Zone interne | Bornioli: si può e si deve intervenire. A Fonni faremo le nostre proposte

«Il calo demografico e l’impoverimento generale in corso nelle aree interne non sono processi irreversibili. Anzi, si può e si deve intervenire per invertire le tendenze negative, che riguardano non solo il preoccupante spopolamento ma anche la crescente debolezza economica». Il presidente Bornioli anticipa alcuni dei temi che saranno al centro del convegno in programma il prossimo 14 ottobre a Fonni alla presenza del presidente Pigliaru. L'iniziativa, promossa dalla nostra Organizzazione, si propone, da una parte, di ascoltare quali saranno i contenuti del Masterplan per le zone interne annunciato dalla Regione nei mesi scorsi, dall'altra Confindustria presenterà la sua ricetta per creare nuove prospettive di crescita e sviluppo nei territori dell'interno.

«Non possiamo e non vogliamo arrenderci allo status quo, bisogna intervenire - spiega Bornioli -. Cosa fare dunque? Primo, serve la consapevolezza della classe politica e di chi ci governa della portata del fenomeno e delle conseguenze che comporta. Serve la volontà politica di agire con efficacia per superare gli squilibri stanziando i fondi necessari. Secondo, è fondamentale attuare serie politiche di decentramento. Serve che alcune attività politiche e amministrative vengano trasferite dai grandi centri verso quelli minori. Terzo, bisogna dare sostegno alle imprese per creare crescita e occupazione, sostenendo lo sviluppo locale e indirizzandolo verso i punti di forza dei territori: agroalimentare, turismo, cultura, ambiente. Quarto, servono servizi per i cittadini, riequilibrando l’offerta e puntando su scuole, salute, mobilità e banda larga. Se ci sono tagli da fare che si facciano anche all’interno della macchina burocratica e amministrativa improduttiva a livello centrale, non solo periferico».

«Una governance efficace è a nostro avviso la precondizione per portare avanti politiche di crescita credibili basate su attività coordinate, strutturali, efficaci e misurabili. Non bastano interventi spot e azioni scollegate tra loro. Occorre programmazione e continuità nel tempo, e per questo serve governare i processi e disporre delle opportune risorse, partendo dall’individuazione dei settori prioritari di intervento. Alla Regione chiediamo di istituire un Assessorato per le Aree interne, dotato di una struttura operativa, agile e snella con competenze tecniche e risorse finanziarie proprie, e che possa dedicarsi a tempo pieno e con continuità alle politiche di sviluppo per i territori e alle azioni di contrasto allo spopolamento».

«Sarà questa la nostra prima proposta che venerdì 14 ottobre avanzeremo al presidente Pigliaru presente tra i relatori al convegno promosso da Confindustria a Fonni sul tema “Un Masterplan per le zone interne”. L’idea è in linea con quanto si fa a livello nazionale. Anche alcune Regioni si sono mosse in tal senso: in Basilicata esiste un Assessorato regionale alle Aree interne; l’Emilia Romagna ha istituito una Task force regionale per le aree interne. A livello nazionale c’è un Dipartimento per la politiche di Sviluppo sotto la Presidenza del Consiglio. L’attivazione di un Assessorato ad hoc sarebbe un segnale forte del chiaro intendimento della Regione di porre le zone interne tra le priorità dell’agenda politica nei prossimi anni di legislatura».

 

 

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