Referendum 17 aprile | Confindustria: la chiusura degli impianti avrà effetti molto negativi

Quali sono gli impatti del referendum del prossimo 17 aprile in tema di "trivellazioni" in zone marine - divieto di prospezione e coltivazione di idrocarburi entro le 12 miglia marine? In un studio Confindustria ha analizzato nei dettagli una serie di criticità legate alla potenziale chiusura delle piattaforme offshore di produzione nazionale di idrocarburi entro le 12 miglia. In allegato i documenti, definendo gli impatti che ciò avrebbe sulla filiera di oil&gas, sulla sicurezza energetica nazionale e i potenziali impatti sull'ambiente. In allegato i documenti di sintesi elaborati da Confindustria.

Il referendum mira a bloccare il rinnovo delle 48 concessioni off-shore entro le 12 miglia dalla costa. L'attuale quadro normativo consente di sfruttare i giacimenti fino a esaurimento degli idrocarburi, ossia fino alla durata di vita utile del giacimento stesso. 

La potenziale chiusura degli impianti determinato da una vittoria del sì al referendum avrà impattii negativi sulla filiera italiana dell'oil&gas e sull'industria italiana nel suo complesso, con effetti negativi sugli investimenti e sull'occupazione.

Inoltre, il blocco delle concessioni implicherebbe un'ulteriore contrazione della produzione energetica nazionale, già contenuta, e un contestuale aumento delle importazioni di circa il 5%.

L'aumento delle importazioni determinerà un aumento dei transiti delle petroliere nei nostri mari e di conseguenze il rischio di incidenti oggi contenuti.

In allegato la nota di Confindustria sul referendum abrogativo in tema di diviento di trivellazioni e alcune prime considerazioni sulle conseguenze di un esito positivo del referendum.

 

Allegati:
FileDimensione del File
Scarica questo file (Nota-divieto-trivellazioni.pdf)Nota - Referendum 17 aprile718 kB
Scarica questo file (Sintesi Referendum trivelle finale.pdf)Sintesi - Referendum trivellazioni500 kB
Modifica Visualizzazione: Mobile Version | Standard Version