Fonni | Bornioli: ambiente e cultura sono asset strategici ma servono tempi certi

«Fonni è un luogo in qualche modo simbolo della mia presidenza. All'inizio del mio mandato da qui sono nate le linee di indirizzo della nostra Associazione che in questi anni ha rivolto una grande importanza al ruolo strategico delle risorse ambientali e culturali come attrattori da valorizzare anche in chiave economica e produttiva per promuovere il territorio e attrarre nuovi investimenti e nuove risorse». Il presidente Bornioli è intervenuto all'iniziativa promossa venerdì scorso 3 aprile a Fonni dal Comune e dalla Regione sui nuovi bandi regionali attivati negli ultimi mesi a sostegno delle attività imprenditoriali.

«Dal marchio d'area alla creazione di un'area ambientale protetta nel Gennargentu alla valorizzazione delle produzioni agroalimentari e del territorio - ha detto Bornioli - sono stati questi alcuni tra i temi prioritari affrontati da Confindustria sin dalla prima iniziativa Mosaico che l'Associazione ha organizzato a Fonni nel 2011. E poi ancora il tema delle aree interne è stato ripreso in occasione dell'ultimo evento sempre a Fonni nel 2016, e da ultimo in occasione dell'assemblea pubblica che abbiamo organizzato a marzo scorso a Nuoro alla presenza del presidente nazionale di Confindustria Vincenzo Boccia e dell'assessore Piras». 

«Affinché la strategia abbia successo è fondamentale incidere in modo efficace sul tessuto economico e produttivo e creare nuove opportunità facendo crescere le imprese esistenti e stimolando la nascita di nuove attività e servizi. È questo un punto strategico. Gli interventi pubblici pur efficaci non sono sufficienti da soli a dare una scossa all’economia. Per la riuscita del progetto è necessario che le azioni e i progetti in campo abbiamo una reale ricaduta sul sistema produttivo e sulle imprese, che chiedono di essere coinvolte e ascoltate».

È poi fondamentale non ripetere gli errori fatti in passato. Da una parte occorre che i tempi di attuazione siano rispettati e soprattutto serve il massimo impegno di tutti affinché le azioni siano efficaci e i progetti effettivamente realizzati. E puntiamo su interventi efficaci e strutturali che abbiamo un impatto reale sull’economia e sul mondo produttivo.

Queste iniziative di valorizzazione degli asset ambientali e culturali non sono sufficienti e vanno accompagnati da altre azioni. Occorre attivare una governance adeguata per far sì che si mettano in campo interventi strutturali e mirati a sostegno di questi territori. Occorre introdurre forme di fiscalità di vantaggio per chi vive e fa impresa nel centro Sardegna, così come è stato fatto per il Sulcis dove gli interventi di alleggerimento fiscale hanno consentito alle aziende di risollevarsi e fare investimenti. Occorre poi puntare sul decentramento dei servizi sui territori e – tema fondamentale – occorre riqualificare e potenziare il sistema infrastrutturale intervenendo in via di urgenza sulle gravissime carenze della rete viaria e nel sistema dei trasporti. Rinnovo pertanto l’appello al Consiglio regionale affinché metta in campo provvedimenti legislativi ad hoc per i territori della Sardegna centrale, approvando una legge specifica per le aree interne».

 

 

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