 che ci consentirà per esempio di evitare errori, migliorare la tracciabilità del prodotto con enormi vantaggi in termini di tempo e di qualità del servizio».

 

 

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